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da: organizzatori

LESS IS MORE per la ricostruzione post-sisma a Sant’Agostino (FE), Sabato 17 maggio 2014

Il percorso di definizione di un nuovo centro avviato a Sant’Agostino (FE) con il processo partecipato ‘LESS IS MORE – Ripensare il vuoto per trovare un centro’ ha preso forma, tra opzioni scelte e proposte aperte al voto di tutta la comunità.

Apre sabato 17 maggio presso la biblioteca di Sant’Agostino, la mostra che racconta le soluzioni individuate e le proposte aperte emerse dai laboratori progettuali per rivitalizzare il centro a partire dal vuoto generato dagli eventi sismici del maggio 2012.
Appuntamento alle 17 per l’inaugurazione con una visita guidata a più voci da parte dei rappresentanti del Comune insieme al gruppo di lavoro di Less is More, al Gruppo di supporto (che rappresenta le realtà attive sul territorio), ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri. Il racconto collettivo ripercorre il lavoro, le relazioni che ne sono nate e gli scenari elaborati, per arrivare alle tre proposte – piazza coperta, piazza coperta con edifici, piazza scoperta – su cui si apre il confronto con la comunità attraverso la possibilità di votare la propria preferenza rispetto alle proposte aperte.
Seguirà, negli spazi adiacenti all’area dell’ex municipio in Piazza Pertini, un aperitivo offerto da Less is More a cura dell’associazione TuttinsiemeperSanCarlo, con intrattenimento musicale della Filarmonica San Carlo.

PROGRAMMA

SABATO 17 MAGGIO
Ore 17 – Biblioteca di Sant’Agostino – Sala Bonzagni
INAUGURAZIONE MOSTRA e VISITA GUIDATA
guarda, ascolta, confrontati con gli altri, vota le proposte aperte
Con i partecipanti al percorso: i tecnici del Comune di Sant’Agostino, il Gruppo di progetto Less is More, il Gruppo di supporto, i ragazzi dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri

Ore 19 – Piazza Pertini
APERITIVO a cura dell’ass. TuttinsiemeperSanCarlo e
CONCERTO della Filarmonica San Carlo

Le opzioni potranno essere votate fino al 31 maggio negli orari di apertura della biblioteca (lun/gio/ven. ore14-18, mar/mer/gio/sab. ore 9-12).
Al termine, quella che avrà ottenuto il maggior numero di voti andrà a confluire, insieme alle indicazioni progettuali emerse dai laboratori, nei contenuti del bando del concorso di progettazione per la riqualificazione dell’area.

Per informazioni
U.R.P. COMUNE Sant’Agostino 0532 844411 – www.comune.santagostino.fe.it

Il progetto Less is More è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio di FORMEZ PA

Media Partner: www.ferraraitalia.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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