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La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si tiene ogni anno il 21 di marzo, compie venti anni e per questo ventennale Libera, l’associazione di associazioni presieduta da don Luigi Ciotti ha scelto Bologna. Una scelta dovuta non solo ai recenti fatti di cronaca, che spingono a mantenere sempre più alta l’attenzione su quello che è ormai il radicamento delle organizzazioni mafiose nei territori del Nord Italia, una scelta per dire che anche oltre la Linea Gotica l’antimafia c’è e ha le antenne tese, come dimostra anche la pubblicazione dell’ultimo dossier “Mosaico di mafie e antimafia” realizzato dalla Fondazione Libera Informazione e voluto dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. La decisione è caduta sul capoluogo emiliano anche perché, in accordo con le associazioni dei famigliari, insieme alle vittime delle mafie si celebreranno gli anniversari della strage del 2 agosto alla stazione di Bologna e della strage di Ustica del 27 giugno del 1980. Inoltre nei giorni immediatamente precedenti verrà ricordato anche l’eccidio di Srebrenica. Vittime innocenti delle mafie e vittime delle stragi, oltre che dal ricordo e dall’impegno di tutti, sono legate dalla domanda di verità e giustizia che si alza forte ogni anno da parte dei loro familiari. Ancora oggi, infatti, per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità e, quindi, giustizia. E lo stesso diritto alla verità è ancora oggi negato ai familiari di chi ha perso la vita nelle stragi.
In tutta Italia sono già iniziate o inizieranno a giorni le iniziative di avvicinamento a “Venti Liberi”, questo il titolo scelto per la manifestazione bolognese del 21 marzo, e anche a Ferrara il Comune, insieme al Coordinamento Provinciale di Ferrara di Libera, ad Arci, alla Pro Loco Voghiera, al Movimento Nonviolento, al Laboratorio MaCrO del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, a Slowfood e a Teatro Off, in collaborazione con Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, hanno organizzato un nutrito programma di eventi.
Come affermato da Donato La Muscatella, referente del Coordinamento Provinciale di Libera, nella conferenza stampa di presentazione di oggi nella sala dell’Arengo della Residenza comunale, “in questa giornata si capisce che questa battaglia può essere portata avanti solo se tutti quanti fanno la propria parte; molto spesso si attribuisce alle vittime innocenti delle mafie la connotazione di eroi, ma il loro eroismo civile non deve servire però come alibi per disfarci della responsabilità che ciascuno di noi ha”. La memoria e l’impegno sono i due cardini imprescindibili, l’uno senza l’altro è inefficace: la memoria non deve essere puramente celebrativa, ma deve spingere all’azione e all’impegno nel solco di una strada che già altri hanno tracciato. A Ferrara i “100 passi verso il 21 marzo” iniziano oggi sabato 14 marzo: dalle 10 alle 13 al Mercato della Terra presso il Baluardo del Montagnone in viale Alfonso I D’Este, i volontari del Coordinamento hanno organizzato un banchetto con i prodotti delle cooperative di Libera Terra, coltivati sui terreni confiscati alle mafie e, insieme a Slow Food, una presentazione dei prodotti, seguita da un aperitivo e da una degustazione di vini (offerta minima 3 euro). Domenica 15 marzo dalle 15, in Piazza Castello, la Pro Loco di Voghiera propone una nuova art session: la colorazione partecipata di un camioncino che la Pro Loco Voghiera e il Coordinamento di Ferrara di Libera doneranno alla cooperativa “Rita Atria” di Trapani nell’ambito del progetto “Libera Ferrara e Voghiera per ridare vita alla terra”. Un esempio di come la solidarietà alle cooperative che lavorano sui terreni confiscati possa diventare impegno concreto. Isabella Masina, presente all’incontro con i giornalisti nella doppia veste di volontaria della Pro Loco e di Vicesindaco di Voghiera, ha anche ricordato l’appuntamento del 18 marzo a Gualdo di Voghiera: l’intitolazione del parco pubblico di viale IV Novembre alle “Vittime delle Mafie”.
Il pomeriggio del 17 marzo Nando Dalla Chiesa sarà ospite dei seminari MaCrO, organizzati dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara: docente a Milano dell’unico corso di sociologia della criminalità organizzata in Italia, ex componente della commissione parlamentare antimafia e ora presidente del comitato antimafia voluto da Pisapia a Milano, Dalla Chiesa è più che titolato per parlare di mafie al nord.
Alle 18.30 al caffè-ristorante 381 storie da gustare di piazzetta Corelli ci sarà poi l’inaugurazione della mostra fotografica “Immagini dal Presidio studentesco Ferrarese Giuseppe Francese” con scatti sulle attività dei ragazzi e sul viaggio che alcuni di loro hanno intrapreso sulla Nave della Legalità. Silvia, la referente del Presidio Giuseppe Francese, in conferenza stampa ha spiegato cosa questi ragazzi intendano con la parola impegno: “molti di noi pensano di non avere responsabilità per le brutture, come le mafie, che ereditiamo dalla società esistente, il nostro impegno è far capire a chi ha la nostra età che non siamo solo la società del futuro, ma anche quella del presente e che già oggi possiamo lavorare per cambiare le cose”.
Alle 20.30 infine al Cinema Boldini Arci Ferrara ha organizzato la proiezione del film “Le Mani sulla Città” di Francesco Rosi, a soli due mesi dalla scomparsa del regista: il film vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia sarà proiettato nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Bologna (ingresso libero).
La giornata del 21 marzo, in concomitanza con le iniziative di Bologna, prevede a Ferrara un’installazione multimediale, proiettata per tutta la giornata nella Residenza Municipale e in Piazza Municipale, in cui i Consiglieri Comunali leggeranno gli oltre 900 nomi delle vittime della violenza mafiosa. Mentre alle 11, il Teatro Off proporrà una lettura dal titolo “Rifiutate i compromessi”, ispirata alle testimonianze delle vittime delle mafie. L’assessore alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari del Comune di Ferrara Chiara Sapigni ha comunque voluto sottolineare che quel giorno a Bologna “saremo in tanti, con rappresentanze anche dalle scuole, al corteo che attraverserà la città fino a piazza VIII agosto”.

Tutti gli aggiornamenti sul programma delle iniziative:
www.libera.it
www.memoriaeimpegno.it
provalegalita.wordpress.com

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Federica Pezzoli


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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