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“Il problema più grande non è chi fa il male, ma quanti guardano e lasciano fare. L’omertà uccide la speranza delle persone, noi dobbiamo uccidere l’omertà avendo il coraggio di avere più coraggio. Il coraggio dell’impegno quotidiano”.
Sono parole di don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Le ha pronunciate ieri a Crotone durante la manifestazione organizzata per festeggiare il compleanno di Domenico Gabriele: Dodò, come lo chiamavano tutti, ieri avrebbe compiuto 18 anni, se non fosse stato ucciso quando ne aveva 11 su un campo di calcetto dai colpi di fucile esplosi nel corso di un regolamento di conti tra bande mafiose.
Sono le parole che ha ripetuto il referente del Coordinamento Provinciale di Libera di Ferrara, Donato La Muscatella, durante la conferenza stampa di presentazione della settima edizione della Festa della Legalità e della Responsabilità, che si terrà a Ferrara dal 22 ottobre al 7 novembre, dedicata quest’anno al tema “Crescere la legalità”.
È ancora don Ciotti a ricordare che la legalità non è solo un valore in quanto tale: è l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’io e il noi. “Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte. La regola parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in ballo c’è il bene comune, la vita di tutti, la società”. Legalità, responsabilità e comunità: senza l’una non si danno le altre. Insomma, ha concluso La Muscatella, “la legalità e il valore, il fine cui tendere, ma il mezzo per perseguirlo e la strada da percorrere è l’educazione alla responsabilità”.

Ecco perché nel programma 2016 tanti sono gli appuntamenti dedicati all’approfondimento e alla formazione, non solo per addetti ai lavori, ma anche e soprattutto per i cittadini di oggi e di domani. Due seminari per giornalisti aperti alla cittadinanza: sabato 22 alle 9.30 in Sala della musica “Legalità e Lavoro: Fondi rubati all’Agricoltura” e martedì 25 ottobre alla Sala Arengo alle 20.30 “La criminalità in Italia: tendenze, evoluzione e caratteristiche dei fenomeni criminosi”. E poi due incontri formativi per i docenti nelle aule dell’Istituto di Istruzione Superiore Carducci: “Non era un gioco – riflessioni e strumenti per educare gli adolescenti alla legalità. A cosa serve punire in educazione?” e “Non era un gioco: kit per l’educazione alla legalità”.

Parlare di responsabilità di ciascuno significa però anche puntare i riflettori sulle possibili connessioni che la criminalità crea con diversi soggetti della società civile. Se ne parla soprattutto grazie alla collaborazione con il Laboratorio MaCrO del dipartimento di giurisprudenza, presso il quale si terranno due incontri: giovedì 27 ottobre alle 15 “Misure patrimoniali e contrasto alla criminalità organizzata”, con Antonio Balsamo (Procura generale della Corte di Cassazione), Roberto Chenal (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), Alberto Ziroldi (Tribunale di Bologna) e l’incontro conclusivo del 7 novembre, “La criminalità economica e le sue connessioni con i network politico-mafiosi”, che avrà come ospite d’onore il procuratore generale della corte d’appello di Palermo, Roberto Scarpinato.

Infine, terzo filo conduttore sarà la terra: forse niente più della terra esprime il legame fra singolo e comunità e diventa nello stesso tempo “luogo di lavoro e simbolo di riscatto”, in particolare quando si tratta di terre sottratte alla criminalità. Due appuntamenti la vedranno protagonista: la docu-inchiesta “Fondi rubati all’agricoltura”, che indaga come la criminalità si infiltra nel sistema delle sovvenzioni europee di sostegno al reddito degli agricoltori, presentata il 22 ottobre dall’autore Alessandro Di Nunzio (insieme a Diego Gandolfo vincitore del Premio Roberto Morrione 2015 proprio per questo lavoro); la presentazione del progetto “The Harvest” il 2 novembre al cinema Boldini, un documentario sulla vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino, dove episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale.

Non mancheranno gli Aperitivi della Legalità organizzati il 22 e il 23 ottobre in piazza municipale dal Coordinamento Provinciale di Libera, dal Presidio Studentesco “Giuseppe Francese” e da Pro Loco Voghiera. E poi un concerto, uno spettacolo teatrale e una rassegna cinematografica, perché ogni linguaggio è utile per parlare di legalità e responsabilità: venerdì 28 ottobre alle 9 presso la Sala Boldini “F(ilm)a la cosa giusta – Il rapporto tra comunicazione audiovisiva e legalità”; sabato 29 ottobre dalle 21 alla Sala Estense “Musica Libera – una canzone per la legalità”; venerdì 4 novembre in Sala Estense alle 10 lo spettacolo “Keep calm and follow the law”, ideato dall’IIS N. Copernico A. Carpeggiani nell’ambito del progetto: “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva”.

Leggi il programma della Festa della Legalità e della Responsabilità 2016

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Federica Pezzoli


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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