Skip to main content

Caroselli e cabaret, attrazioni di oggi e di ieri, tra una partita di subbuteo e una pièce di burattini, tra un giro di giostra e uno sul trenino in partenza dal centro storico. Con un occhio di riguardo a un circo senza animali in vetrina – Winter Circus – e al volontariato attivo per l’oncologia pediatrica, Associazione Giulia Onlus.
É Winter Wonderland, organizzato da Catterplanet e F.lli Bisi, Regione Emilia Romagna, Comune e Camera di Commercio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Cento e Ferrara Fiere Congressi, che si aprirà ufficialmente oggi alle 15.00 nel Quartiere fieristico di Ferrara.

winter-wonderland
Il logo

“L’idea – racconta Daniela Modonesi, curatrice ufficio stampa dell’evento – arriva da una precisa richiesta dei genitori ai giostrai che animano ogni anno la festa patronale di San Giorgio: perché non organizzare qualcosa di simile all’attrazione fieristica anche in inverno, magari proprio nel periodo natalizio? Affrontati i problemi di natura logistica che inevitabilmente erano da porsi, è stato Luca (Catter, n.d.r.) ad avere l’intuizione che la zona fiera potesse corrispondere all’esigenza di ricreare un evento del genere.
Evento che ha visto lo scorso anno trionfare il numero zero, perché incontra le esigenze dei bambini e dei genitori nella possibilità di evasione e divertimento in sicurezza, all’interno dei padiglioni del quartiere fieristico. Proponendosi come interessante alternativa per i pomeriggi invernali festivi non solo per le famiglie, ma per un pubblico ben più eterogeneo, anche attraverso promozioni e attenzioni particolari. In molte scuole ferraresi, ad esempio, sono state distribuite tessere della Festa dello studente, che permetteraranno a bambini e ragazzini di entrare gratis e usufruire di attrazioni e omaggi.

winter-wonderland
Edizione dello scorso anno

Un meccanismo dagli ingranaggi complessi e ben oliati: “C’è dietro un lavoro imponente da parte di ideatori e organizzatori, impegno che peraltro non si esaurisce nell’arco di qualche giorno ma che si protrae per ben 23 giorni senza interruzioni, facendone un evento unico nel suo genere, con più di 20.000 metri quadrati di attrazioni, parco divertimenti coperto più esteso d’Italia.”
La cura è estesa nei minimi dettagli: una area ristorazione sempre attiva, che comprende street food variegato – piatti tipici ferraresi e bavaresi –, laboratori di addobbi natalizi e di baby cooking, baby dance e face painting dedicati ai più piccoli, veglione di Capodanno con lo show “Made in Fe”.
E, imprescindibili in un parco divertimenti, i personaggi dei cartoni animati, Babbo Natale e la Befana, fascinatori di grandi e piccini; per far contento quel bambino che ancora alberga dentro di noi.

tag:

Giorgia Pizzirani


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it