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Intolleranze alimentari, allergie, intossicazione spesso nemmeno riconosciute come tali, “malattie autoimmuni”… Viviamo in un ambiente fortemente inquinato, continuamente sottoposti a rischi e insidie per la nostra salute. Dalla scienza medica “ufficiale” non sempre arrivano risposte soddisfacenti. Iniziamo un viaggio nei sentieri della medicina alternativa.

“Il medico dovrebbe tornare a fare il terapeuta, senza deliri di onnipotenza”. Che a sostenerlo sia proprio un medico rende l’affermazione particolarmente significativa. “Terapia significa ‘aiutare’, aiutare il nostro organismo a ritrovare il proprio equilibrio”.
Il discorso, partito dalla medicina ‘ufficiale’ e transitato per quelle alternative, è scivolato sulla fitoterapia e sulla possibilità che i benefici che ne derivano possano talvolta essere indotti da una sorta di effetto placebo. “Poco conta – ammette il dottor Angelantonio Pedata – quel che importa è il risultato e il benessere dell’individuo”.

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Il professor Angelantonio Pedata riceve i pazienti a Ostia e a Ferrara

Il dottor Pedata ha quarant’anni di esperienza alle spalle e una specializzazione in pediatria. Da tempo segue un approccio olistico, ossia orientato alla valutazione dell’equilibrio complessivo dell’organismo. Ha un ambulatorio a Ostia e ogni 15 giorni è a Ferrara per incontrare i suoi pazienti. “La prima cosa che devo capire è perché quella persona è seduta davanti a me, qual è il sintomo, il disagio che avverte. Ma questo non basta: devo sapere chi ho dinnanzi, come è fisiologicamente: come mangia, come dorme, come va di corpo, come sono le mestruazioni, che cosa c’è nella sua storia medica (che cosa t’abbiamo fatto noi medici! – scandisce con amabile autoironia – T’abbiamo tolto, tonsille, appendice, imbottito d’antibiotici…)”.
Insomma, non si parla della ‘malattia’ ma dell’equilibrio di un individuo. “Per comprendere la patologia devo inquadrare il soggetto, le sue componenti mentali, emozionali, caratteriali…”.
L’approccio è sostanzialmente differente da quello cui siamo ormai abituati. La sensazione è chi il dottor Pedata applichi i fondamenti della cura così come li concepisce il filosofo Paul Ricoeur, nel senso di reale presa in carico, di solidale alleanza medico-paziente per il ripristino delle condizioni di benessere. Anche nella diagnostica non segue i percorsi convenzionali. “Dopo un approfondita indagine sulla persona, mi avvalgo delle tecniche della biorisonanza e della bioimpedenza, verificando la risposta dell’organismo”. Alla base di questo metodo c’è l’idea che la salute è il risultato di un complessivo equilibrio energetico.
Un comune disturbo viene analizzato non solo comparando i valori rilevati con quelli standard, ma considerando stili e abitudini di vita del paziente poi applicando in fase terapeutica i principi della bioenergia. “Questo tipo di approccio – sostiene Pedata – è molto diffuso in Paesi come Austria e Germania, mentre da noi è demonizzato e ridicolizzato. L’Ordine dei medici a riguardo non si pronuncia…”.

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Angelantonio Pedata ha un approccio di tipo olistico

Cerchiamo allora di capire meglio questo sistema di cura basato sul riequilibrio energetico. “Il punto di partenza – spiega il medico – è la valutazione dei flussi negativi che l’ambiente esercita sull’essere umano. Oggi si parla molto di malattie ‘autoimmuni’. Il problema è che il sistema-uomo è andato in tilt a seguito delle continue aggressioni che subisce a causa dell’inquinamento, di cibi adulterati, dei farmaci stessi… Così per difesa spara in tutte le direzioni, cannoneggia le formiche!”.
Per tutelarsi dai rischi occorre agire preventivamente “curando le persone quando ancora non presentano sintomi di cedimento massivo – spiega Pedata – Bisogna essere attenti ai segnali, ai primi disagi e contrastare il malessere con terapie chelanti”, ossia con sistemi orientati a eliminare le tossine che si accumulano nell’organismo e nel sangue.
Il sistema è quello del drenaggio, della disintossicazione. Da cosa? “Dai metalli che assorbiamo: il ferro, il piombo, il mercurio, l’alluminio, il cadmio. Stanno ovunque: nei cibi, nell’acqua, nelle sigarette, nell’aria, nelle scatole in cui si conservano gli alimenti, nei manufatti con i quali siamo costantemente in contatto… E sono alla base di tante comuni patologie: cefalee, insonnia, depressione, ansia, irritabilità, coliti, ma anche allergie, perdite di memoria, osteoporosi, alzheimer”.
Negli Stati Uniti questo tipo di intervento è molto praticato ormai da tempo. Sono i rimedi agli effetti della moderna civiltà. Basti pensare che la quantità di piombo nel nostro organismo nel corso degli ultimi cento anni è aumentata di 500 volte…
Il dottor Pedata applica con successo i suoi metodi. Da molti anni ha virato su questo versante rimettendo in discussione l’approccio tradizionale che spesso si rivela perdente. “A Ostia sono attivo da sempre, a Ferrara da un anno svolgo il mio lavoro collaborando con il dottor Marco Morelli, un collega che si occupa di equilibrio neuro-motorio, specializzato in patologie rachidee e problemi posturali. E” lui che mi indirizza la maggior parte dei pazienti. Inizio ogni processo di disintossicazione con l’impiego di farmaci omeopatici e lo porto avanti fino al ristabilimento dei normali equilibri bioenergetici della persona in cura”.

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LEGGI LA SECONDA PARTE DELL’INCHIESTA
(Salute a rischio. Morelli: il benessere è nell’equilibrio delle energie vitali)

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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