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Tommaso Puleo, 21 anni e in arte “Pool Jr.”, nasce e vive a Gaiba, un piccolo comune in provincia di Rovigo. La sua passione è la musica rap e nell’ultimo mese ha vissuto un vero e proprio sogno, inaspettato fino a poco tempo fa: partecipare e vincere “Area Sanremo”, il concorso musicale conclusosi dieci giorni fa che ha premiato otto talenti musicali emergenti, i quali sono stati sottoposti ad un ulteriore audizione per decretare due dei partecipanti alle fasi finali di Sanremo Giovani. Purtroppo quest’ultimo obiettivo è sfumato per poco, ma enorme è comunque la soddisfazione di Tommaso che, inevitabilmente, è finito subito per ritrovarsi i riflettori puntati e con le porte spalancate per farsi conoscere al grande pubblico. Ferraraitalia ha avuto la possibilità di parlare con il giovane artista e farsi raccontare la sua avvincente storia, fatta di talento, passione, sacrifici e soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco.

Ma prima di parlare di questa avventura è necessario fare un passo indietro, agli albori della breve carriera di Pool Jr, per meglio inquadrare il personaggio. Una carriera cominciata qualche tempo fa, durante gli anni del liceo Roiti di Ferrara, con le prime rime ed i primi testi e l’inizio della collaborazione con l’amico Elia Arbustini, polistrumentista e compositore proveniente dal Conservatorio di chitarra classica. I testi di Tommaso sono buoni e tutt’altro che banali, a testa bassa comincia a farsi conoscere e presto arrivano i primi riconoscimenti ed i primi concorsi vinti. Alla luce IMG_8525di questo buon inizio, l’idea di creare e sviluppare nel tempo, con qualche sacrificio, un vero e proprio studio di registrazione casalingo nel quale continuare a formarsi e gettare le basi per le prime produzioni, obiettivo raggiunto nel giro di poco con il primo Ep (extended play) “Dimostrazioni”, raccolta di tutti i primi pezzi del suo operato. Da questo momento la storia è recente: pochi mesi fa la partecipazione al Music Village di Rimini, rassegna musicale nazionale per giovani musicisti che consente a Pool Jr di farsi notare da chi con la musica ci lavora per davvero, tra i quali il suo attuale manager, Luca Red, che fin da subito percepisce le grandi potenzialità di Tommaso e scommette su di lui. Iniziano le collaborazioni con artisti già conosciuti sulla scena nazionale (tra i quali uno dei violinisti di Ludovico Einaudi) che lo catapultano in una realtà tutta nuova, talmente stimolante a livello artistico e professionale da permettergli di fare squadra e puntare veramente in alto. A Sanremo per l’appunto, al quale la squadra arriva con un pezzo, “Se potessi”, veramente fortissimo e destinato a fare molto successo. Questa volta il testo scritto da Tommaso tratta un tema delicato come quello dell’autismo, reso ancora più emozionante dalle musiche e dagli arrangiamenti di Elia.
Tutto quindi era pronto per poter partecipare. Tommaso ci descrive la sua esperienza sanremese come “l’esperienza musicale per eccellenza, che ti forma da tutti i punti di vista e ti permette di rimanere a contatto per diversi giorni con tantissime tipologie di artisti diversi”. Tre in totale le tappe affrontate da pendolare verso la Liguria, la prima delle quali composta da una serie di lezioni e corsi obbligatori per tutti gli oltre 400 iscritti ad Area Sanremo. “Sono stati quattro giorni intensissimi e utili per prendere dimestichezza con una realtà per me completamente nuova – racconta – durante i quali abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con ospiti del calibro di Emanuele Filiberto, Gianni Coron dei Nomadi e Gianni Morandi. Un ottimo modo per conoscere a trecentosessanta gradi quello che si muove intorno al Teatro Ariston e tutta la macchina organizzativa del Festival, cose che dalla tv non si potrebbero minimamente percepire”. Ma terminate queste prime giornate formative è stato ora di fare sul serio con le audizioni: “Il weekend della prima audizione è incominciato subito con una prima difficoltà dovuta all’alluvione di Genova, evento che mi mise in grande difficoltà per lo spostamento in treno a Sanremo. In fretta e furia è riuscito a portarmi mio padre, facendomi capire che la mia famiglia teneva tanto quanto me a questa grandissima opportunità”. La prima selezione di Area Sanremo aveva il compito di scremare per una prima volta i partecipanti, selezionandone dai 400 iniziali solamente 40, otto dei quali sarebbero stati scelti successivamente attraverso un ulteriore audizione. “La prima audizione presentava una giuria composta da Roby Facchinetti, Giusy Ferreri e dal rapper Dargen d’Amico, uno dei miei idoli. La tensione tra i partecipanti nella sala d’attesa era altissima, tutti cercavano di scaldare la voce al meglio o provavano scale. Io, da rapper, non avevo bisogno in realtà di questi riti ma cercavo di limitarmi a trovare la giusta concentrazione che stentava a mantenersi. Una volta esibito mi sono reso conto subito che il pezzo era piaciuto, ma ho cercato comunque di rimanere il più possibile con i piedi per terra perché la possibilità di rientrare nello stretto numero dei quaranta era ancora lontanissima”. Ma la tanto inaspettata decisione è arrivata con una mail pochi giorni dopo, ufficializzando la sua partecipazione agli ultimi giorni di selezioni. Un’altra avventura quindi per Tommaso, convinto che “l’obiettivo prefissato l’avevamo raggiunto. Ma ero pronto ad esibirmi nuovamente, questa volta consapevole di potermi ritrovare veramente tra i vincitori”. Una terza selezione che inevitabilmente presentava un livello di altissima qualità, “ero ancora più agitato delle esibizioni precedenti, dovevo portare un brano edito e nuovamente il mio Schermata 2014-12-07 alle 20.01.46inedito e questa volta ad aggiungersi agli stessi tre giudici c’era Mogol, oltre alla possibilità di farsi notare dai tanti discografici presenti in sala”. Il brano di Pool Jr è stato un ennesimo successo, apprezzato da tutti in sala e destinato ad essere uno dei papabili alla vittoria finale. Vittoria che con grande stupore è arrivata per davvero, nonostante “non ci fosse per niente la consapevolezza di avercela fatta. Quando è stato fatto il mio nome l’emozione era moltissima come il senso di appagamento per i tanti sforzi e sacrifici fatti in questi mesi di lavoro. Siamo partiti solo pochi mesi fa con praticamente niente in mano, ma nonostante tutto abbiamo ottenuto molti riconoscimenti importanti per il nostro progetto che si poteva dire realizzato. Essere stato apprezzato da un mostro sacro della musica come Mogol è impossibile da descrivere, esattamente come ricevere il premio dalle mani di Roby Facchinetti che tanto mi è stato vicino e tanto mi ha consigliato in queste giornate”. Pool Jr quindi il più giovane vincitore di Area Sanremo, una storia non ancora terminata perché all’indomani sarebbe stata la volta dell’ultimissima (questa volta per davvero) selezione, quella per l’accesso alle fasi finali del Festival, davanti ad una giuria completamente diversa e capitanata dal presentatore della prossima edizione Carlo Conti, affiancato dalla commissione artistica di Rai Uno e Giovanni Allevi. Una fase finale, come già anticipato, nella quale sono state preferite due bravissime cantanti pop a Tommaso, che nonostante tutto ci tiene a precisare che “se già mi sembrava di avere vinto una volta entrato nei primi quaranta, vi lascio immaginare questa volta. Ovvio che un poco ci speravo arrivato a questo punto, ma la vittoria di due bravissime cantanti non ha compromesso per niente la mia gioia, anzi, ha contribuito ad alimentarla ancora di più, musicalmente parlando”.
Una bellissima storia quella vissuta dal giovane artista rodigino, un’esperienza di vita e professionale che senza dubbio lo avrà stimolato ulteriormente per i suoi prossimi lavori. È in progetto infatti la prossima uscita di un suo nuovo album che, se mantenuto sugli stessi livelli della canzone che lo ha portato così lontano, non potrà che essere destinato a consolidarlo sulla scena nazionale. Un rapperIMG_7884 a tutti gli effetti Pool Jr, che non si discosta per niente dai canoni tradizionali del suo genere ma non rinuncia ad innovarlo, inserendo novità che contribuiscono a formare un connubio perfetto tra classicità e modernità, il tutto impreziosito da un assetto cantautorale di altissimo livello. I testi di Tommaso e le musiche di Elia stupiscono ed emozionano, dimostrandoci che nel complicato mondo odierno c’è ancora speranza per chi ha voglia di credere nella propria passione e dare tutto per ottenere risultati. Senza trascurare niente: Tommaso fa l’istruttore di nuoto e frequenta il terzo anno di Scienze e Tecnologie della Comunicazione a Ferrara. Un percorso, quello scolastico, che ritiene essere stato “senza dubbio indispensabile per la mia formazione culturale e musicale. Soprattutto i corsi di musica e cinema che seguo all’Università mi aiutano a trovare sempre nuova ispirazione e crescere artisticamente”. Umiltà, passione e sacrifici. Tratti importanti che hanno portato solo soddisfazioni a Pool Jr, pronto a mettersi ancora una volta in gioco per le prossime tappe della sua carriera. E Area Sanremo non è stato che l’inizio…

Pool JR su YouTube e Facebook

Il video della premiazione

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Andrea Vincenzi


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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