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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Questa sera la seduta del Consiglio Comunale è stata preceduta dalla cerimonia di premiazione delle squadre di calcio locali e di due atleti comacchiesi, che si sono particolarmente distinti nello loro discipline.
Il Sindaco Marco Fabbri definendo quella tuttora in corso come “una stagione sportiva strepitosa per il territorio” è stato coadiuvato dall’Assessore allo Sport Stefano Parmiani per la consegna delle targhe di riconoscimento. La prima è andata all’U.S. Comacchio Lidi per la brillante volata nella categoria “Promozione.” In aula erano presenti per il ritiro solo il Presidente Filippo Folegatti e il Direttore Sportivo Lucio Buratti, in quanto la squadra era impegnata allo stadio “Raibosola” nella semi-finale di Coppa Italia con il Cotignola. Nell’applauso fragoroso che ha accompagnato i rallegramenti alla squadra, è stato rivolto un ringraziamento speciale al calciatore comacchiese Oscar Cavallari, che ha trascinato il Comacchio Lidi verso l’ambìto traguardo finale. E’ giunto poi il momento di premiare la Polisportiva Magnavacca, per il passaggio in seconda categoria (con ben tre giornate di anticipo) rappresentata in sala consiliare dal Presidente Gianfranco Vitali, dal Mister Samuele Camattari e da alcuni giocatori. Il Magnavacca ha conseguito anche altri importanti risultati degni di nota durante il campionato, tra i quali il maggior numero di vittorie, il minor numero di sconfitte, la miglior differenza reti, vantando anche il miglior attacco e la miglior difesa. Un plauso a tutta la squadra e una menzione speciale al capocannoniere Michael Miano (16 gols segnati). Il Magnavacca scende di nuovo in campo da domani, 1 maggio a domenica 4 maggio per disputare la prima edizione della Berba Cup, il torneo di calcio giovanile, al quale hanno aderito prestigiose società di calcio con la categoria “Pulcini” (2004), tra le quali Juventus, Torino, Udinese, Roma, Genoa, Ternana e altre. Il torneo di calcio è dedicato al ricordo di Alessio, ex-difensore del Magnavacca, figlio del Presidente Vitali, scomparso tragicamente in un incidente stradale. Il terzo atleta premiato è il 35enne Dario Mezzogori, tre volte campione del mondo di light contact- pesi welter con la federazione IASKA. Oggi Dario è anche un pilastro del gruppo agonistico FIGHTERS TEAM di Ferrara, insegna la disciplina ed è promotore di un progetto di integrazione nelle scuole italiane di difesa personale femminile. Dario era accompagnato dal maestro Paolo Lombardi e dai genitori Franco e Daniela, ai quali ha dedicato i suoi successi sportivi. Infine il 13enne Fabio Beccari di Volania ha ottenuto una targa di riconoscimento per la passione, l’impegno e la costanza con i quali si sta contraddistinguendo nel tiro a volo, disciplina sportiva a cui si è avvicinato casualmente, dopo l’abbandono del calcio per una serie di infortuni. Il 16 febbraio scorso Fabio ha strappato un brillante terzo posto ai campionati regionali di Rimini per la sua categoria. Sono poi sopraggiunte altre prestigiose medaglie in altre analoghe competizioni nazionali e regionali. Fabio è una giovane promessa dello sport comacchiese. Tra gli applausi corali, a tutti gli sportivi premiati e ai loro allenatori il Sindaco, l’Assessore e l’aula intera hanno tributato il dovuto omaggio, augurando loro infiniti nuovi traguardi.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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