Skip to main content

da: Roberto Guerra

” La fine della storia proclamò quel gambero di Fukuyama… al contrario la Storia non fa nulla…. -Karl Marx! oppure mero sublime Divenire… oppure la Storia si crea! Rimuovendo le forze necrofile che uccidono il futuro…. ad esempio i Politik, ad esempio (per dirla con Jung) la tipologica del Giornalista, 1.0 specifichiamo… La fine del Giornalismo, ecco una strategy interessante, in Italia, per la Lotta Amata per il Futurismo prossima ventura”

Il governo Letta Alfini simulacro continuava imperterrito a non fare nulla e-o raccontare balle!
Poi finalmente strane sinergie antagoniste sulle banche, sull’Europa, sulla politica degenerata italiana attraversano più o meno e persino posizioni politiche trasversali, ufficiali e web spontanee: pirati, rottamatori, antipolitici,grillini…forconi, persino antagonisti neoconservatori, siamo già probabilmente nell’Oltre Destra-Sinistra.
Finalmente la svolta Matteo Renzi, futuristissima e probabilmente vincente, un Kennedy già 3.0! Ma come noto mezzo PD rema contro (o almeno sembrava, poi in 24 ore anche la Camusso quasi entusiasta, sincera o perchè anche i sindacati- che ancora succhiano un miliardo di euro l’anno dallo stato– rischiano salutari rottamazioni?). In ogni caso, che fare se Matteo Renzi sarà sabotato dal solito massimalismo suicidale di certa parasinistra, stesso copione persino dalla Repubbblica di Weimar?

Va da sé più nello specifico: se a parte il nuovo Premier persino figure come Grillo o la stessa Meloni degli ex PDL più giovani….a modo loro sembrano ancora credere chi più chi meno in possibili nuove ricette squisitamente innovatrici e democratiche e parlamentari… dalla Rete, per chi la capta senza i prosciutti dell’infame buon senso (Majiakowskij!) di politici, economisti,giornalisti…. emerge invece non chissà quale sovversione sociale (semmai questa la praticano da sempre estremisti soprattutto rossi e piu recentemente la casta dei Magistrati….) ma semplicemente una auspicabilissima NET REVOLUTION prossimo ventura (già il fenomeno Grillo e lo stesso Matteo Renzi sono i primi effetti concreti…) , mentre tali speranze pacifiche e democratiche sembravano scemare giorno dopo giorno per colpa esclusiva delle attuali classi dirigenti, politici, economisti, intellettuali, giornalisti….prima di Matteo Renzi, ma il filo resta molto molto teso comunque…

Come futuristi appunto immaginiamo scenari preventivi se Matteo sarà sabotato dalla tecnoidiozia dell’ex sinistra….

Ovviamente scenari apparentemente inquietanti, ma secondo noi al massimo qualche implosione e disordine sociale molto parziale, per quanto per forza di cose, senza segnali di superamento concreto della crisi generale (sia ben chiaro reale ma semplicemente centuplicata da una classe politica semplicemente e irreversibilmente delinquenziale da Roma a Ferrara (figurarsi a Napoli e Palermo….) che ….rubano costantemente con la legge complice le risorse possibili, colluse con giornalisti eccetera.. non ultimo una classe imprenditoriale da paura, paleoliberalismo e quasi scimpanzé rispetto al talento meritocratico che sarebbe necessario! ), non indolori.
Ma come pilotare preventivamente scenari anche implosivi?
Certamente roba da funamboli e non scontato certo antivirus per così dire possibile, vale a dire individuare davvero e senza conseguenze estreme bersagli rivoluzionari capaci di suscitare il necessario consenso popolare…
Innanzitutto necessarie alcune premesse chiarissime che ora elenchiamo: anticipiamo subito fondamentali per evitare di favorire in tali eventuali scenari i soliti tecno idioti estremismi rossi da un lato (più pericolosi in quanto pù diffusi e tollerati dalle ex sinistre e dai media…) ma pure le ultime inerzie estremiste nere…
1. Se in tali scenari “estremi” condivisa è l’analisi strutturale sui Politici, come per mera causa-effetto (sono loro che poi deliberano per l’intera nazione) fatale, ovvero una cloaca di delinquenti spesso legalizzati, ignoranti, bugiardi, inetti e campioni di mediocrità (per quello la società di massa- il vero Potere spesso inconscio…), va da sé che essi come bersagli hanno un senso soltanto in chiave virtuale! Non è un paradosso ma una prova in controluce, tale analisi, di e per nuovi orizzonti e pragmatiche rivoluzionarie assolutamente spiazzanti gli infami luoghi comuni che poi foraggiano, con un circolo vizioso sempre perdente per il popolo, la retorica orwelliana delle Istituzioni più sacre dell’ombelico del Papa…. e il solito divide et impera anche di nano tiranni come quelli attuali! Inoltre i politici, nonostante tutti i grugniti da maiali che si voglia, hanno una loro legittimità,- tranne durante il governo Monti….,dal voto democratico e elettorale (trascuriamo il particolare non banale ma comunque ora inutile—, che poi i programmi votati dagli elettori non prevedevano l’OGM venuto male Letta-Alfini, grazie alle manovre di Napolitano e la casta politica e finanziaria stessa italiana e europea… ma ripetiamo altra questione..).
Il politico come bersaglio virtuale più interessante appunto on line… creando una specie di Rete attualmente non esistente in alcuna modulazione; non diciamo organica ma almeno connettivistica e un poco consapevolmente sinergica… conun unico leitmotiv: vale a dire un raid perpetuo on line sempre contro tutti i politici, una specie di Web Police contro culturale econtroinformazione capace di fare una specie di MegaBrand e MegaShare ripetendo sempre il medesimo messaggio, sputtanando non stop tutti i politici, riuscire a far capire grazie al web, almeno alle nuove generazioni …che sono tutti uguali, delinquenti e mediocri (le eccezioni pur esistenti non pertinenti in tali scenari sociali e nazionali implosivi), appunto mediocri, razza inferiore quasi rispetto il Signor Mario… come logo – ma qualsiasi nome ovviamente- dell’Italiano “medio”, certamente, per quantoi italliota e suddito, mediamente …meno disonesti e meno incapaci di qualsivoglia politico!!! Il popolo, per quanto bue, è comunque il Datore di Lavoro dei Politicanti, semplici manovalanza, ormai tutti da Licenziare (e qua nessun articolo 18 pertinente ci pare!).
Ma non solo azioni simboliche contro (e basta..) on line: suggerire azioni off line sufficientemente condivise da una certa quantità di italiani per fare sciopero fiscale e delle bollette (tranne gli affitti ragionevolmente e per non creare un prevedibile fronte subito separatista) e gli studenti sciopero sulle tasse scolastiche…. dubitiamo si arrivi – se non altro per questioni di ordine pubblico- all’arresto o allo sfratto di milioni di italiani o all’esclusione espulsione di centinaia di migliaia di studenti…
E soprattutto come azioni off line invece potenzialmente rischiose (ma che dicevano Nietszche e Pound o già Majakowskij e Rosa Luxembourg…) colpire i veri bersagli Reali, il Dna sociale che cementa l’attuale sconcertante (per l’inerzia e la non ribellione generalizzata…) comunità nazionale orwelliana!
Applichiamo il Rasoio di Occam! Colpiamo il cuore elettronico del Sistema, ovvero l’Informazione, quella old media e off line! Sono questi la gestapo minimalista del quarto reich attuale euro germanico avallato dal Cancro della Politica Italiana! Il giornalista, ma lo si sa da Oscar Wilde e Kark Kraus, almeno in Italia ma anche in Europa (meno in Usa, anzi, ma altra storia …) . Guardiamo alla Storia!
La rivoluzione fascista, la prima realmente moderna… poi certamente degenerata, iniziò con il celebre assalto occupazione da parte di Mussolini e Marinetti e quella farfalla che fu il fascismo rivoluzionario a l’Avanti dei socialisti già in regressione e pronti a gettarsi tra le fauci del nazionalcomunismo di Lenin e soprattutto poi di Stalin…
Il dittatore rumeno Caucescu crollò grazie a una trasmissione televisiva in diretta che comunicò al mondo intero la clamorosa ribellione live durante un suo comizio! Idem la Cina per colpa di un’altra trasmissione televisiva, le mmagini celebri del ragazzo eroe in Piazza Tiananmen…. fu costretta in qualche modo ad avviare certo processo (tutt’oggi lentissimo e contraddittorio) verso certa futura si spera democraticizzazione, in ogni caso un maggiore –come noto- stile occidentale, oltre i vangeli maomatusalemme…. comunisti.
Perché le sedi dei giornali e della tv pubblica? Perché i giornalisti… è una libera scelta, nessuno è obbligato a fare il giornalista! Quindi sono peggio in Italia dei Politici perché non sono giornalisti, ma mandarini, collusi,venduti, ignoranti, arrivisti, immorali, dis-educano alla schiavitù conformista e governativa, censurano le minoranze eretiche… magari in nome della loro libertà di essere casta … Orwell sempredocet!!! (Sempre tranne eccezioni, ma ripetiamo…. una rondine non fa la Primavera figurarsi le 4 stagioni!).

Ecco milioni di italiani e centinaia di migliaia di studenti che occupano pacificamente le sedi dei principali quotidiani italiani e locali, la tv pubblica e quelle locali…principali….
Al massimo, i giornalisti – quasi tutti – sono vigliacchi e conigli, qualche tafferuglio, qualche cazzotto, qualcuno nei bagni per un paio d’ore di salutari (ma basta così) attacchi di panico….
E sia ben chiaro con alcune richieste :rinnovo al 99% di tutti i giornalisti in carica, licenziamento rottamazione non stop del Giornalista 1.0!, nuovi scrittori dell’informazione off line o televisiva pubblica, max 40 anni!!! Appunto Scrittori non giornalisti!!!! Che son quasi tutti (banalissimo Freud) – i pennivendoli – letterati falliti…. (o politici persino,falliti!). E stipendi come gli operai! Non un euro di più.
COME PER I NUOVI PARLAMENTARI (SOLO LA CAMERA) DEL FUTURO PROSSIMO!
E A CARATTERI CUBITALI: IN NOME DEL POPOLO ITALIANO E DELLA LIBERTA E SIA BEN CHIARO DELLA POLIZIA ITALIANA! COME DIREBBE PASOLINI, sovversione a 360° rispetto alle generazioni zombie fallimentari e criminose del 68 e del 77, i policemen i nostri migliori impiegati e alleati pubblici!
E UNA SOLA RICHIESTA: ELEZIONI SUBITO CON SBARRAMENTO DEL 10% E DIVIETO ASSOLUTO DI CANDIDATURA PER TUTTII POLITICI IN CARICA PARLAMENTARI (O Consigliare a livelli locali e regionali…) DELLE ULTIME 3 LEGISLATURE!!! ABOLIZIONE DEL SENATO! RIDUZIONE DEL 50% DEI PARLAMENTARI (e dei Consiglieri….regionali e locali) – PER MOLTI ASSISTENTI BASTANO NOTEBOOK E TABLET! VOTO DAI 16 AI 60 ANNI. DOPO ABOLIZIONE DEL DIRITTO DI VOTO… LARGO DEFINITIVO E IRREVERSIBILE ALLE FORZE GIOVANI PER L’ITALIA 2.0! NON SI VA NEL FUTURO E NELL’ERA DI INTERNET (E DELLA SCIENZA E DELLA CONOSCENZA E DELLA NUOVA IMMAGINAZIONE LETTERATURA SCIENTIFICA) CON I PORTATORI SANI DEL MORBO DI PARKINSON!!! OVVERO CON L’HOMO SAPIENS 1.0, IL VECCHIO UOMO E I SUOI AMANUENSI….

NATURALMENTE SE MATTEO RENZI SARA’ SABOTATO E EVENTUALMENTE DAI COSIDDETTI COMPAGNI CHE SBAGLIANO….SEMPRE!

W IL FUTURISMO 2.0!!!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it