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Lunedì 16 ottobre, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with France DJ

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Live
Cristiano Arcelli Almost Romantic
Cristiano Arcelli, sax alto
Simone Graziano, pianoforte
Stefano Senni, contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria

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Jam Session

Il 16 ottobre è di nuovo Monday Night Raw, il lunedì del Jazz Club Ferrara per i giovani. Segue l’aperitivo con dj France il live del quartetto di Cristiano Arcelli che presenterà ‘Almost Romantic’. A fianco del sassofonista, compositore e arragiatore perugino troviamo Simone Graziano al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Terminato il concerto, l’imprevedibile jam session condurrà a notte fonda.

Lunedì 16 ottobre è di nuovo Monday Night Raw, il lunedì del Jazz Club Ferrara per i giovani. Si parte alle ore 20.00 con l’aperitivo al wine-bar del Torrione accompagnato dalla selezione musicale di dj France.
Protagonista della serata è il quartetto di Cristiano Arcelli che presenterà ‘Almost Romantic’. A fianco del sassofonista, compositore e arragiatore perugino troviamo Simone Graziano al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria.
Uscito a luglio scorso per Encore Jazz, ‘Almost Romantic’ è il settimo lavoro di Arcelli che rimette in equilibrio l’organico – posizionato lungo l’asse Ornette Coleman-Lee Konitz – del recente trio Solaris, aggiungendo il pianoforte alla combinazione sax alto-basso-batteria. La musica, come sempre con Arcelli, è fresca, sensuale ma anche ironica. E sotto l’intimismo del piccolo organico si cela in verità la percezione delle cose fatte in grande, come se si trattasse di dar vita alle idee musicali con una piccola orchestra.
Oltre che come solista, con diversi dischi a proprio nome (su etichette Auand, Radar-Egea, Wide Sound), Cristiano Arcelli (Perugia, 1976) è particolarmente attivo anche come autore e arrangiatore. Ha composto musica per l’Italian Jazz Orchestra, l’Orchestra Bruno Maderna e la Bangkok Symphony Orchestra, mentre ha fornito arrangiamenti di squisita fattura a Paolo Damiani e Cristina Zavalloni. Ha suonato e registrato con Enrico Rava, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, Joe Chambers, Paul McCandless, Cyro Baptista…
Immancabile la jam session che condurrà a notte fonda. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. ‘San Francisco Almost Blue’, personale del giovane fotografo e promoter culturale Paolo Maiarelli, è fruibile fino al 22 dicembre nelle serate di programmazione.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 0532.1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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JAZZ CLUB FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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