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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

A chiudere Downtown Tower Winter Edition, la mini-rassegna del Jazz Club Ferrara presso il Clandestino di via Ragno, spetta – lunedì 18 gennaio – all’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio completato da Mecco Guidi all’organo e Christian Capiozzo alla batteria. Ad impreziosire la serata sarà la selezione di spiritual jazz – rigorosamente in vinile – di France Dj, arricchita dalla gustosa gastronomia elaborata “a quattro mani” dallo staff del Torrione e del Clandestino. Seguono il concerto pirotecniche jam session. 

Downtown Tower Winter Edition, la mini-rassegna del Jazz Club Ferrara presso il Clandestino di via Ragno, chiude in bellezza con lo scatenato groove feeling del Daniele Santimone Trio. Lunedì 18 gennaio (ore 21.30) sonorità intrise di soul, svincolate da qualsivoglia etichetta di genere, abbracceranno vasti territori musicali che da Jimmy Smith, Jack McDuff e Larry Young, approderanno all’acid jazz con qualche pit stop nel funky delle migliori colonne sonore di polizieschi anni ‘70. A fianco del bandleader sono altri due protagonisti della scena musicale come Mecco Guidi all’organo e Christian Capiozzo (figlio di Giulio Capiozzo, storico componente degli Area) alla batteria.

Insieme ad essi Santimone ha realizzato Whisky a Go Go (Suonaphone IRMA RECORDS, 2003), esordio discografico del trio che lo ha condotto ad esibirsi al Blue Note di New York e ad accompagnare in tour il trombettista americano Jimmy Owens. Un’esperienza indelebile che ha contribuito a rendere ancor più originale la cifra stilistica di questa affiatata band.

Daniele Santimone inizia la propria attività concertistica negli anni ‘90. Talento e versatilità lo conducono ben presto ad esibirsi con i Back to the Future di Giulio Capiozzo, con Ares Tavolazzi e Marco Tamburini. Successivamente Santimone si trasferisce negli Stati Uniti dove consegue la laurea in Professional Music presso il prestigioso Berklee College di Boston. Rientrato in Italia abbraccia diversi progetti: nel 2004 entra a far parte del gruppo di Patrizia Laquidara, mentre nel 2008 si unisce all’ensemble di Eumir Deodato. Nello stesso anno si esibisce in più occasioni con Mario Biondi partecipando inoltre alla registrazione di “If”, terzo episodio discografico del cantante catanese.

Oltre a vantare collaborazioni con artisti del calibro di Roberto Gatto, Jesse Davis, Stefano Bollani e Fabrizio Bosso tra gli altri, con cui ha calcato palcoscenici di prestigiosi festival nazionali ed internazionali, Santimone è altresì capace didatta.

Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 18 gennaio sarà la selezione di spiritual jazz – rigorosamente in vinile – di France Dj, arricchita dalla gustosa gastronomia elaborata “a quattro mani” dallo staff del Jazz Club e del Clandestino. Seguono il concerto pirotecniche jam session. Serata a ingresso libero.

 

INFORMAZIONI

www.jazzclubferrara.com

jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30) e 0532 767101

DOVE

Clandestino, via Ragno 50 – Ferrara

COSTI E ORARI

Ingresso libero

Aperitivo con dj set a partire dalle ore 19.30

Concerto 21.30

Jam session 23.00

UFFICIO STAMPA

Eleonora Sole Travagli

e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com

cell. + 39 339 6116217

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JAZZ CLUB FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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