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da: organizzatori

Lunedì 30 e Martedì 31 maggio 2016 alle ore 21 alla Sala Estense di Ferrara sarà rappresentato lo spettacolo di danza “LO SPAZIO MAGICO” interpretato dagli allievi della scuola di danza Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara, diretta artisticamente da Silvia Bottoni. Lo spettacolo si terrà in due serate: nella prima saliranno sul palco piccoli e grandi allievi di danza classica mentre nella seconda serata si esibiranno piccoli e grandi allievi di danza moderna e contemporanea, break dance, hip hop, freestyle, twirling, balli latini. Lo spettacolo è la sintesi di un progetto didattico portato avanti sin dall’inizio dall’anno nei vari corsi della scuola. Si è partiti dallo studio di stili musicali diversi abbinandoli al linguaggio della danza e si sono sviluppate le varie coreografie interpretate da piccoli e grandi allievi che useranno il linguaggio del corpo per tradurre il loro pensiero interiore senza pretenziosità ma con energia e passione. Perché alla base della danza vi sono tre fondamenti: praticarla, condividerla, rappresentarla. Fondamentale poi è l’esperienza del palcoscenico: un sogno che si traduce in realtà, il traguardo finale che premia gli allievi dei tanti sacrifici fatti. E permette loro di misurarsi in una dimensione diversa dal luogo di studio dove finalmente si potrà danzare per il pubblico. Il tutto sarà allestito a scopo benefico, caratteristica fondamentale della scuola di danza Jazz Studio Dance presente da tanti anni nel panorama cittadino e nota per la professionalità degli insegnanti, il rigore e la varietà di discipline proposte. Lo spettacolo è infatti patrocinato dal Comune di Ferrara e il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Associazione “SOS DISLESSIA”. S.O.S. Dislessia nasce nel 2009 dalla volontà di alcune mamme di ragazzi con Disturbo Specifico di Apprendimento, con l’obbiettivo di sostenere i figli di queste famiglie all’interno e fuori dalla scuola.
Dal piccolo gruppo formatosi attorno al corso C.A.Sco. (Corso per l’Autonomia Scolastica), organizzato dalle fondatrici dell’Associazione, ci ritroviamo oggi con un’estensione dell’Associazione veramente impensabile che arriva a sostenere le famiglie di tutta la provincia di Ferrara.Al corso C.A.Sco. rivolto all’acquisizione dell’autonomia da parte dei ragazzi di elementari e medie, si sono aggiunti il corso SUPER…ABILE per le superiori, il SOSTEGNO A DOMICILIO e tanti corsi di formazione per insegnanti, genitori ed educatori. Una buona causa che si inserisce tra le tante iniziative a favore del volontariato cittadino promosse dal Jazz Studio Dance. LO SPAZIO MAGICO è uno spettacolo dove danza e musica si uniscono in progetti comuni: sarà infatti presente Eugenio Cabitta che si esibirà alla chitarra e saranno presentati brani e video clip di Leonardo Veronesi che accompagnati da coreografie.

Le coreografie sono di: Silvia Bottoni, Giulia Bonora, Eleonora Balleri, Irene Esther Perez Garcia, Brigida Orefice, Ludmila Ruskova, Vladislav Kniazev,Agnese Cristofori, Federica Fabbrizzi, Marco Monti.
Costumi : Gioconda Guerra e Interno Danza

Dopo la brillante partecipazione ad “Amici in Teatro” con i ragazzi del noto programma di Maria de Filippi e la intensa attività su tutti i fronti di spettacolo e stage ancora sulla scena i fantastici allievi del Jazz Studio Dance!!!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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