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da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

È una vera e propria edizione speciale firmata Monday Night Raw quella di lunedì 30 novembre. Lo spazio del Jazz Club Ferrara dedicato alle nuove proposte si fa in due fondendo musica e illustrazione. La presentazione di “Schwarze Seele”, progetto discografico di Luminal, gruppo capitanato dal visionario pianista e compositore Dimitri Sillato, sarà preceduta dalla vernice di “Birds In Jazz”, personale del disegnatore disneyano Donald Soffritti in collaborazione con Simone Di Meo, curata da Eleonora Sole Travagli e realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna. La mostra è inclusa nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Segue il concerto l’immancabile jam session.
Il concerto
Luminal del pianista e compositore Dimitri Sillato, musicista della scuderia El Gallo Rojo, è un gruppo che esiste da qualche anno e che con l’album “Schwarze Seele” presenta la sua prima documentazione discografica. Tutte le composizioni sono originali di Sillato che, grazie al supporto di una band massimamente coesa completata da Mirko Rubegni alla tromba, Achille Succi al clarinetto basso, Stefano Senni al contrabbasso e Federico Scettri alla batteria, fonde virtuosamente stili diversi: classica contemporanea e downtown newyorchese, lirismo italiano e minimalismo, improvvisazione collettiva e atmosfere nordeuropee. Il risultato di tutto questo è tuttavia ben lungi dall’essere un pastiche senza capo né coda, anzi, ha uno spessore drammaturgico potente, un’anima forte coinvolgentemente oscura. E questo non solo nella entusiasmante title track che apre il lavoro, ma in tutti i quarantacinque minuti di musica espressa dalle sette tracce. Sempre mobili, cangianti, ma anche sempre coerenti nel loro sviluppo fatto di unisoni e reiterazioni, sospensioni meditative con interventi lirici, cambi di tempo con sorprendenti sovrapposizioni di suoni di intensità e colore diversi. La forte originalità stilistica non ne compromette l’immediatezza comunicativa: la musica è bella e coinvolgente in ogni sua parte, così come eccellenti sono i suoi protagonisti, tutti pariteticamente al servizio di un’opera che ha il suo elemento caratteristico nell’essere in primo luogo collettiva.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 30 novembre è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla funkeggiante selezione musicale di William Piana, alias Willygroove. L’ingresso a offerta libera è riservato ai soci Endas.
La mostra
Cosa succederebbe se all’improvviso un famoso jazzista si trasformasse in un papero? La risposta è Birds In Jazz!
Donald Soffritti, autore di fumetti e disegnatore Disney Italia, unisce la passione per il jazz a quella per il fumetto in questo bizzarro e divertente progetto realizzato in esclusiva per Jazz Club Ferrara.
Racconta Donald, svelandoci la scintilla che ha originato il tutto: “Li ho visti uscire da un cartone animato nel quale avevano appena girato qualche ciak, o registrato un paio di take”. E osservando alcuni dei giganti della storia del jazz, fuoriusciti come per magia dalla “macchina paperizzatrice”, la sensazione è esattamente quella. Nulla nuoce alla fisiognomica anzi, in barba alle più avanzate tecniche di chirurgia estetica, il risultato è avvincente.
Per questa straordinaria avventura, Soffritti si è avvalso di un fedele e prezioso collaboratore, Simone Di Meo, giovane promessa del fumetto italiano che ha arricchito Birds In Jazz con alcune divertenti vignette che, ne siamo certi, strapperanno un sorriso anche ai profani del genere. La mostra, curata da Eleonora Sole Travagli, è realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna e inclusa nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Birds In Jazz è fruibile fino al 21 dicembre nelle serate di programmazione.
Donald Soffritti nasce a Ferrara l’11 aprile 1967. Dopo un percorso di studi artistici, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1990. Entra nelle scuderie Disney nel 1997 come inchiostratore, per poi iniziare come disegnatore l’anno seguente, dopo aver conseguito il diploma presso l’Accademia Disney di Milano. Scorrazza per l’editoria italiana e d’oltralpe con prodotti come Kico, Rat¬Man, Vasco Comics, Alienor, Toutou & Cie, Superheroes Decadence, Les Quatre Quarts, Il negozio di animali, Bienvenue chez les Corses…et bonne chance!
Nel 2011 collabora all’inserto satirico il Misfatto (prima stagione) de il Fatto Quotidiano con 60 strip scritte da Roberto Corradi, con il quale approda successivamente a Yanez, inserto satirico del quotidiano Pubblico di Luca Telese. Con lo sceneggiatore e amico Giorgio Salati disegna Bookbugs, una serie di strip di carattere cultural–tecnologico uscite mensilmente sulla rivista digitale PreTesti di Telecom Italia. In occasione del Natale 2012 ha realizzato i fondali delle vetrine interattive di Benetton a Milano per conto di Fabrica SpA ,in collaborazione con il comico Gianni Fantoni e lo studio di animazione Cartobaleno.
Simone Di Meo (Torino, 1992) inizia a lavorare nel mondo del fumetto a soli 19 anni collaborando con Joseph Viglioglia sulle chine di “Brendon Speciale 11” e “Brendon 97” per la Sergio Bonelli Editore. Approda successivamente in Disney come inchiostratore per diversi disegnatori tra cui Donald Soffritti per “Topolino”. Negli States collabora altresì come disegnatore per Dynamite, Zenescope, Aspen Comics, Boom Studios e Titan Comics. Insieme a Mirka Andolfo ha da poco concluso un episodio del “Dylan Dog Color Fest”.
Attualmente è a lavoro sulle chine della serie “Doctor Who 10th Doctor”, disegnata da Elena Casagrande per Titan Comics, e sui disegni (insieme a Ennio Bufi) della serie “Kriminal” edita da Mondadori.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria: 19.30
Vernissage dalle ore 19.30 alle ore 20.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto: 21.30
Jam Session: 23.00
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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