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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Lunedì 30 marzo alle ore 10 Massimiliano Urbinati, dirigente scolastico dell’istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi e l’artista Linda Brindisi terranno una conferenza stampa presso lo stesso istituto di apertura della manifestazione “Cantiere Brindisi”, che proseguirà, alle ore 11.30 nella Casa-Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina. All’interno della Villa Brindisi saranno illustrati gli esiti dei progetti “La fucina di Brindisi” e “Liberate in volo”, realizzati dagli studenti. Seguirà un buffet preparato e servito dagli stessi alunni. Sono numerose e di grande fascino le tappe che hanno caratterizzato il progetto didattico “La fucina di Brindisi”, che nelle scorse settimane ha visto il coinvolgimento degli alunni di due seconde classi dell’Indirizzo tecnico-turistico e e di una seconda classe dell’indirizzo di Enogastronomia ed ospitalità alberghiera, impegnati a mettere in campo idee e proposte per il rilancio della villa in cui il maestro Remo Brindisi visse, sino a trasformarla in museo. Le tematiche di lavoro sviluppate dagli alunni, con il prezioso supporto del Prof. Alessandro Mariotti (coordinatore) e degli insegnanti Cantatore, Gregori e Sanchioni, hanno interessato anche l’area ristorativa della villa, per la quale si è fatto ricorso alla metodologia del brainstorming. Il video-maker Maurizio Cinti realizzerà un video, utile all’orientamento dei futuri studenti dell’istituto, che ben si presta anche in direzione della promozione turistica del territorio.

“Il progetto è destinato a rappresentare le eccellenze progettuali delle scuole della provincia di Ferrara – aggiunge Mariotti – ad Expo 2015. Il binomio cibo e arte è inscindibile e rappresenta uno dei sottotemi dell’esposizione universale che si terrà a Milano nel mese di maggio.” La fucina di Brindisi, domenica 29 marzo incontrerà il progetto itinerante “PITTURA.IN.MOVIMENTO”, che da diversi anni la pronipote del maestro Remo Brindisi porta in giro per il mondo. Gli studenti daranno vita domenica, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 19 alla performance pittorica collettiva “Liberate in volo” proprio con Linda Brindisi. L’assalto pittorico, al quale tutti possono partecipare, avrà luogo sotto il monumentale loggiato dei Cappuccini a Comacchio. In caso di maltempo “Liberate in volo” si trasferirà nella Sala Fuochi della Manifattura dei Marinati.

L’invito e la locandina di CANTIERE BRINDISI, manifestazione patrocinata dal Comune di Comacchio, dall’Ente di gestione per i Parchi e le biodiversità Delta del Po e da Po Delta Tourism, sono stati realizzati dallo studente Federico Bui dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Ferrara.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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