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Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Il consigliere regionale della Lega Nord: “Incredibile non esistesse alcun obbligo di insegnare al personale scolastico la disostruzione pediatrica: a seguito di una mia proposta di legge, di una risoluzione e una serie di interrogazioni, approvato progetto che promuove la promozione della salute dei bambini e degli studenti”

“Ogni anno in Italia più di 50 bambini perdono la vita per soffocamento dovuto dall’ostruzione delle vie aeree. Tra la cause principali di queste ostruzioni troviamo proprio il cibo. Ebbene, pensiamo ora a un’insegnante che deve vigilare sui bambini in mensa: non è concepibile che queste figure professionali non siano preparate per affrontare l’ostruzione delle vie aree di un alunno. Pertanto mi riempie di orgoglio che da una mia interrogazione sulla “disostruzione pediatrica” la Regione abbia approvato e finanziato il progetto “Promozione della salute e sicurezza dei bambini e degli studenti nella scuola”, la cui realizzazione è stata affidata all’Ausl di Reggio Emilia, destinataria di un finanziamento regionale di 100mila euro”.
Soddisfatto il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, che spiega: “Il progetto approvato dalla Regione si pone tre obiettivi: sostenere la formazione per il primo soccorso nella scuola, finalizzato allo sviluppo delle capacità di intervento pratico del personale scolastico sul tema della disostruzione delle vie respiratorie con particolare attenzione ai nidi e alle scuole d’infanzia; sviluppare percorsi di sensibilizzazione ai temi dell’intervento di primo soccorso; aumentare la conoscenza dei dirigenti scolastici e del sistema di prevenzione scolastico generale sui temi della promozione della salute, sicurezza e gestione delle emergenze”.
“In altre parole – sottolinea il consigliere del Carroccio – le linee di indirizzo del progetto regionale si propongono un insegnamento sistematico, permanente e ricorrente del primo soccorso nei confronti di studenti e personale scolastico, con l’obiettivo di educare a realizzare un primo soccorso efficace in caso di emergenza sanitaria, eseguendo unicamente manovre proporzionate al pericolo, ossia solamente le manovre salvavita da effettuarsi in stato di necessità”.
“Era da tempo – sottolinea Marchetti – che chiedevo di promuovere all’interno degli istituti scolastici, percorsi formativi relativi alle manovre salvavita di disostruzione delle vie aeree. Tant’è che nel 2015 avevo dato il via ad un percorso in commissione che, benché non senza ostacoli, oggi ha portato all’attuazione di questo mio atto di indirizzo”.
“La risoluzione, approvata all’unanimità, impegnava infatti la Giunta a introdurre tecniche di preparazione dei pasti destinati alle mense scolastiche utili ad eliminare o ridurre sensibilmente ogni rischio di soffocamento e, appunto, la promozione all’interno degli istituti scolastici di percorsi formativi circa le manovre salvavita di disostruzione delle vie aeree. Ebbene oggi, dopo le linee guida emanate ormai un anno fa sulla corretta preparazione dei pasti destinati alle mense scolastiche, la Giunta regionale mi informa tramite una risposta data ad una mia interrogazione, che anche la seconda richiesta contenuta nella mia risoluzione approvata il primo settembre 2015, ha avuto un seguito: i corsi di formazione previsti dall’Ufficio scolastico verranno implementati con le tecniche di disostruzione pediatrica e sono previsti finanziamenti per percorsi formativi indirizzati agli asili nido”.
“Direi che per ora mi dichiaro soddisfatto, ma verificheremo se dalle parole passeranno ai fatti” chiosa il consigliere del Carroccio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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