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da: Arci Ferrara

ANTEPRIMA
SUFFRAGETTE

al Cinema Boldini

martedì 1 marzo ore 21.00

Suffragette ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista. In lotta per il riconoscimento del diritto di voto, e facendo ricorso alla violenza come unica via verso il cambiamento, queste donne erano disposte a perdere tutto nella loro battaglia per l’eguaglianza. Maud è stata una di queste militanti, la storia della sua lotta per la dignità è al tempo stesso struggente e di grande ispirazione.
La trama è incentrata su Maud, una moglie e madre lavoratrice la cui vita cambia per sempre quando viene segretamente reclutata per unirsi al crescente movimento delle suffragette del Regno Unito. Galvanizzata dalla fuggitiva fuorilegge Emmeline Pankhurst, Maud diventa un’attivista per la causa insieme a donne provenienti da tutti i ceti sociali. Quando le sempre più aggressive forze di polizia si muovono contro Maud e le sue compagne, le suffragette entrano in clandestinità e intensificano la lotta smuovendo la nazione con la disobbedienza civile e dando il via ad un dibattito mondiale.
In Suffragette è il tre volte premio Oscar Meryl Streep ad interpretare la Pankhurst affiancata da Carey Mulligan come Maud Watts e Helena Bonham Carter nei panni di Edith Ellyn. Il film che è diretto dal premio BAFTA Sarah
Gavron da una sceneggiatura originale del Premio Emmy Abi Morgan.
Ispirato a fatti realmente accaduti, Suffragette è un dramma che racconta la passione e la sofferenza di coloro che hanno rischiato tutto quello che avevano, la loro casa, il loro lavoro, i loro figli e la loro stesssa vita per il diritto di voto alle donne.
Presentato al London Film Festival, è stato il film d’apertura del 33° Torino Film Festival.
La proiezione è promossa in collaborazione con associazioni e organizzazioni femminili UDI, Centro Donna Giustizia, Soroptimist, Fidapa, Coordinamento Donne Spi-Cgil, ArciLesbica, ANDE in occasione del Settantesimo anniversario del primo voto delle italiane.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara.
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

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Arci Ferrara


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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