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da: Autori a Corte

La serata prevede come ospite d’onore alle ore 21,45 Magdi Cristiano Allam; giornalista, sociologo, saggista, nato a I Cairo. Ha collaborato con il quotidiano “Il Manifesto” e il quotidiano “La Repubblica”, è stato vicedirettore del “Corriere della Sera”, ora editorialista del “Giornale”. Nei suoi libri e nei suoi articoli, spesso si è occupato di religione islamica e di integralismo. Con la presentazione del suo volume “Il Corano – spiegato da Magdi Cristiano Allam ” (Il Giornale), lavoro che si prefigge di far conoscere, attingendo direttamente dai versetti coranici, la realtà dell’Islam e di conseguenza consentire di riscattare la certezza di come cristiani, ebrei, laici o comunque non musulmani, possono comportarsi con i musulmani, che concepiscono la vita come trasposizione della volontà di Allah, rivelata da Maometto nel Corano.

La serata come da prassi prevede alle 19,45 una apertura serata con degustazione gratuita a cura di: CAFFETTERIA 2000 e STORIE DI TÈ E CAFFÈ prima della doppia presentazione dei libri novità “Dio e d’Io. Fisica Quantistica e Spiritualità” (Este Edition) In questo libro, religione e fisica si aprono al lettore per aiutarlo nella sua ricerca della verità, informandolo anche sui metodi scientificamente provati da scienziati di ogni campo, con l’intento di migliorare la sua vita e farlo diventare responsabile e unico regista di se stesso di Davide Grandi è nato a Ferrara nel 1966. Da trent’anni si interessa di tematiche psicologiche legate ai problemi d’ansia generalizzata e attacchi di panico. E “Anatema” (Este Edition). Un anatema pronunciato durante una banale lite stradale indirizza, per vie oscure e impreviste, il destino di tutti i personaggi del romanzo. Una omissione e un errore nelle indagini creano un falso ma indeformabile triangolo che nessuno può o vuole smontare. L’intreccio pone l’antica e irrisolta domanda su quanto si sia davvero padroni della propria sorte. Per le tre vite messe in gioco, per quella del professore, del brigadiere e della vittima, la risposta non può che rimanere sospesa in maniera inquietante di DAVIDE NANI, nato a Ferrara, dove si è laureato in Pedagogia. Vincitore di numerosissimi premi dedicati al “giallo” e al “noir”. Modera e conduce: LEONARDO PUNGINELLI(operatore culturale)

A seguire alle ore 20,45 lo SPAZIO OUTSIDER ospite STEFANO MALVESTIO, scrittore e documentarista è anche uno dei più giovani manager presso un noto istituto bancario a livello nazionale, istruttore di Mountain Bike , di Nordik Walking, accompagnatore di Rafting con un master avanzato di Salvamento Fluviale. Appassionato di viaggi d’avventura e di vela. Presenta il volume “Anello cicloturistico dei quattro fiumi. In bicicletta per 553 chilometri lungo l’Adige, il Mincio, il Po e il Brenta.” (Inveneto Editore). Un itinerario ciclabile che percorre i quattro grandi fiumi del nord-est attraversando città come Trento, Peschiera del Garda, Mantova, Ferrara, Padova, Bassano del Grappa. Una proposta cicloturistica che al piacere del viaggio lento unisce il piacere della scoperta di contesti ambientali e artistici unici: dal lago di Garda al delta del Po, dai borghi sospesi nel tempo alle splendide città murate.
Modera e conduce: LEONARDO PUNGINELLI (operatore culturale). La serata, che si svolge grazie al Patrocinio del Comune di Ferrara e al contributo di Banca Mediolanum sarà accompagnata dalle letture dell’attore Gianantonio Martinoni.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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