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da: ufficio stampa Coldiretti
A palazzo Rospigliosi di Roma l’assemblea elettiva dei Giovani di Coldiretti “Costruiamo oggi il futuro”, nel corso della quale sarà presentata l’indagine Coldiretti/Ixè sul lavoro e sulla disoccupazione giovanile.

All’indomani del varo del nuovo Governo che partirà con l’impegno sul lavoro martedì 25 febbraio 2014 con inizio alle ore 9,30 si svolgerà l’Assemblea elettiva di Coldiretti Giovani Impresa dal titolo: “Costruiamo oggi il futuro”, in via XXIV Maggio 43 al Centro Congressi Rospigliosi a Roma, nel corsodella quale verrà presentata la prima Indagine Coldiretti/Ixè su “Crisi: i giovani italiani e il lavoro” che scatta una inedita fotografia di come i giovani riescono a sopravvivere con la disoccupazione record, dei compromessi a cui devono sottostare, dei sacrifici che devono accettare e della corsa ad ostacoli alla ricerca del lavoro.

Passioni, capacità, aspirazioni, sentimento patriottico e sogni dei giovani ma anche il rapporto con i genitori e le nuove aspettative nei confronti del rinnovamento politico ed istituzionale sono al centro dell’indagine per verificare nei fatti se i giovani italiani sono davvero bamboccioni, choosy e hanno poca ambizione nella ricerca del lavoro, come spesso esponenti della classe politica ed imprenditoriale hanno affermato. Un giudizio impietoso che non frena tuttavia l’entusiasmo di tanti giovani come dimostrano le molte esperienze curiose ed innovative chehanno battuto la crisi e creato opportunità di lavoro, che saranno presentate all’Assemblea con dimostrazioni pratiche nell’ambito dell’ Open Space sul “Il lavoro possibile nel tempo della crisi”, dall’agritata all’agriscultore, dal muratore ecologico all’erborista 2.0, dal tutor dell’orto in città al tintore naturale di tessuti anallergici, dall’affinatore di formaggi fino a chi ha recuperato la canapa in tutte le sue molteplici possibilità di impiego.

L’agricoltura puo’ offrire oggi straordinarie opportunità ai giovani che vogliono intraprendere ma anche a chi cerca occupazione nella pausa scolastica o semplicemente un lavoro alternativo lontano dalla città. Nell’ambito dell’Assemblea verrà presentata la prima banca dati delle aziende agricole che assumono “Lavoro in campagna” per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro al quale potranno accedere centinaia di migliaia di giovani che in Italia aspirano ad una esperienza di vita in campagna. All’assemblea insieme al presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo, parteciperanno giovani imprenditori agricoli provenienti da tutte le regioni con il passaggio di testimone del Delegato di Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio al nuovo eletto che guiderà la maggiore organizzazione giovanile del paese per i prossimi anni.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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