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Memoria. 77esimo anniversario della Strage di Monchio (Mo), il presidente Bonaccini con il ministro Guerini al memoriale della Buca di Susano per la dedica della nuova piazza a Aude Pacchioni, partigiana e donna coraggiosa: “Un riconoscimento a chi ha speso la propria vita per la libertà, i diritti e il bene comune. Per andare avanti mai dimenticare il passato”.

Questa sera in programma l’accensione delle 136 luci del nuovo monumento, una per ogni vittima della strage nazista.

Bologna – Uno spazio dedicato a una donna coraggiosa, partigiana, amministratrice eccellente, realizzato proprio davanti al memoriale della Buca di Susano, località in frazione di Palagano (Mo): qui, nel 1944, furono assassinate dai nazisti sei persone – una donna, tre bambini, una coppia di coniugi anziani -, azione omicida all’interno della più vasta rappresaglia nota come strage di Monchio che causò 136 vittime.

È piazza ‘Aude Pacchioni’, inaugurata ufficialmente questa mattina alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, del sindaco di Palagano, Fabio Braglia. Con loro il procuratore generale militare, Marco De Paolis, il coordinatore dei Familiari delle Vittime, Roberto Tincani, Marina Orlandi Biagi, cittadina onoraria di Palagano, Fabio Freud, in rappresentanza dell’Ambasciata di Germian in Italia, oltre ai rappresentanti dell’Anpi provinciale.

“Dedicare ad Aude una piazza proprio in questo luogo consacrato alla memoria è una scelta piena di significato- ha sottolineato Bonaccini– e siamo grati al ministro Guerini di essere qui con noi, in questa giornata così importante per la nostra comunità. Aude ci ha lasciato pochi mesi fa, dopo una vita lunga e intensa, spesa per la libertà, i diritti delle persone e il bene pubblico. Questo spazio che porta il suo nome testimonia l’importanza della memoria e dell’impegno per costruire una società più giusta, inclusiva e solidale, unita nella lotta contro la violenza, il razzismo, l’intolleranza. Nella piena consapevolezza che pace e democrazia non sono mai conquistate una volta per tutte, ma vanno sempre protette e vigilate”.

“Sono molto felice perché, nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia e le regole che riguardano le cerimonie, oggi riusciamo ugualmente a commemorare il 77esimo anniversario della strage di Monchio, che per noi è un momento molto importante- ha affermato il sindaco Braglia-. È l’occasione per inaugurare il secondo stralcio del progetto, con la realizzazione della piazza, della stele e del monumento con le 136 luci, una per ogni vittima della strage di Monchio”.

Dopo la piazza, infatti, è stata la volta dello scoprimento e della benedizione della stele commemorativa realizzata dall’artista Dario Tazioli, con la deposizione della corona d’alloro. A seguire i saluti, gli interventi, e la messa in memoria delle vittime.

Questa sera è inoltre in programma l’accensione, accompagnata da uno storytelling, del nuovo monumento “Luci nel vento”, con le 136 luci montate su aste di carbonio.

 

Il memoriale della Buca di Susano e la strage di Monchio:

“Finalmente una luce si è accesa”: questo il nome del progetto del memoriale della Buca di Susano, ricostruzione fedele del piccolo casolare dove vivevano sei persone: Delia Albicini in Marastoni e i suoi figlioletti di otto e dieci anni, un orfano di circa tre anni e due anziani coniugi. Nessuno di loro scamperà alla furia nazista. Una carneficina nell’ambito della strage di Monchio, nella quale, nel marzo del 1944, furono trucidati complessivamente 136 abitanti della zona, tra Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero. Il recupero del casolare della Buca di Susano (che fa parte del primo stralcio dell’intero progetto) è stato finanziato in parte dal ministero per i Beni culturali, in parte dal Governo tedesco nell’ambito del cosiddetto “Fondo per la memoria e il futuro”. Il secondo stralcio (con la piazza, la stele e il monumento “Luci nel vento”) è stato finanziato sempre dal ministero.

 

Aude Pacchioni:

Era la partigiana “Mimma”, ma anche un’amministratrice che ha contribuito a costruire il modello emiliano di welfare.

Modenese, Aude Pacchioni è deceduta lo scorso gennaio, all’età di 94 anni. Dopo aver preso parte attivamente alla Resistenza, è stata prima consigliera comunale e poi assessora, presidente dell’Udi e presidente provinciale dell’Anpi.

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