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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Hai meno 25 di anni e vuoi assaggiare le specialità di Ferrara oppure semplicemente vuoi partecipare ad una movida affascinante, sicura nella piazza più glamour del centro storico cittadino? Stiamo parlando del progetto, coordinato da Ascom Confcommercio Ferrara , che si svolgerà dal 27 marzo in piazza della Repubblica – la “Piazza del Gusto” e che vede in qualità di promotori sette operatori (ristoranti, una torrefazione, un albergo ed un negozio di parrucchiera) che hanno ideato specifici sconti dedicati esclusivamente a chi ha meno di 25 anni. Ed in una città, come la nostra universitaria per eccellenza, è sicuramente un dato significativo e di impatto.

“Un progetto di Rete che abbiamo sostenuto a partire dal 2014, quando la piazza era luogo di degrado – ricorda il direttore generale di Ascom Davide Urban – nel giro di pochi mesi quel luogo è divenuto un simbolo di rinascita e di socializzazione. Un’iniziativa che è stata premiata lo scorso novembre dalla Confcommercio nazionale proprio come simbolo del valore sociale e di presidio di legalità, fondamentali, svolti dalle attività di vicinato. Ed anche in questo caso, in questa bellissima e simpatica iniziativa i nostri operatori, ed in particolare quelli della ristorazione, sono sempre in prima linea per creare le condizioni di una sana movida mixando creatività e senso di responsabilità, allungando la stagione 2019 di piazza del Gusto”. Le promozioni si concluderanno tra un mese circa ossia martedì 30 aprile.
Alla conferenza odierna ha presenziato anche Francesco d’Auria, presidente del Kleb Basket Ferrara a sottolineare: “Il rapporto sempre più intenso di collaborazione con Ascom Confcommercio Ferrara e con questa piazza dove abbiamo presentato lo statunitense Folarin Campbell e dove ancora prima, ai tavoli del ristorante Max, era iniziata la mia esperienza alla guida del prestigioso Basket Ferrara”.
Nel dettaglio ecco cosa verrà riservato agli under 25:
Acconciature Ivana e Monica taglio e piega a 25 euro
Albergo Annunziata sconto del 10% sul prezzo della camera con prenotazione diretta (telefono o email);
Ferrara Store sconto del 10%, per acquisti a partire da € 25,00;
Locanda 22 sconto del 10% con spesa superiore a € 25,00;
Ristorante Lotregano sconto del 10% con spesa superiore a € 25,00;
Ristorante Max menù tematico al prezzo di € 25,00 (tre portate + tre calici, ad esclusione della cena del sabato);
Torrefazione sconto del 10% per acquisti a partire da € 25,00;

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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