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da: ufficio stampa QMi

La nuova attesa produzione di balletto della Royal Opera House sarà proiettata live a Ferrara  presso la Multisala Apollo e Uci Cinemas Ferrara.

La danza della Royal Opera House di Londra arriva nelle sale di tutta Italia con la prima mondiale diFrankenstein, il capolavoro gotico di Mary Shelley che saràproiettato in diretta dal prestigioso teatro inglesemercoledì 18 maggio alle 20:15 distribuito daQMI/Stardust.

Il celebre romanzo dell’autrice britannica si trasforma in balletto nella nuova produzione del Royal Ballet, firmata dal giovane e talentuoso coreografo Liam Scarlett e conLaura Morera, Federico Bonelli e Steven McRae nei ruoli dei protagonisti. Scarlett ha scelto il compositore Lowell Liebermann perché componesse una musica nuova, creata ad hoc per il suo inedito, appassionante balletto.

“La maggior parte delle persone ha una visione molto preconcetta di Frankenstein – racconta il coreografo – e non molti conoscono la storia in profondità. Io vedo la creatura di Mary Shelley come un bambino: non può parlare, non sa camminare ed è alla ricerca di qualcuno che lo guidi e lo ami. E’ una creatura vulnerabile abbandonata da suo “padre”, e quello che innesca la terribile catena di eventi della storia non è altro che la sensazione molto umana di sentirsi mancare la terra sotto i piedi”.

La ROH Live Cinema Season permette al pubblico di tutto il mondo di assistere nella sala cinematografica più vicina a casa ai prestigiosi spettacoli in scena al Covent Garden. In Italia, ladistribuzione della stagione live al cinema è a cura di QMI Stardust. Le proiezioni nei cinema sono arricchite da interviste e filmati dietro le quinte dei protagonisti della Royal Opera House e l’interazione con gli spettatori continua grazie al live twitting sul grande schermo.

 

Costo biglietto: 15-10 euro

Per l’elenco completo dei titoli e delle sale coinvolte: www.rohalcinema.it

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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