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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo l’ondata di maltempo che ha costretto l’organizzazione a rinviare lo spettacolo di fine luglio, ritorna la rassegna COMACCHIO A TEATRO ESTATE. Il sesto appuntamento in cartellone andrà in scena mercoledì 6 agosto 2014, in Piazzetta Daini a Lido di Volano e avrà per protagonista un artista poliedrico che lascerà a bocca aperta grandi e piccoli con la varietà del suo repertorio di arti di strada.
A partire dalle ore 21:15 ANDRO presenterà lo spettacolo” E’ SUCCESSA UNA COSA INCREDIBILE”: una storia fantastica, un mostro peloso e la ricerca della sua tana, per liberare un prigioniero, recuperare il maltolto oppure…ogni volta il tema dello spettacolo viene adattato al contesto specifico. Si alternano narrazione, gags, musica, palloncini, giocolerie, fuoco, trampoli, fachirismi comici. Un’ora di divertimento assicurato per tutti gli spettatori a partire dai tre anni in su.
Andro, al secolo Andrea Marchi, è uno dei fondatori e principali animatori di Spettacoli Atuttotondo, compagine romagnola che opera sulla scena nazionale da oltre un decennio, specializzata nel teatro di strada e teatro comico, e che vanta costanti presenze nei maggiori festival ed eventi su tutto il territorio italiano.

L’appuntamento successivo, ultimo della rassegna teatrale, si terrà martedì 12 agosto al Lido delle Nazioni. Massimiliano Venturi porterà in scena i suoi burattini in un’anteprima per la provincia di Ferrara, con lo spettacolo “GROSSO GUAIO A MARCABO’.”
Lo spettacolo FAGIOLINO E L’ELMO DI SCIPIO, previsto per il 30/07 ma rimandato per pioggia, verrà recuperato martedì 19 agosto 2014 alle ore 21:15 a Lido degli Estensi.
TUTTI GLI SPETTACOLI SONO AD INGRESSO GRATUITO
La rassegna è realizzata sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Centro Unima Italia. Il programma completo è in distribuzione negli uffici turistici dei Sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it (dove è possibile consultare anche la descrizione degli spettacoli). Sul sito è possibile iscriversi alla newsletter gratuita, per ricevere tutte le informazioni relative ai prossimi appuntamenti. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rimandati a data da destinarsi. Infoline: 349 0807587 – email info@comacchioateatro.it

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COMUNE DI COMACCHIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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