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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un pubblico numerosissimo è accorso la settimana scorsa per assistere allo spettacolo inaugurale di “Comacchio a teatro Estate della ormai tradizionale rassegna estiva per ragazzi e famiglie, realizzata, sotto l’impeccabile direzione artistica di Massimiliano Venturi, in forma itinerante sui lidi comacchiesi. Mercoledì 8 luglio, dalle ore 21.15 in viale Alpi Centrali a Lido degli Scacchi andrà in scena un’altro appuntamento con il teatro dei burattini, spettacolo che segnerà anche un gradito ritorno: protagonista della serata infatti sarà il giovane talento della tradizione emiliana, Mattia Zecchi, che il pubblico ha già avuto modo di ammirare in occasione delle programmazioni invernali di questi anni.

L’artista porterà in scena uno dei suoi cavalli di battaglia, LA VENDETTA DELLA STREGA MORGANA: una fiaba adatta a tutti, re-interpretata con i burattini e le maschere della tradizione bolognese, con grande coinvolgimento del pubblico. Il Re Francesco ha indetto una grande festa per il matrimonio di suo figlio, il principe Ottavio, con la principessa Bianca figlia del re di Terrafelice e a corte sono stati invitati tutti i nobili del regno, sotto la supervisione del Dottor Balanzone. Durante la festa, si presenta a corte la Strega Morgana la quale, non essendo stata invitata all’importante evento, esige di conferire con il Re. Quest’ultimo però scaccerà da corte la strega, la cui presenza non è gradita, a causa della sua cattiveria e della sua crudeltà. Il gesto scatenerà la rabbia della strega, che rapirà il principe per vendicarsi. Per salvare Ottavio servirà l’aiuto di Fagiolino che partirà alla ricerca della strega. Lo spettacolo opera un coinvolgimento attivo del pubblico, trasportando tutti in un’atmosfera senza tempo, assicurando divertimento agli spettatori di tutte le età.

Mattia Zecchi (da Crevalcore BO) è una giovane rivelazione del panorama bolognese del Teatro dei Burattini, che dopo un apprendistato con i maestri emiliani, porta in scena con talento le storie ed i personaggi della tradizione, debitamente reinventati ed attualizzati. Brillante interprete della maschera di Fagiolino, è apprezzato sul panorama nazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il “Premio Ribalte di Fantasia 2007”, “Premio Benedetto Ravasio 2010”, ma è anche finalista al “Campogalliani d’Oro 2010”.

Mercoledì 15 luglio 2015 al Lido di Volano, sarà proposto lo spettacolo DUE BURATTINI E UN BEBE’ presentato dalla compagnia di Vladimiro Strinati.La programmazione nei lidi è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”, giunta quest’anno alla nona edizione. Le due rassegne sono parte integrante di un cartellone, che attraverserà per tutta l’estate le due province di Ferrara e Ravenna, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Centro Unima Italia.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito,mentre Il programma completo è in distribuzione negli Uffici Informazioni Turistiche del territorio e negli esercizi commerciali, ma è anche scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it (dove è possibile consultare pure la descrizione degli eventi). In caso di pioggia gli spettacoli saranno rinviati a data da destinarsi. Per informazioni: 349 0807587 – email: info@comacchioateatro.it e www.massimilianoventuri.com , www.comacchioateatro.it, www.burattini.info

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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