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Da Monica Dall’Olio

Federmanager Ferrara, sabato 13 maggio l’Assemblea
Nuova chiamata per il progetto verso Industry 4.0, che prevede un percorso di alta formazione e certificazione rivolto a 300 manager

Ferrara, 10 maggio 2017 – Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, si riunisce per l’Assemblea ordinaria annuale sabato 13 maggio alle 9.30 all’Hotel Carlton in piazza Sacrati.
Il programma dell’incontro, coordinato dal Presidente Giorgio Merlante, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2016 – con annessa relazione dei revisori dei conti – e del bilancio preventivo 2017, prevede la presentazione dell’agenda 2017.
All’attenzione degli iscritti, circa 300 nell’area del ferrarese, i temi che verranno affrontati all’Assemblea nazionale dell’associazione, in programma il 26 maggio a Roma, alla quale prenderà parte anche una delegazione ferrarese.
“Nel corso del 2017 proporremo agli associati e alla cittadinanza incontri mirati su problematiche di stringente attualità legate al tema del lavoro – ha dichiarato Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara – oltre a continuare a portare avanti contatti con organismi e istituzioni locali per la creazione di una rete di professionalità utili al territorio. All’ordine del giorno anche le istanze da presentare all’ Assemblea nazionale, in relazione alla situazione economica ed occupazionale di Ferrara e provincia”.
Durante l’assemblea gli iscritti a Federmanager interessati potranno presentare la propria candidatura per aderire al piano di informazione/formazione su Industry 4.0 coordinato da Federmanager nazionale e finanziato dal GS FASI (la Gestione separata del Fondo di assistenza sanitaria integrativa nata da un accordo tra Confindustria e Federmanager).
Tra gli obiettivi del progetto, infatti, c’è l’individuazione di un team di manager a cui offrire la possibilità di partecipare ad un percorso di alta formazione progettato da Federmanager Academy che consenta di acquisire le conoscenze necessarie per svolgere il ruolo di “Innovation Manager”, vale a dire un manager in grado di essere contaminatore digitale di altri manager e di quelle imprese, in particolare le PMI, che affronteranno le sfide della trasformazione digitale. Il percorso prevede, oltre all’alta formazione, la possibilità di ottenere la certificazione delle competenze “Be Manager”, il servizio di certificazione delle competenze manageriali proposto da Federmanager in partnership con Rina Services.
Il progetto complessivo, della durata di due anni, coinvolgerà 300 manager su tutto il territorio nazionale e riguarderà anche le figure dell’export manager, del manager per l’internazionalizzazione, il temporary manager e il manager di rete.
All’ordine del giorno inoltre gli interventi di Michele Monte, segretario di Federmanager Ferrara nonché area manager per Ferrara e provincia di CDi Manager (società di scopo di Federmanager specializzata nella ricerca e selezione di figure direzionali) sulle opportunità offerte nel campo del temporary management e della consigliera Patrizia Busi sul Gruppo Seniores, a due anni dalla nascita del coordinamento provinciale e sulle novità in materia di pensione.
Chiude la mattinata di lavori Guido Armani di Praesidium Spa, broker assicurativo specializzato in programmi di welfare aziendale e individuale dedicati a dirigenti, quadri, professional, pensionati e alle loro famiglie, che presenta le novità 2017. Praesidium nasce dalla joint-venture tra Federmanager, Assidai (Fondo di Assistenza senza fini di lucro per dirigenti, quadri, consulenti e loro familiari) e Aon Italia (consulenza dei servizi di risk management e nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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