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Microfestival delle storie: incontro con Giulia Cuter e Giulia Perona autrici di Le ragazze stanno bene.
Tra gli eventi in calendario, anche laboratori per bambini e C’era una volta la fossa Polesella

Voci di donne giovani, libri, street art e visite al territorio per un altro fine settimana con il Microfestival delle storie. Sabato 3 e domenica 4 ottobre, a Polesella il programma degli eventi abbraccia tutte le fasce d’età: i più piccoli potranno creare un parco di sciarpe con la tecnica del ‘yarn bombing’ (sabato 3 ottobre alle 15, giardini della Fossa in via Gramsci), mentre gli adulti potranno assistere alla presentazione del libro Le ragazze stanno bene (edizioni HerperCollins) di Giulia Perona e Giulia Cuter che, alle 17.30, in sala Agostiniani dialogheranno con Giorgia Brandolese. Domenica 4 ottobre alle 10, da via Gramsci, partirà in bicicletta la visita, guidata dall’associazione Polesella cultura e territorio, alla scoperta del centro storico e della sua conformazione urbanistica mutata nel tempo.

Scheda degli eventi.

Un parco di sciarpe sabato 3 ottobre dalle 15, giardini della Fossa via Gramsci. Attraverso la scoperta dello yarn bombing come particolare tecnica di street art, capace di mettere insieme tradizione, genio e colore, bambini e genitori avranno a disposizione un parco nel quale scegliere il proprio albero di riferimento e decorarlo utilizzando semplicemente forbici, vecchi gomitoli di lana, le mani e la fantasia. Adulti e bambini andranno a caccia dei giusti colori e abbinamenti per rendere ancora più speciale l’albero del quale si prenderanno cura; impareranno a riconoscerne la specie e, a fine giornata, sapranno darle un nome.

Prenotazione per il laboratorio Un parco di sciarpe:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-un-parco-di-sciarpe-121500985719?fbclid=IwAR2fhz4eeaM0gL8w2e0xQMXWDkLNJJms01Tb3hxjc4fyJT_LDlgSq4Grme8

Le ragazze stanno bene con Giulia Cuter e Giulia Perona, sabato alle 17.30 in sala agostiniani, evento in presenza con le autrici e Giorgia Brandolese. Sinossi del libro: Le ragazze contemporanee non vogliono più essere le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l’odio per i maschi. Ci sono invece molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già: donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Come non rimanere prigioniere dell’uno o dell’altro modello? È possibile, oggi, non rinunciare al femminismo ma nemmeno alla femminilità? Ripercorrendo alcune fra le prime volte più significative nella vita di ogni bambina, ragazza e infine donna, le autrici, creatrici del podcast Senza rossetto, dipingono un mondo e un momento storico, il nostro, in cui le questioni ‘femministe’ sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all’altezza.

Prenotazione per la presentazione de Le ragazze stanno bene:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-giulia-cuter-giulia-perona-microfestival-delle-storie-121501657729?fbclid=IwAR2COKMmPBSyzvVJ7p-gEsa-v6irPijDH-HlnGUWInYL7ZDyZhg0D-u2Bt4

C’era una volta la fossa Polesella, domenica 4 ottobre alle 10 da via Gramsci, ritrovo gelateria Polo nord. Aggirandosi nel centro storico di Polesella, è impossibile non cogliere una insolita conformazione urbanistica disposta su più livelli altimetrici. Quale sarà il motivo? Forse non molti sanno che Polesella era attraversata sino al 1951 da un’importante via di comunicazione fluviale, la Fossa di Polesella, che metteva in comunicazione il Po con il Canalbianco. Oggi che fine ha fatto? Perchè non esiste più e cosa c’è al suo posto? Queste e molte altre domande potranno trovare una risposta durante la visita guidata nel centro storico del paese.

Prenotazioni per la visita C’era una volta Polesella:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cera-una-volta-la-fossa-polesella-121504961611

Il programma completo degli eventi del Microfestival di ottobre su www.microfestivaldellestorie.it

Per informazioni: microfestivaldellestorie@gmail.com, messenger: microfestival delle storie.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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