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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Impegnati da ieri per i soccorsi oltre 260 volontari di Protezione civile. Evacuati dall’ospedale “Piccole Figlie” di Parma cinquanta pazienti, funzionano tutti i servizi di emergenza-urgenza sanitaria. Le previsioni meteo dell’Arpa, dopo la pausa di oggi, prevedono un nuovo regime di instabilità

Sta lentamente tornando alla normalità la situazione nelle province emiliane colpite nelle ultime ventiquattro ore da una forte ondata di maltempo; resta però ancora attivo lo stato di allarme piena per i fiumi Parma e Baganza, che ieri hanno superato i livelli storici. Le abbondanti piogge hanno provocato diffusi allagamenti localizzati in aree collinari e montane e nel capoluogo parmense: sono state colpite centinaia di abitazioni e attività commerciali, è crollato un ponte pedonale e ne sono stati chiusi altri in via precauzionale.
Resta ancora sotto osservazione la situazione a Colorno, dove le acque del Parma stanno lentamente defluendo.
Si sono verificate anche frane e smottamenti localizzati, che hanno provocato soprattutto nell’Appennino l’interruzione di alcune strade comunali e provinciali, l’isolamento di frazioni e danni a esercizi commerciali e attività produttive. Disagi per piogge intense e vento sono stati registrati inoltre in numerosi comuni delle province di Bologna e Ferrara.
Le comunicazioni nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia sono ancora difficoltose soprattutto per i danni subiti dalla centrale telefonica Telecom a Parma. L’Agenzia regionale di Protezione civile è in costante contatto con la direzione regionale di Telecom Italia per il rapido ripristino delle linee.

I volontari
Centinaia i volontari scesi immediatamente in campo per prestare soccorso. “A loro e a tutto il sistema di Protezione civile, enti istituzioni e strutture tecniche, va il nostro grazie – afferma il direttore dell’Agenzia regionale Maurizio Mainetti – per l’immediatezza con cui hanno risposto al bisogno e l’impegno messo a disposizione. Durante tutte le calamità che purtroppo negli ultimi anni hanno colpito l’Emilia-Romagna la generosità dei volontari è sempre stata una ricchezza preziosa e indispensabile”.
Sono oltre 160 i volontari della Protezione civile di Parma, di altri coordinamenti provinciali e delle associazioni regionali – tra cui Federgev e Anpas – ancora al lavoro a Parma con pompe e attrezzature per la rimozione del fango e la pulizia delle strade. Altri 100 sono stati impegnati nella notte a difesa del centro storico e della Reggia di Colorno.

Interventi in corso
L’Agenzia regionale di Protezione civile, che da ieri ha attivato il proprio Centro operativo ventiquattr’ore su ventiquattro, continua a monitorare la situazione in raccordo con il Dipartimento nazionale, Vigili del Fuoco, Prefetture, Province, Comuni, Servizi tecnici di Bacino, Arpa ed Aipo. Prosegue anche l’organizzazione del lavoro delle squadre di volontari, che rimarranno attivi per tutta la durata dell’emergenza. La Protezione civile è in stretto contatto con il 118 regionale per organizzare l’assistenza delle persone in difficoltà.
La Direzione regionale dei Vigili del fuoco ha comunicato di aver svolto 90 interventi su Parma (85 sono in corso), 41 su Ferrara (10 in corso), 33 su Bologna e 19 su Piacenza, già risolti. Nel complesso dalla Direzione regionale sono state inviate a supporto del Comando provinciale di Parma 5 squadre, composte da 3 persone con motopompe e idrovore.

Sanità: disagi maggiori a Parma, funzionanti tutti i servizi di emergenza-urgenza
L’allagamento della centrale telefonica a Parma continua a causare numerose difficoltà anche nei collegamenti da rete fissa e mobile con le sedi e i servizi delle Aziende sanitarie delle provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Tutte le Aziende sanitarie interessate si sono prontamente attivate con interventi operativi fin dal pomeriggio di ieri, per affrontare e risolvere tutte le situazioni di criticità.
I disagi maggiori si riscontrano in particolare a Parma, dove nella notte di ieri sono stati evacuati una cinquantina di pazienti dall’ospedale accreditato “Piccole Figlie”, subito trasferiti e attualmente ricoverati all’Azienda Ospedaliero-Universitaria senza ulteriori criticità per pazienti e famigliari. Tutta l’attività specialistica delle “Piccole Figlie” oggi è stata sospesa e le Aziende sanitarie stanno ricontattando i pazienti per una nuova prenotazione. A Parma e provincia, inoltre, si stanno verificando ancora numerose difficoltà nella rete provinciale Cup di prenotazione di visite ed esami, che risulta in parte senza collegamenti telefonici, ma sono regolarmente funzionanti gli sportelli di prenotazione dell’Azienda Usl di Parma in città (via Pintor) e all’ospedale di Borgotaro.
Tutti i servizi di emergenza-urgenza delle provincie interessate (servizio 118, guardia medica, pronto soccorso) sono pienamente funzionanti. Durante le fasi più critiche si sono registrate significative difficoltà da parte degli utenti nel contattare telefonicamente i servizi di emergenza e soccorso pubblico a causa di problemi nei collegamenti forniti dagli operatori telefonici di rete fissa e mobile. Sono state dunque potenziate le postazioni di soccorso presenti sui territori delle province interessate e stabiliti collegamenti alternativi tra i vari sistemi di emergenza sanitaria.

Dati e previsioni meteo
Il territorio emiliano è stato colpito nelle ultime ventiquattro ore da precipitazioni intense, che in alcuni casi hanno toccato livelli record: nell’Alta Val Parma i pluviometri hanno registrato valori dai 200 ai 300 mm di acqua in 10 ore, i fiumi Parma e Baganza hanno superato i livelli storici. L’Agenzia regionale di Protezione civile dal 7 ottobre ha emesso complessivamente sette allerte di attenzione per temporali e criticità idraulica e idrogeologica, un preallarme e un allarme per i fiumi Parma e Baganza.
In base ai dati meteo forniti dall’Arpa, dopo la pausa della giornata di oggi è previsto sul territorio regionale un nuovo regime di instabilità.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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