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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Ricco e succulento, il menù della seconda e ultima giornata del Salone Nazionale delle Sagre – Misen, che conferma il proprio primato di unica manifestazione in Italia dove, con un solo biglietto d’ingresso, il pubblico può gustare i piatti tipici di oltre cento sagre enogastronomiche e divertirsi tra gare, cooking show di celebri chef, dimostrazioni, corsi e laboratori di cucina, balli e shopping. 

Chi sceglierà di trascorrere domenica 12 alla Fiera di Ferrara potrà, già alle 10.30, partecipare al corso “Abbinamento di acqua e cibo” e apprendere le combinazioni migliori da esperti sommelier. Alla stessa avrà inizio il convegno “Sfrutta la Sagra 1: consumare più ortaggi”, a cura del Consorzio Agraria di Ferrara, al termine del quale sarà servito un buffet a tema.
Spettacolarità, tecnica e fantasia, gli ingredienti del cooking show di Luca Bini, in programma alle 11: il campione italiano di barbecue, vincitore del programma televisivo “I re della griglia” e membro della nazionale che in Giugno, in Svezia, rappresenterà il tricolore ai Mondiali di Barbecue 2015, si produrrà in una performance ‘all’ultima brace’, dimostrando come la griglia possa risolvere un intero menù, dessert compreso.
Nello stesso momento, grazie alle sapienti mani dei maestri fornai del laboratorio “A scuola di pane”, i padiglioni della Fiera saranno invasi dal profumo delle coppie ferraresi appena sfornate. Non meno alacri le ‘sfogline’ dell’associazione culturale “Miss…ione Matterello”, che a partire dalle 11 saranno impegnate nelcorso “La cultura della sfoglia”, con la produzione non-stop di pasta liscia e ripiena, cui seguiranno gustosi assaggi per tutti di quadretti e cappellacci, maltagliati e cappelletti.

Dalle 12 le sagre presenti in Fiera distribuiranno migliaia di assaggi di piatti tipici, dal cappellaccio con la zucca al tartufo, dai bigoli al frittellone.

Alto tasso di tensione agonistica e campanilismo nella “Disfida del tortellino” (13.30), dove a contendersi il titolo di pasta ripiena più buona saranno Ferrara, Bologna e Modena.
Per chi al brivido della competizione preferisce la musica, appuntamento alle 14 nell’area “Gran Galà del Liscio” dove le migliori orchestre e il gruppo “Musicallegria” dovranno dividersi la scena con la travolgente “Banda Rullifrulli”: sessanta elementi (tra i quali diversi disabili), che utilizzano strumenti a percussione inusuali come pentole, mestoli e forchette.
Tornando al cibo, i più sensibili ai temi legati a un’alimentazione corretta troveranno pane per i loro denti alle 15, con l’incontro “Sfrutta la Sagra 2: consumare più frutta” e successivo buffet vitaminico.
Prima che, alle 17.30, le sagre riprendano a cucinare e distribuire manicaretti a pieno regime, ecco l’ultima esibizione di Luca Bini, alle 16, e di Simone Finetti, un’ora dopo. Il giovane protagonista ferrarese di “MasterChef” si esibirà in una sessione di cucina incentrata sulla salama da sugo, per valorizzare in modo inedito (e poi far degustare al pubblico) la ‘regina’ della gastronomia estense.

Fino a sera inoltrata proseguiranno il raduno nazionale di camper “Campermisen”, l’esposizione degli hobbistipiù originali e bizzarri, tra i quali anche collezionisti di livello internazionale, e le dimostrazioni di antichi mestieri nel padiglione dedicato a “Misenpassion”, e il divertimento a misura di bambino nell’area gonfiabili e con il laboratorio “Giovani slow con gusto”.

Il biglietto di ingresso (12 € l’intero, 10 € il ridotto, scaricabile dal sito www.salonedellesagre.it) consente di gustare le proposte di tutti gli stand e dà accesso agli spazi e alle attività in programma. I bambini sotto i 10 anni entrano gratis.

Durante il Salone, una navetta gratuita porterà visitatori ed espositori direttamente in Fiera. Fermate alla Stazione ferroviaria e ai Giardini di Viale Cavour, vicino alle Poste Centrali.

 

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FERRARA FIERE CONGRESSI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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