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Ultimo giorno di festival con finale alla notte dei musei
Sabato 19 maggio 2018 maratona dalle ore 15 alle 23

miXXer | Tempo libero
Il festival delle musiche del XX secolo
A Ferrara va in scena la fucina creativa del Conservatorio Frescobaldi

Musica e tempo. L’ultimo giorno di miXXer festival si chiude in bellezza, con una maratona musicale che coinvolgerà i più bei palazzi storici della città di Ferrara. Organizzato dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e realizzato grazie alla stretta collaborazione tra studenti e docenti del Frescobaldi e musicisti ospiti, il festival propone per tre giorni concerti e happening musicali in diversi luoghi di Ferrara. È già stato in luoghi caratteristici e suggestivi come il Chiostro di San Paolo (Sala della Musica, giovedì), il Ridotto del Teatro Comunale (venerdì), proseguirà il suo percorso sabato 19 maggio tra le sonorità contemporanee coinvolgendo quest’anno il Museo Archeologico, Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Crema, e il Castello Estense, in concomitanza con la Notte europea dei musei (sabato 19 dalle ore 19.30 alle 23) con concerti e improvvisazioni musicali disseminati in più spazi dello storico edificio dove attualmente è in corso anche la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi.
La Festa di Musiche nei palazzi più belli di Ferrara parte dunque alle ore 15 dal Museo Archeologico (ingresso 6 euro e 3 euro ridotto), per proseguire alle ore 16 alla Palazzina Marfisa d’Este (ingresso libero), alle 18 a Palazzo Crema (ingresso libero) e arrivare dalle 19.30 fino alle 23 al Castello Estense (biglietto eccezionale per l’occasione: solo museo 3 euro, biglietto museo + mostra Cavallini Sgarbi tariffa unica 6 euro). Da Cage a Monteverdi, il gran finale della rassegna si terrà infatti in Castello, dopo la felice collaborazione dello scorso anno, e dove la musica si propagherà in più spazi dello storico palazzo estense. Verranno eseguite musiche di Bach, Bartók, Cage, Casella, Coleman, Coltrane, Debussy, Donatoni, Gershwin, Hindemith, Ibert, Ligeti, Liszt, Monteverdi, Pennisi, Reich, Stockhausen, Weill e molti altri autori.

Sarà il tempo libero il tema di miXXer festival di quest’anno, che ritorna a Ferrara dal 17 al 19 maggio per la XII edizione puntando i riflettori – come di consueto – sulle musiche del XX secolo e sulla molteplicità di linguaggi musicali. Lungo è stato infatti il tragitto che i compositori hanno percorso per arrivare all’epoca classica, momento in cui la scrittura musicale ha iniziato a poggiare su solide tecniche compositive e strutture formali condivise. Obiettivo principale di questa ricerca è stato proprio il Tempo, ovvero la necessità di indicarlo in maniera inequivocabile a chi poi la musica deve eseguirla. Senza regole, in fondo, anche la libertà si annoia.

SABATO 19 MAGGIO

Ore 15 / Museo Archeologico
Stefano Melloni (1963) Rondò – Piergiacomo Buso, chitarra
Roberto Manuzzi (1956) Anna di Via Croce Bianca; La Danza (2014)
Serena Tarozzo, saxofono tenore; Jacopo Bonora, pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Pagodes da Estampes (1903) Irene Brinci, pianoforte
Sofia Gubaidulina (1931) Sounds of the Forest (1978) Morena Mestieri, flauto; Anna Bellagamba, pianoforte
Mélanie Bonis (1858-1937) Mélisande 
Gabriele Manca (1957) Il dodicesimo studio (2013) 
Mélanie Bonis (1858-1937) Desdémona
Gabrio Taglietti (1955) 75105 (2012) Orietta Caianiello, pianoforte
Teresa Procaccini (1934) Comics n. 2 (2018)
Lukas Florczak Trio (2014) per flauto, viola e contrabbasso
Giulia Pareschi, flauto; Li Xiaofan, viola; Edoardo Gamberoni, contrabbasso
Jacopo Bonora (1996) Quintetto n. 1 “il tradizionale” (2017) Giulia Pareschi, flauto; Gerardo Mautone, sax soprano; Sandro di Silvestro, clarinetto; Benedetta Piermattei, corno; Fabio Valente, fagotto

Ore 16 / Palazzina Marfisa D’Este
Herb Ellis (1921-2010)/ Joe Pass (1929-1994) Duetti per chitarre elettriche
Some Of These Days – Enrico Bellonzi, Diego Insalaco
Jean-Henri d’Anglebert (1629-1691) Prelude non mesuré, Benedetta Meoni, clavicembalo
Herb Ellis (1921-2010)/ Joe Pass (1929-1994) Duetti per chitarre elettriche
G Blues – Gianluca Russo, Efrem Volpin
Claude Gervaise (1525-1583) Pavane La Venissiene
William Corkine (Sec.XVII) Come live with me and be my love
Herb Ellis (1921-2010)/ Joe Pass (1929-1994) Duetti per chitarre elettriche Ballad – Diego Insalaco, Gianluca Russo
Anonimo (Sec. XVI) Greensleeves
Robert Johnson (1583 -1634) Where The Bee Sucks
Tylman Susato (1510-1570) Moresca 
Ensemble di musica antica del Conservatorio Frescobaldi
Jone Babelyte, mezzosoprano; Gianni Lazzari, viola da Gamba e flauto;
Martina Dainelli, tromba barocca; Stefano Melloni, Stefano Squarzina, Carlo Braga, flauti; Pedro Alcacer, liuto; Guido Querci, Rosa Pitino, percussioni; Marina Scaioli, clavicémbalo
John Cage (1912-1992) Imaginary Landscape No. 4 for 12 radios (1951)
1 Carlo Bergamasco, Alice Tessaro; 2 Chiara Di Bert, Maria Galetta; 3 Lorenzo Moretto, Serena Tarozzo; 4 Francesco Ferrati, Gianmarco Pavone; 5 Piergiacomo Buso, Mattia Tomat; 6 Gerardo Mautone, Eloisa Ferrari; 7 Angelo Maria Di Nino, Francesco Sambo; 8 Arianna Galeazzi, Giulia Sartor; 9 Luca Zavarise, Fabio Zangara; 10 Luo Mengjie, Carlotta Travaglini; 11 Samanta Zagani, Davide Temporin; 12 Niccolò Silvi, Giovanni Pagliarini
Direttore Lorenzo Rubboli
Stefano Melloni (1963) Animato da Quattro pezzi facili per archi (1997)
Antonio Vivaldi (1678-1741) Concerto per due violoncelli e archi RV 531 (Allegro; Adagio; Allegro) Alessandro Malavasi, Antonia Strizzi, violoncelli, Ensemble Giovanile del Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara (concertazione Achille Galassi)

Ore 18 / Spazio Crema
Kurt Weill (1900-1950) Die Moritat von Mackie Messer (Arr. Enrico Dolcetto)
Chris Hazell (1948) Hallelujah Drive
Martina Dainelli, Sebastiano Giudici, Marco Antonucci, Elia Pedini, Lorenzo Rizzuta, Ciro Greco, trombe; Massimo Mondaini, Benedetta Piermattei, Lorenzo Checchinato, corni
Gabriel Fauré (1845-1924) Impromptu (1904) Elena Menegatti, arpa
David Maslanka (1943-2017) At This Time (da Song for the Coming Day) 
Mattia Tomat, sax soprano; Serena Tarozzo, sax contralto; Andrea Del Ben, sax tenore; Lorenzo Moretto, sax baritono 
Diego Conti (1958) Due pezzi (2017) per flauto, clarinetto, arpa e quartetto d’archi:
Per incanto s’illumina un cuore; Ingannato da sembianze d’amore 
Cristina Tarozzi, flauto; Claudio Conti, clarinetto; Antonella Ciccozzi, arpa; Alessandro Perpich, Maria Galetta, violini; Giuliana La Rosa, viola; Luisella Ghirello, violoncello

Dalle ore 19.30 alle 23 / Castello Estense
Da Cage a Monteverdi, il gran finale della rassegna si terrà in Castello, in occasione della Notte europea dei musei. Verranno eseguite musiche di Bach, Bartók, Cage, Casella, Coleman, Coltrane, Debussy, Donatoni, Gershwin, Hindemith, Ibert, Ligeti, Liszt, Monteverdi, Pennisi, Reich, Stockhausen, Weill e moltissimi altri autori, in più spazi dell’edificio storico ferrarese.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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