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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Con l’app Limiti aumentate le segnalazioni dei “limiti puntuali” (altezza, larghezza) su 13.000 km. di strade. Sull’app Flussi è possibile visualizzare su mappa i flussi di traffico rilevati dalle 282 postazioni dell’apposito sistema regionale.

Bologna – Più informazioni per i cittadini, più possibilità di ricerca, più servizi. L’app Viabilità E-R, ideata e realizzata dal Servizio Viabilità della Regione e scaricabile gratuitamente, si arricchisce di nuovi contenuti. Un’opportunità in più per chi desidera essere aggiornato su strade, limiti per i veicoli, flussi di traffico, segnaletica e normativa.
Se, da un lato, viene conservata la struttura originaria (un “contenitore unificato” di app tematiche), dall’altro vengono sviluppati i servizi di alcune applicazioni. Come ad esempio l’app Limiti, che informa sulla percorribilità delle strade per i veicoli e i trasporti eccezionali, l’app Flussi, che fornisce dati sul traffico dei veicoli, l’app Box, che contiene norme, pareri e circolari tecniche di settore e, infine, l’app Ars, che contiene l’Archivio regionale delle strade. Inoltre, da oggi sono disponibili anche i collegamenti ai portali Te_online (dedicato ai trasporti eccezionali, e in particolare a operatori del settore, trasportatori ed agenzie) e Arpa Meteo, e viene inserito il lettore di codici QR per verificare l’autorizzazione al transito di veicoli e trasporti eccezionali.

Nel dettaglio, tra le principali novità, da segnalare l’aggiornamento nell’app Ars delle informazioni, amministrative e tecniche, relative alle oltre 72.000 strade presenti sul territorio regionale. L’app Limiti è stata arricchita con segnalazioni relative alla transitabilità (per esempio, la presenza di un ponte, di un passaggio a livello, di strettoie) di ulteriori 2000 km. di strade comunali, in continuità con gli 11.000 km. di autostrade, strade statali e provinciali già presenti e tutte consultabili su mappa. Sono quindi a disposizione dei cittadini circa 2.200 “limiti puntuali” (altezza, larghezza) con l’opzione “ricerca” per sei tipi di manufatto (ponte, sottopasso, galleria, passaggio a livello, linea aerea ferroviaria, strettoia), per nome dell’attraversamento (autostrada, ferrovia, fiume, torrente) e per classificazione amministrativa (autostrada, statale, provinciale, comunale).

L’app Flussi si arricchisce con la visualizzazione dei flussi di traffico rilevati dalle 282 postazioni dell’apposito sistema regionale su circa 2.000 km. di strade statali e provinciali, aggiornati con continuità; in più, c’è l’inserimento dell’opzione ricerca per Provincia, Comune, nome e numero strada, postazione, tipologia dei veicoli (leggeri, pesanti, conteggiati, non classificati).

Nuove sezioni per l’app Box, che verranno via via implementate: Norme tecniche (con documenti per la costruzione e manutenzione delle strade), Pubblicità (con documenti in materia di pubblicità sulle strade), Pubblicazioni (con linee guida, libri, repertori riguardanti la rete stradale regionale), Foto (con rilievi e campagne fotografiche sulla rete stradale regionale) e Te (con documenti che riguardano veicoli e trasporti eccezionali).

Nel “contenitore” Viabilità E-R si aggiungono i collegamenti ai portali Arpa Meteo e Te_online e l’inserimento di un lettore di codici QR per il controllo dell’autorizzazione al transito per i veicoli e trasporti eccezionali. Confermati il collegamento al portale Mobilità e l’app Segnaletica con le Linee guida regionali in materia di segnaletica verticale.
Viabilità E-R è scaricabile gratuitamente da Google Play, per sistemi operativi Android. Per sistemi operativi iOS c’è l’app ER-ARS, con l’Archivio regionale delle strade.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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