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Regione Emilia Romagna

Mobilità sostenibile. Ciclovia turistica Vento: un milione di euro al Comune di Ferrara per il nuovo tratto del percorso che collega via Modena al centro storico della città estense. Corsini: “Un progetto ambizioso e importante che valorizza le bellezze del territorio, il turismo e l’economia regionali”

Approvato lo schema di convenzione tra Regione e Comune per la progettazione e la realizzazione del lotto prioritario II della dorsale cicloturistica interregionale Venezia-Torino, in particolare del percorso ciclabile che collega via Modena al centro urbano della città estense. 16 milioni di euro i primi finanziamenti ministeriali, di cui 2 milioni per l’Emilia-Romagna

Bologna – Mobilità sostenibile, bellezze storico-artistiche, natura, sport, turismo e lavoro. Mette insieme tutti questi aspetti la ciclovia turistica Vento, il più grande progetto di mobilità dolce del nord Italia, che collega, con 700 km di percorsi, le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

In particolare, sono tre i lotti prioritari di Vento in Emilia-Romagna: uno che va da Piacenza a Cremona lungo gli argini del Po, un breve tratto nella provincia di Reggio Emilia e il percorso di cui fa parte il territorio di Ferrara, quest’ultimo oggetto della delibera, approvata dalla Giunta regionale, che approva lo schema di convenzione tra  Regione e  Comune,perla progettazione e la realizzazione del lotto prioritario II del percorso urbano: una ciclovia urbana di 8 km che da via Modena porta al castello estense.

L’accordo prevede il trasferimento da parte della Regione di un contributo ministeriale di 1 milione di euro al Comune di Ferrara, il quale si impegna – in qualità di soggetto attuatore – a completare gli interventi nei tempi indicati dal cronoprogramma e a redigere il progetto esecutivo e gli appalti dei lavori entro il 31 agosto 2021.

“Un’opera straordinaria e ambiziosa- spiega l’assessore al Turismo, Andrea Corsini-, che coniuga temi strategici del nostro programma, dalla sostenibilità ambientale alla mobilità sostenibile, dalla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, al turismo esperienziale. Il percorso costeggia infatti diversi tratti del Po e chi lo attraverserà potrà visitare borghi e aree protette unici, con ricadute positive sull’economia regionale e buone opportunità occupazionali. Inoltre, oltre al finanziamento ministeriale, come Regione stiamo valutando anche altre forme di finanziamento per far crescere la ciclovia e sfruttarne appieno valori e potenzialità”.

La ciclovia Vento nasce nel 2016, dalla firma del Protocollo di Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo con le regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, capofila del progetto. La progettazione e la realizzazione degli interventi al primo lotto dell’opera prevedono finanziamenti, nell’ambito del Sistema nazionale ciclovie turistiche, per circa 16 milioni di euro, di cui 2 milioni riguardano gli interventi nei tre tratti emiliano-romagnoli della ciclovia. /ER

Scheda. La ciclovia Vento – il progetto
Le città toccate da Vento sono Venezia, Ferrara, Mantova, Parma, Milano, Alessandria e Torino, che si raggiunge attraverso il Naviglio Pavese. Se si parte dal Lido di Venezia, dopo due tratte in traghetto, si arriva a Chioggia, per poi raggiungere il Polesine attraverso il canale di Burana. Da lì si prosegue sul Po fino a Pavia, dove attraverso la ciclabile del Naviglio Pavese si arriva a Milano. Sono molti i borghi che la ciclopedonale Vento dà modo di visitare tra cui i parchi naturali del delta del Po, le cittadine medievali della Emilia-Romagna, fino ad arrivare in Lombardia, e in Piemonte, dove si trovano piccoli comuni ricchi di storia e architettura famosi per prodotti di eccellenza, per le coltivazioni specifiche e tradizioni enologiche.
Sul totale del tracciato, 264 km di ciclovia attraversano le aree protette di Lido di Venezia e Chioggia, Il Polesine e il canale di Burana, la foce del Po, Pavia e il Naviglio Per inserire la ciclabile in un contesto di mobilità europea, il progetto è stato pensato per essere collegato al centro di una capillare rete di trasporto pubblico. Vento sarà inclusa nella cosiddetta strada del Mediterraneo, la EuroVelo 8 (EV 8), il percorso ciclopedonabile che unirà Cadice, in Spagna, con Limassol a Cipro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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