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Mobilità sostenibile. Tornano i bonus per le auto ibride con un contributo regionale fino a 191 euro all’anno e per i prossimi tre anni destinati a chi acquista nel 2021 un mezzo a basso impatto ambientale. Corsini: “Una misura apprezzata dai cittadini che punta a migliorare la qualità dell’aria”.

Stanziati 3 milioni di euro di risorse regionali. Il contributo è destinato ai residenti in Emilia-Romagna e sarà versato automaticamente ogni anno dal 2021 al 2023 a seguito della registrazione sulla piattaforma della Regione. Domande online a partire dal 7 aprile al 31 dicembre 2021.

Bologna – Una misura che funziona e fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. È il bonus regionale per le auto ibride che rimborsa, chi acquista un veicolo a basso impatto ambientale, una cifra paragonabile al costo del bollo per tre anni e che la Regione ha deciso di rifinanziare per il prossimo triennio 2021-2023.
Chi ha acquistato o sta acquistando un’auto ibrida, tra i modelli attualmente disponibili, di prima immatricolazione ad uso privato con alimentazione benzina-elettrico, gasolio-elettrico, gpl-elettrico, metano-elettrico o benzina-idrogeno potrà fare domanda online dal 7 aprile per ottenere il contributo, fino a un massimo di 191 euro (pari al costo del bollo medio) all’anno e per tre anni.

Il bonus, rivolto ai cittadini residenti in Emilia-Romagna, sarà accreditato direttamente sui conti correnti dei proprietari dell’auto ibrida immatricolata nel 2021 che si saranno registrati sulla piattaforma web della Regione, sarà erogato in tre tranche – dal 2021 al 2023 – e potrà arrivare fino a un massimo di 573 euro per auto.

“In quattro anni sono più che triplicati i veicoli ‘ecologici’ in circolazione in Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini– e di questi più del 57% ha ottenuto il bonus regionale, segno che l’incentivo è stato apprezzato dai cittadini e ha contribuito a rinnovare il parco auto della nostra regione con indubbi vantaggi per l’ambiente. Proprio per questo- chiude l’assessore- abbiamo deciso di confermare questa misura, con uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro, perché vogliamo continuare a promuovere un’iniziativa che punta a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre in modo stabile l’inquinamento”.

Il provvedimento deciso dalla Giunta regionale, rinnovando nella legge di bilancio l’impegno già preso negli anni passati, mette a disposizione 3 milioni di euro, uno per ogni anno da qui al 2023, con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile anche privata. In Emilia-Romagna la diffusione dei veicoli più ecologici ha registrato un notevole successo passando dai 4.369 mezzi in circolazione nel 2016 ai 10.580 nel 2019 e ai 14.834 nel 2020. E negli ultimi due anni le domande per ottenere il bonus regionale sono più che raddoppiate passando dalle oltre 4.300 del2019 a più di 8500 del 2020.

Come ottenere il contributo:

I cittadini proprietari di una autovettura immatricolata nel 2020 – che dovranno comunque pagare il bollo auto – per accedere al contributo regionale devono inserire esclusivamente online i dati anagrafici, quelli dell’auto e le coordinate bancarie o postali sulle quali si desidera ricevere l’importo dovuto, accreditandosi tramite FedERa – la piattaforma per i servizi online della Regione attiva fino al 30 settembre -, oppure Spid o Cie.
Sarà sufficiente comunicare i dati una sola volta e, per i tre anni successivi, la Regione provvederà automaticamente all’accredito del contributo.
Sarà possibile registrarsi online a partire dalle ore 14.00 del 7 aprile fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2021 sulla piattaforma sul portale regionale all’indirizzo  http://mobilita.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi.
Si ricorda infine che  il contributo è riservato alle persone fisiche e alle auto di nuova immatricolazione, non è valido  quindi per le auto in leasing, acquistate a km0 o auto aziendali intestate a ditte.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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