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Mobilità. Trasporto pubblico locale e scuola, l’assessore regionale Corsini risponde al Presidente della Provincia di Modena: “Abbiamo fatto la nostra parte e anche di più, a Modena e in tutti i territori dell’Emilia-Romagna. Uno sforzo straordinario, con investimenti per 23 milioni di euro per garantire 600 mezzi aggiuntivi e la capienza al 50%. Abbiamo utilizzati tutti i mezzi disponibili sul mercato pubblico e privato”.

L’assessore: “Per le proprie caratteristiche, il territorio modenese ha avuto un milione di risorse in più rispetto agli altri bacini e, dopo la Città metropolitana di Bologna, la dotazione più alta di mezzi aggiuntivi, che sono 73. Situazione conosciuta bene dal presidente Tomei, che ha partecipato e condiviso le scelte del tavolo prefettizio e quello di monitoraggio convocato dalla Regione ogni settimana di inizio anno scolastico”.

Bologna – “Abbiamo fatto la nostra parte e anche di più: a Modena come in tutti i territori dell’Emilia-Romagna. La Regione e le Aziende di trasporto pubblico hanno messo in circolazione tutti i mezzi disponibili sul mercato, tra pubblico e privato, per garantire la ripresa in sicurezza della scuola mantenendo la capienza al 50% come disposto dal Governo. In tutto quasi 600 mezzi aggiuntivi dal settembre scorso, inizio dell’anno scolastico, ad oggi. Uno sforzo immenso sostenuto da investimenti per 23 milioni di euro e oltre 7,6 milioni di chilometri aggiuntivi. Non capisco quindi le affermazioni del Presidente della Provincia di Modena apparse oggi sulla stampa locale. Oltre tutto, per le proprie caratteristiche, il territorio modenese è quello che ha beneficiato di più risorse, un milione di euro in più rispetto a tutti gli altri bacini”.

L’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, risponde alle considerazioni del presidente della Provincia, Tomei, sulla necessità di potenziare ulteriormente la dotazione bus nella provincia modenese che, dopo la città metropolitana di Bologna, rappresenta il bacino cui è stato destinato il maggior numero di mezzi aggiuntivi, 73.

“Purtroppo, gli autobus non si comprano al supermercato- prosegue l’assessore- e Seta, così come tutte le altre Aziende Tpl, hanno setacciato il mercato e messo a disposizione tutto quello che c’era. E sempre con la massima trasparenza, come anche Tomei sa bene, visto che ha partecipato agli incontri e condiviso ogni scelta presa dal tavolo prefettizio e da quello di monitoraggio che la Regione ha convocato praticamente ogni settimana dall’avvio dell’anno scolastico”.

“Il trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna funziona bene- aggiunge Corsini– e ha retto finora condizioni straordinarie, garantendo il diritto alla mobilità di pendolari, studenti e cittadini fin dall’inizio della pandemia, senza interruzioni. Se la scuola incontra difficoltà per organizzare la propria attività sulla base di turni, temo che non si possa fare altro che prenderne atto. Aggiungo che se il Governo non toglierà il vincolo del 50% sulla capienza dei mezzi, come ho già detto in tempi non sospetti, sarà impossibile assicurare la ripresa al 100% delle attività didattiche il prossimo anno scolastico”.

“Lo ripeto: mezzi in più disponibili sul mercato non ce ne sono, abbiamo messo in circolazione tutti quelli idonei. E trovo veramente singolare- chiude l’assessore- che chi ha un incarico istituzionale e ha seguito attivamente, nelle varie sedi, tutti gli incontri fatti finora, avanzi richieste che sa già essere impossibili da soddisfare. Non si può misurare e valutare la realtà con le categorie di giudizio delle situazioni normali. Non credo di dover ricordare i contorni del dramma che stiamo tutti vivendo. E trovo singolare che si adombri l’operato di chi ha sempre consentito lo svolgimento regolare dei servizi nonostante lockdown, emergenze e ripartenze”.

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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