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da: ufficio stampa Omnia Relations

Dopo il successo dello scorso anno, il Consorzio Mortadella Bologna si prepara a rilanciare il suo grande evento autunnale: quattro giorni dedicati a uno dei prodotti simbolo della tradizione felsinea.
Stand di degustazione e vendita, laboratori di cucina, incontri di approfondimento, ma anche giochi, spettacoli e iniziative collaterali in ristoranti e botteghe del gusto tingeranno di rosa la città.

Al grido “Chi la fa l’affetta!”, Bologna si prepara a celebrare uno dei prodotti simbolo della sua antica storia gastronomica: la Mortadella Bologna IGP. Dopo il grande successo della “prima” dello scorso anno, MortadellaBò – il grande evento organizzato dal Consorzio Mortadella Bologna – in programma da giovedì 9 a domenica 12 ottobre 2014, si profila quest’anno ancor più ricco di spunti e iniziative (www.mortadellabo.it). Quattro giorni che avranno come splendida cornice il cuore di Bologna – Piazza Maggiore – suggellando il profondo legame che da sempre lega la cultura gastronomica felsinea alla sua Regina Rosa, una protagonista della tavola che tutto il mondo le invidia. Ricchissimo il calendario della manifestazione, che punta a coinvolgere in maniera trasversale il pubblico di curiosi e appassionati, di grandi e piccini, con una serie di momenti “in rosa” dedicati al palato. E non solo.
Accanto agli stand di degustazione e vendita, saranno, infatti, organizzate tavole rotonde e incontri di approfondimento, laboratori di degustazione tenuti da esperti (fra cui i rappresentanti della Mutua Salsamentari 1876, associazione fra le più antiche di Bologna), food show con rinomati chef, giochi e intrattenimenti “mortadellosi” per tutta la famiglia, e ancora numerose iniziative che allargheranno alla città di Bologna il circuito della manifestazione. Un evento, MortadellaBò, che intende sì celebrare storia e cultura della Mortadella Bologna Igp, ma anche accendere i riflettori sul capoluogo emiliano attraverso sinergie con settori del tessuto cittadino quali quello ristorativo, turistico e culturale. In questa direzione ad esempio i menu e aperitivi “in rosa” proposti dai locali del centro storico e il “pacchetto ospitalità” realizzato in collaborazione con Bologna Welcome. Senza dimenticare gli aspetti legati ad una corretta alimentazione: il Consorzio Mortadella Bologna – da sempre in prima linea, oltre che nelle attività di tutela e contrasto alle contraffazioni, anche sul fronte salutistico – dedicherà uno spazio ad hoc al tema della nutrizione.

Tanti i soggetti e gli enti istituzionali che, sotto la direzione operativa del Consorzio Mortadella Bologna, parteciperanno attivamente alla manifestazione: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Emilia Romagna, APT Emilia Romagna, Comune di Bologna, Camera di Commercio di Bologna, Associazioni di categoria cittadine (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Salsamentari) e ancora l’Università degli Studi di Bologna, oltre a numerosi Consorzi, associazioni ed enti operanti sul territorio.

Tutto e questo, e molto altro ancora, è MortadellaBò, iniziativa che si conferma unica nel suo genere: per aggiornamenti sugli eventi in programma è possibile consultare il sito www.mortadellabo.it. Di Mortadella “al fuoco” ce n’è tanta, il conto alla rovescia è cominciato: MortadellaBò vi aspetta… “affettatevi a partecipare”!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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