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da: organizzatori

Il Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara ed in collaborazione con
Dall’Expo ai Territori, propongono la mostra Illusive

Venerdì 29 Maggio, alle ore 17.30, presso la Casa Ariosto (via Ludovico Ariosto, 67) gli studenti di grafica del Liceo Artistico Dosso Dossi inaugureranno la loro mostra fotografica Ferrara museo quotidiano, in cui viene proposta una serie di visioni alternative della loro città.
In apertura della mostra, interverranno il Dirigente Scolastico Fabio Muzi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto e lo Storico dell’Arte Massimo Marchetti.

Il percorso dei diciassette liceali è iniziato come una corrispondenza scuola-lavoro per poi evolversi invece in un reale team di lavoro.
Nella collaborazione tra alunni, insegnanti e tutor i ruoli si sono resi fluidi ma l’obiettivo è rimasto lo stesso, diventando sempre più reale: fotografare, impaginare, studiare, scrivere, analizzare (con un indispensabile velo di fantasia e soggettività) e il gioco è stato fatto, si è approdati cosi a una mostra di immagini e alla stampa del numero 0 della rivista ILLUSIVE.
Una rivista fotografica? Una rivista d’arte? Oppure una rivista su Ferrara? Il risultato racchiude tutte queste cose presentando sì fotografie ambientate a Ferrara e dintorni, ma con un obiettivo che non è quello di far conoscere la città in sé, bensì di darne diciassette sfaccettature molto personali. Ferrara attraversa il filtro di ogni ragazzo e arriva al lettore/spettatore in maniera completamente inaspettata.

Il percorso che ha condotto la classe del Liceo artistico Dosso Dossi a realizzare ILLUSIVE è iniziato nell’anno scolastico 2013/2014, sospendendo le lezioni per più intervalli dedicate alla formazione orientata all’approccio dei ragazzi all’arte della fotografia, alla tecnica dell’impaginazione grafica e rilegatura manuale, ai passaggi di produzione che vengono svolti per pubblicare una rivista.
Poi gli studenti si sono messi alla prova, ognuno con le proprie proposte e i propri esperimenti, imparando quali sono i limiti di un prodotto professionale e ad assumersi un ruolo e delle responsabilità. Nella prima fase si trattava di nutrire il più possibile il progetto di idee, dalle foto alle copertine alle testate ai testi, per poi vederle filtrare sempre di più fino ad ottenere la scelta decisiva che si presenta con il nome di ILLUSIVE.

ILLUSIVE perché niente rimane limitato ai canoni editoriali o fotografici.
ILLUSIVE come piattaforma sulla quale sono libere di snodarsi una moltitudine di idee. É con questa testata che la classe 5ªD, arrivati a maggio 2015, decide di presentarsi al pubblico.

Autori fotografici: Sebastiano Amato, Giorgia Antolini, Veronica Barbarito, Elena Bazzani, Piera Bellotti, Camilla Benetti, Lisa Bulzoni, Maxim Cavazzini, Sara Gueli, Matilde Lotti, Federica Minarelli, Terry Pregnolato, Isabella Rubbi, Riccardo Savioli, Matteo Stupazzoni, Giulio Testi, Marta Urro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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