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Da Studio Archeo900

Mostra “CAOS ORDINATO”, opere di ERTO ZAMPOLI
(RO – Ferrara 1925-2003)
INAUGURAZIONE venerdì 9 febbraio 18,00 / 18,30
Presso Alchimia B&B – Via Borgo dei Leoni, 122 – 44121 Ferrara
A cura di Studio Archeo900 (www.archeo900.com)
INGRESSO LIBERO

La mostra Caos Ordinato con le opere di Erto Zampoli è stata presentata per la prima volta a Ferrara alla Porta degli Angeli nel 2011. Successivamente vi è stato l’interessamento di alcuni Istituti Italiani di Cultura e la mostra è stata esposta nei prestigiosi spazi degli IIC di Cracovia, Varsavia e Praga. Altre mostre a Milano, Forlì e Pisa e adesso il ritorno a Ferrara, ospitata nel bellissimo B&B Alchimia in Via Palestro della famiglia Caselli-Cavallini.
Il venerdì 9 febbraio alle ore 18,00 INAUGURAZIONE
alla quale siete invitati.
Rinfresco e aperitivo offerti da Alchimia R&B
– ERTO ZAMPOLI
– DAL COSTRUTTIVISMO RUSSO AL SIGNOR BONAVENTURA
Quasi avesse seguito l’antica raccomandazione della filosofia greca: “Vivi nascosto ! “ la vita di Erto Zampoli si dipana in un silenzio esistenziale dove, apparentemente, nulla concorre a interrompere un isolamento perseguito e una astensione sociale continuativa.
Diventa davvero incomprensibile, quindi, trovarsi di fronte alla sua opera grafica – questi pastelli eseguiti sul risvolto cartonato delle confezioni che gli forniva la merciaia – così incredibilmente ricchi di forza evocativa e di contaminazione artistica, dagli intrecci cromatici e sintetici del Balla più autarchico e futurista alle più cristallizzate e ferrose composizioni che ricordano il Marx Ernst più totemico, dalle antropomorfie tra Franz Marc e il più allusivo surrealismo alle spigolosità evanescenti di Lyonel Feininger.
Se il sonno della ragione generava mostri, una vita trascorsa senza diretti coinvolgimenti immagina alludendo e il gioco autistico della creazione, perdendo la potenza demiurgica del concorso creativo, elabora i propri “oggetti d’affezione” senza nessuna necessità mimetica: lo “zoo di vetro” diventa teatrino del mondo il cui regista, con metodica inquietudine, dirige trame senza storia, categorie formali ossessive dove la tensione espressionista si lascia addomesticare da un sapiente garbo compositivo.
Interni, animali fantastici e composizioni floreali: tre categorie che dominano nell’attività grafica di Erto Zampoli, perseguita ininterrottamente per tutta la vita.
Senza prospettiva, in scansioni bipiane claustrofobiche i suoi interni e le sue architetture, “costruttivate” da un geometrico caos ordinato, riflettono caleidoscopici frammenti di visioni mai unitarie, frantumi di realtà indipendenti ognuna delle quali antagonista all’omogeneità globale, continuamente ferita e recisa dai toni e dalle forme.
Degno di una visionaria e allucinata fantasticheria il suo “bestiario” si manifesta in una sequenza catalogata, in polimorfiche entità che hanno il terrificante e archetipico fascino dell’ignoto a cui da sempre dobbiamo attribiure una identità riconoscibile. Infine, i suoi “fiori cristalizzati” raccolti da un metallico giardino delle delizie, generati da una alchimia seduttiva e corruttrice, “bouquets del supplizio”.

Renzo Orsini

– Contatti Alberto Squarcia – Studio Archeo900:
www.archeo900.com
CELL: +39.335.1363928
EMAIL: info@archeo900.com
– Contatti Alchimia: TEL:+39.0532.1864656
EMAIL:info@alchimiaferrara​.it
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Studio Archeo900 – Mostre ed Eventi Culturali.

arch. Alberto Squarcia

Via Ercole De Roberti 26/a

44121 Ferrara – Italy

cell. 0039.335.1363928

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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