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da: Ufficio Stampa M5S Ferrara

Mentre in tutta Italia infiamma il dibattito e la mobilitazione contro le trivellazioni selvagge delle compagnie petrolifere e molte regioni interessate cercano ogni mezzo (appelli all’Unesco, ricorsi al Tar del Lazio, alla Consulta ecc.) per fermare lo scempio voluto e agevolato dal decreto governativo più devastante per l’Ambiente della storia politica italiana, l’Emilia Romagna, con la coppia Gazzolo-Costi, REVOCA LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE ED ESTRAZIONE DI IDROCARBURI e sigla un accordo operativo con il Ministero sulle attività estrattive, prima e finora unica in tutta l’Italia, sostenendo e promettendo ancora una volta il falso.
Dovremmo esserci abituati alle menzogne e ai sotterfugi di una classe dirigente calcificata e solo la capillare rete di connivenze e la gestione di ogni strumento di potere e controllo può spiegare il falsissimo mito di regione virtuosa, ma ogni volta la situazione diventa sempre più insopportabile. Dopo le bugie sul rapporto Ichese e la successiva finta sperimentazione al deposito del Cavone, perfetto esempio di convenzione tra controllori e controllati per tranquillizzare la popolazione sul rapporto estrazioni-sisma del 2012; dopo aver taciuto e ignorato che il dibattito e le informazioni sulla sismicità indotta ,con prove da tutto il mondo, andavano crescendo negli ultimi mesi sino a farne ammettere ufficialmente l’esistenza allo stesso MISE; dopo allarmi e appelli lanciati da enti strategici per la sicurezza idraulica del territorio sui rischi idrogeologici comprovati di abbassamento del suolo e relativi danni economici; dopo i numerosi appelli lanciati dal mondo agricolo e da quello del turismo, da decine di associazioni dell’ambientalismo, dal forum per l’Acqua Pubblica, dai comitati No Triv di cittadini, l’assessore alla (in)sicurezza del Territorio, Paola Gazzolo, svende il sottosuolo della Regione alla lobby dei petrolieri e cerca di convincere gli amministratori locali con promesse di royalties più alte, ben sapendo quanto attragga qualche migliaio di euro in più nei magri bilanci dei Comuni. Oltre alla garanzia di un premio fedeltà, che non manca mai all’interno della galassia PD.
Siamo fortemente preoccupati e indignati per questa ennesima dimostrazione di servilismo al governo renziano, inginocchiato al potere dei gruppi industriali, e per l’interesse solo di facciata dimostrata dall’amministrazione di Ferrara, che respinge richieste di misure urgenti e concrete con il coinvolgimento della popolazione solo perché presentate dal M5S (atteggiamento tanto più stonato se paragonato a un Odg presentato a Riccione dalle opposizioni e approvato all’unanimità in questi giorni, che impegna, tra le altre, al ricorso alla Corte Costituzionale contro l’Art 38 dello Sblocca Italia).
Il M5S Ferrara chiama a raccolta, oltre ai gruppi pentastellati della provincia, tutti i cittadini e i comitati, i Sindaci più coraggiosi e liberi, le associazioni di categoria, specialmente quelle agricole e turistiche, gli enti preposti alla tutela della sicurezza idraulica del territorio per creare una rete di scambio capillare di informazioni e mettere a punto strategie concrete di opposizione, sino a presìdi permanenti attivi sul territorio, se necessario. Con l’autunno partiranno iniziative di informazione, aggregazione e organizzazione, in attesa della Conferenza sul clima di Parigi, in ottobre, che dovrà decretare la fine delle fonti fossili e che è stata definita dallo stesso Sindaco della città, Sig.ra Anne Hidalgo, ”l’ultima chance.”

Movimento 5 Stelle Ferrara
http://www.movimento5stelleferrara.it/no-triv/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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