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da: ufficio stampa Sbarcheo

Mangiare è vitale, conviviale, buono e bello. Dalla necessità alla sublimazione, la storia dell’uomo e della sua alimentazione attraverso una documentazione insolita: le ossa e i denti umani. Da giovedì 5 novembre 2015 a martedì 31 maggio 2016 al Museo di Antropologia in Via Selmi 3 a Bologna

Le variazioni alimentari nella storia evolutiva dell’uomo partendo dalla transizione neolitica. Per ricostruire questa storia non ci sono documenti scritti. Ci sono ossa e denti fossili di uomini e animali, fossili di piante e semi, ci sono strumenti e tecnologie che l’uomo ha prodotto, c’è la memoria biologica del nostro passato che è in ciascuno di noi.
Dal 5 novembre 2015 sono esposti al Museo di Antropologia dell’Università di Bologna una serie di reperti originali, corredati da pannelli e video sul tema.
Mangiare è bello e conviviale. L’uomo di circa 10mila anni fa attua la più grande rivoluzione di tutti i tempi. Cambia radicalmente il suo rapporto con l’ambiente, con gli animali, con le piante, con i suoi simili, cambia radicalmente la sua visione del mondo.
Tutti noi (o quasi) siamo oggi eredi di quei cambiamenti. Da lì siamo partiti per arrivare alle odierne nuove transizioni tecnologiche.
Ci sono cibi antichi e cibi moderni, cibi consueti e cibi insoliti, cibi consentiti e cibi proibiti, cibi sani e cibi dannosi alla salute, cibi semplici e cibi trasformati, ma tutti ricavati da piante, semi, radici, tuberi, terra, piccoli e grandi animali, uomini!… Si, certo, anche uomini: perché l’antropofagia ha attraversato tutta la storia dell’uomo, fosse per caso o per fame, per odio o per amore, o per celebrare momenti speciali e importanti…
http://www.sma.unibo.it/il-sistema-museale/museo-di-antropologia
Giovedì 5 novembre, alle ore 18, inaugurazione della mostra:
Saluti del Presidente del Sma, Prof. Emilio Ferrari, Presidente del Comitato Scientifico Sma, Prof. Angelo Varni, Direttore del Dipartimento BiGeA, Prof. Alessandro Gargini, Soprintendente della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, Dr. Luigi Malnati, Responsabile del progetto Semi dell’Ibc per l’Emilia Romagna, Dr. Isabella Fabbri.
Presentazione del volume “Il Farinelli ritrovato”, intervengono Francesca Boris, Vincenzo Lucchese, Luigi Verdi del Centro Studi Farinelli.
Appunti gastronomici di un viaggio in Thailandia
Dr. Luca Cesari, del servizio cultura del Comune di Castelfranco Emilia (Mo)
ore 19.00 – Buffet a tema del Cuoco ‘storico’ Claudio Cavallotti
Il percorso espositivo è promosso dal progetto Semi che l’Istituto Beni Culturali della Regione ER dedica ai temi di Expo Milano 2015 – Nutrire il pianeta. Energia per la vita. La mostra, organizzata come Sma e coordinata da Maria Giovanna Belcastro, referente scientifico del Museo di Antropologia, è realizzata d’intesa con la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna
Organizzatori:
Maria Giovanna Belcastro, Responsabile scientifico del Museo di Antropologia
Maurizio Miramonti, Aula Didattica del Museo di Antropologia
Viviana Lanzarini, Responsabile dei Servizi Tecnici del Sma
Antonio Todero, Tecnico del Sma
Benedetta Bonfiglioli, Valentina Mariotti, Viola Tanganelli e Marco Milella Antropologi
Valentina Rizzo e Lucia Rodi, Operatori del Servizio Civile Nazionale
Ha partecipato agli aspetti espositivi la Dr. Morena Tinon

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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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