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da: ufficio stampa “Il Cantagiro”

Forte del premio “Radio Italia anni ’60” conquistato nell’edizione dello scorso anno, la cantante della provincia di Ferrara porta a casa un altro successo.

Roma, 27 aprile 2016 – Venti anni, originaria di Cento, Serena Tagliati è la vincitrice della tre giorni di competizione canora che si è svolta all’Isola del Giglio dal 22 al 24 aprile.
E, come tale, oltre ad aggiudicarsi l’accesso alle fasi finali dell’edizione 2016 del Cantagiro, in programma a Guidonia a ottobre, ha conquistato il primo trofeo Cuore del Giglio, un’opera realizzata dal Maestro Elvino Echeoni per omaggiare la voce maggiormente capace di emozionare pubblico e giuria.

Impostatasi come una delle voci più interessanti in gara, la Tagliati, che al Cantagiro 2015 aveva vinto il Premio “Radio Italia anni ’60”, ha dimostrato fin da subito anche un’ottima capacità di controllo che le ha consentito di affrontare con sicurezza, in ciascuna delle tre serate, il palcoscenico.

Molto apprezzata sia dalla giuria tecnica che da quella popolare, la centese ha presentato la cover “Flashlight” di Jessie J e il brano “Ritorno”, con testo e musica di Marta Innocenti e arrangiamento di White Cat Music.
“Si tratta di una canzone d’amore”, ha spiegato Serena ancora emozionata per la vittoria, “ed è un brano che racconta quanto sia importante trovare una persona speciale, quella che ti cambia la vita, e di come siano difficili tutti i momenti in cui non si riesca a stare con lei e in cui, tra l’altro, non si possa far altro che pensare a quando potrai finalmente riabbracciarla”.

Interessante anche il percorso che l’ha portata fino al podio. La Tagliati, che fin da bambina allestisce piccoli spettacoli per amici e parenti, cresce – grazie alla passione del papà Eros – in un ambiente in cui si respira grande musica, italiana e internazionale, in particolare Mina, Giorgia, Beyoncè, Cèline Dion, che diventano le sue prime influenze. E’ così che, dopo intere giornate passate a cantare timidamente nascosta nell’armadio, Serena prende in mano per la prima volta un microfono e mostra il risultato di tanta passione: una voce assolutamente fuori dal comune. Dopo anni di studi accademici e concerti in piccoli locali e spettacoli all’aperto, l’esuberanza dell’enfant prodige lascia oggi spazio a una interprete matura e capace, dotata di una voce rotonda che penetra nell’anima e di un’estensione vocale superba.

Insieme a lei, a gareggiare per accedere a semifinali e finali che decreteranno i vincitori de Il Cantagiro 2016, tanti giovani cantanti di provenienza territoriale diversa che, dopo aver già superato l’attenta selezione di una commissione di esperti, si sono sfidati in una delle tante categorie in gara – da quella degli interpreti a quella dei cantautori – passando per generi musicali diversi: dal lirico al pop, dal rap al folk.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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