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“Credimi Commerce” è il primo finanziamento rivolto alle imprese italiane dedicato allo sviluppo di progetti negli ambiti di e-commerce, digital marketing e CRM grazie alla collaborazione con agenzie web specializzate.

Key-One, MODO | We Code Design, Queryo, Six Socks Studio, Sketchin, vtenext, Webidoo SpA i primi partner che hanno aderito all’iniziativa. 

L’adesione è aperta ad ulteriori agenzie che potranno iscriversi sul sito di Credimi 

Milano, 14 aprile 2021 – Credimi, il più grande digital lender per le imprese in Europa (fonte: P2P Market Data), lancia Credimi Commerce, il servizio nato per supportare le PMI nella realizzazione di progetti digitali di e-commerce, digital marketing e CRM (Customer Relationship Management), rivolti alla crescita del business.

Credimi Commerce è stato creato per le piccole e medie imprese – incluse le ditte individuali – che desiderano investire nella digitalizzazione della propria azienda. Sviluppato da Credimi in partnership con agenzie digitali selezionate – tra cui Key-One, MODO | We Code Design, Queryo, Six Socks Studio, Sketchin, vtenext, Webidoo SpA  è un servizio che mette a disposizione sia un’agenzia di specialisti che le risorse economiche per realizzare un progetto digitale “ad hoc” per l’azienda.

Qualsiasi sia l’obiettivo digitale dell’azienda – aprire un e-commerce o creare un sito Internet, trovare nuovi clienti lanciando campagne di marketing digitale, o migliorare la gestione dei rapporti e delle interazioni con i clienti già esistenti – Credimi Commerce permette di mettere a terra progetti personalizzati, realizzati dagli specialisti del web coinvolti e sostenuti da un finanziamento dedicato a TAEG 0%.

Il finanziamento è legato all’avvio di progetti digitali, è assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI e si richiede online in pochi minuti, 24 ore su 24. L’importo finanziabile va da un minimo di 12.000 euro ad un massimo di 1 milione di euro ed è versato direttamente da Credimi all’agenzia approvata dal cliente. Il finanziamento ha una durata di 5 anni ed è rimborsabile a rate a partire dal quinto trimestre dalla data di erogazione. Non è prevista l’applicazione di commissioni o interessi corrispettivi a carico dell’impresa.

L’impresa richiede Credimi Commerce direttamente sul sito di Credimi.com, indicando anche gli obiettivi di crescita che vuole raggiungere attraverso il digitale. Credimi verifica la finanziabilità dell’azienda in tre giorni lavorativi e successivamente seleziona l’agenzia adatta a sviluppare il progetto digitale, mettendola in contatto con l’azienda. Gli specialisti dell’agenzia e l’imprenditore lavoreranno insieme per definire il progetto: quando l’imprenditore lo avrà approvato e avrà sottoscritto il finanziamento, l’agenzia darà il via alla realizzazione. 

Per Credimi questo nuovo prodotto è il raggiungimento di una tappa molto importante nel nostro percorso. Abbiamo ascoltato i bisogni delle PMI e da questa osservazione è nato Credimi Commerce – il cui nome è stato scelto proprio dalle imprese nostre clienti. Da sempre siamo vicini alle PMI per garantire loro un accesso più veloce al credito e con Credimi Commerce possiamo finalmente dare loro anche un supporto concreto, affiancandole con servizi importanti per la crescita, aiutandole a sviluppare gli strumenti digitali necessari per competere in questo periodo di grandi cambiamenti” dichiara Ignazio Rocco, CEO e Co-Founder di Credimi. “Non solo è importante agevolare l’accesso al credito per le imprese, ma è quanto mai fondamentale supportarle nel percorso di investimento di queste risorse, sia per semplificare i processi, sia per adottare strumenti e partner giusti per la loro crescita. Credo che il FinTech farà la differenza e Credimi, insieme a Key-One, MODO | We Code Design, Queryo, Six Socks Studio, Sketchin, vtenext, Webidoo SpA, è in prima linea sul fronte di questa ripartenza.

Questo servizio nasce dall’osservazione e dall’ascolto diretto dei bisogni delle imprenditrici e degli imprenditori durante il 2020 e i primi mesi del 2021. Come infatti rilevato da una ricerca di Credimi realizzata insieme a Nextplora su un campione di 1.200 aziende[1], per il 43% delle imprese individuali, il 35% delle società di persone e il 30% delle società di capitali italiane la digitalizzazione è ormai “una tappa fondamentale del processo di crescita” dell’azienda”. Una consapevolezza che nasce anche dal fatto che una maggiore adozione di strumenti digitali non solo permette di rispondere meglio alle modificate esigenze dei clienti, ma permette anche di gestire in modo più efficiente molti processi aziendali. Nell’ultimo anno, le aziende che hanno acquistato un servizio o realizzato un’attività digitale sono state soprattutto quelle dei servizi (68%) seguite da quelle dell’industria (59%) e del commercio (57%).

Del resto, anche se stando ai dati dell’ISTAT, oltre il 70% delle imprese italiane ha già effettuato investimenti nel digitale, l’Italia, è ancora in 24° posizione su 28 Stati membri dell’UE secondo il Digital Economy and Society Index 2020 (DESI). Questo perché le imprese, specialmente le più piccole e le ditte individuali che sono la base del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, si rendono conto dell’importanza della digitalizzazione ma – come emerge dalla ricerca di Credimi – non hanno le competenze necessarie per dotarsi autonomamente di questi strumenti, infatti sembrano maggiormente disposte ad affidarsi a consulenti. Come rileva una survey condotta da Credimi tra i suoi clienti, le maggiori paure nell’affrontare la sfida del digitale sono: non essere in controllo perché non si conosce bene la materia (32,7%), spendere soldi senza un risultato soddisfacente (28%), non avere un’idea chiara dei costi (27,1%), avere difficoltà nel trovare i fornitori (11,2%).

Proprio per questo Credimi Commerce si avvale della collaborazione di aziende specializzate che possono supportare le imprese in percorsi di digitalizzazione dedicati. L’adesione a Credimi Commerce è aperta a tutte le agenzie operanti nell’ambito della consulenza e realizzazione di progetti digitali (creazione siti web, e-commerce, digital marketing, CRM, branding etc..); per sottoporre la propria candidatura, è sufficiente andare su https://www.credimi.com/commerce/ e compilare il questionario.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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