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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Tre scuole con una sala congressi e una nuova mensa, un micronido, una biblioteca, ma anche un auditorium e un palazzetto dello sport. È il polo scolastico, culturale e sportivo di San Possidonio, centro e cuore del paese modenese, costruito in meno di due anni dal terremoto. La struttura è stata realizzata grazie ai contributi degli enti pubblici e alla generosità dei privati: tante sono le associazioni e le imprese che hanno preso parte al progetto.
L’inaugurazione si svolgerà domenica 6 aprile alle ore 11 in via Focherini. Saranno presenti il sindaco Rudi Accorsi, la presidente dell’Assemblea legislativa Palma Costi, il parroco don Aleardo Mantovani e alcuni parlamentari. Parteciperanno anche rappresentanti della Federazione italiana gioco calcio, della nazionale italiana di calcio, del concerto “Italia loves Emilia” di Campo Volo e altri importanti donatori che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
Dopo il taglio del nastro, la festa proseguirà con un pranzo e tanti eventi di intrattenimento per bambini e adulti, proiezioni e concerti nelle varie strutture del polo, che rimarranno aperte per le visite durante l’intera giornata.

Il polo in sintesi
Il polo scolastico, culturale e sportivo sorge in via Focherini, a ridosso del centro di San Possidonio.
Nel campus si trovano una scuola elementare e media, ampliate dopo il terremoto con una nuova mensa e un’aula magna; una nuova scuola materna statale e un micronido comunale, completamente in legno e circondato da un ampio parco. Un auditorium è dedicato agli eventi culturali e alle attività di volontariato e una sala musicale è riservata alle band giovanili del territorio, che qui potranno trovare spazi gratuiti per riunirsi e provare. Poi aule destinate alle attività extra-scolastiche, una biblioteca e una piccola palestra, per la quale i bambini hanno scelto il nome di “palestropoli”, utilizzata dalle associazioni per lo svolgimento di iniziative culturali e sportive. Fiore all’occhiello del polo è il “Palazzurro”, un vero e proprio palazzetto dello sport dove si svolgeranno lezioni di educazione fisica, allenamenti, gare ed esibizioni.

I finanziatori
Ampliamento delle scuole elementari e medie “Don Giuseppe Andreoli”, realizzazione dell’aula magna e della nuova mensa: Regione Emilia-Romagna.
Micronido comunale “Le Coccinelle” e scuola d’infanzia statale “G. Rodari”: contributi di Italia loves Emilia, che ha organizzato il concerto al Campo Volo; fondi del conto corrente regionale alimentato da grandi e piccoli donatori; Comune di San Possidonio.
Auditorium “Principato di Monaco”, “palestropoli” e biblioteca: Associazione italiani all’estero del Principato di Monaco, Fondazione milanese Aiutare i bambini, Città di Imola, contributi di imprese, gruppi politici e privati.
Palazzetto dello sport: Regione Emilia-Romagna, Federazione italiana gioco calcio e nazionale italiana di calcio.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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