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da: organizzatori

MuseoFerrara è un Museo della Città che si presenta nella duplice forma di museo “diffuso” e di museo online e nasce per raccogliere, conservare e comunicare la storia della città di Ferrara.

Nasce come museo sito, visitabile all’indirizzo www.museoferrara.it, ideato e strutturato come un museo e realizzato utilizzando tecnologie e piattaforme di ultima generazione, grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara con il Comune di Torino, che ha concesso i dataset del progetto – nato nel 2011 all’ombra della Mole, in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – con licenza aperta e gratuita.

MuseoFerrara è la ripresa di un’idea, esempio virtuoso di collaborazione e sostenibilità tra pubbliche amministrazioni, manifesto che Ferrara ha deciso di abbracciare, diventando sorella minore del progetto pilota.

MuseoFerrara si sviluppa online, in continua crescita, con una collezione fisica costituita dai luoghi e dagli spazi urbani, pensata attraverso “cantieri di ricerca”: veri e propri gruppi di lavoro costituiti per la redazione di schede dedicate a luoghi, eventi, temi e personaggi della storia di Ferrara, con note e apparati archivistici, bibliografici e sitografici sulle fonti utilizzate, sulla letteratura esistente e sugli enti e le istituzioni cui far riferimento .

MuseoFerrara inaugura con un primo cantiere di ricerca sulla Ferrara ebraica, dedicato alle tracce storiche, architettoniche, urbanistiche, documentarie, della presenza ebraica in città, il cui percorso – che si sviluppa dal 1100, lungo un arco temporale di circa sette secoli – è intimamente legato alla storia della città.

A oggi 16 libri digitalizzati, con 724 schede di catalogo di cui 410 immagini, 39 soggetti, 2 itinerari, 10 eventi, 5 oggetti, 35 luoghi e 23 temi, con 200 riferimenti bibliografici.

Museo per tutti, e di tutti. È un progetto della Città che nasce in forma partecipata e coinvolge l’Amministrazione comunale, gli Enti territoriali e di tutela, i Musei, gli Istituti di ricerca, le Associazioni culturali, il pubblico e il privato. È al servizio degli operatori turistici e culturali, con la volontà di coinvolgere un sempre maggior numero di soggetti, in particolare tutti i cittadini interessati e disponibili a partecipare alla crescita della collezione condividendo conoscenze, saperi, memorie e proponendo direttamente sul sito o nei social dedicati al museo – Facebook, Twitter, Instagram e Youtube – idee, iniziative e progetti.

MuseoFerrara è un progetto della Città di Ferrara con il supporto del Comune di Torino, Fondazione FerraraArte, ISCO Ferrara e Fondazione MEIS.

QUOTES:

Massimo Maisto, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara

“MuseoFerrara, come museo diffuso, vuole essere uno snodo tra presente e passato, per interpretare il futuro della città.”

“Siamo partiti con tempi di realizzazione fulminei, è importante la velocità ma dobbiamo pensarla come una maratona, allenandoci costantemente.”

Daniele Jalla, Presidente ICOM Italia

“Oggi nessun museo può permettersi di vivere solo on site, perché il patrimonio vive online un’esistenza partecipata, rimandando costantemente ai luoghi e alle esperienze.”

“I musei conservano cose, i musei online conservano la conoscenza delle cose.”

Giovanni Lenzerini, Dirigente Settore Attività Culturali del Comune di Ferrara, Direttore MuseoFerrara

“Sarà fondamentale coinvolgere tutta la città, per poter realizzare altri cantieri di ricerca. Un nuovo tavolo di discussione entro la fine del mese ci aiuterà a ragionare sui futuri temi.”

“Possiamo già anticipare un nuovo cantiere, sulla Ferrara Metafisica, in vista della mostra sulla pittura metafisica e le avanguardie europee che inaugurerà a novembre a Palazzo Diamanti.”

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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