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Da: Lucia Felletti

Il Natale di Comacchio brilla di luci: dalla Città alla costa.
Sarà questo il leitmotiv delle feste 2020/2021 all’insegna della prudenza: luci, installazioni, attrezzi di valle stelle luminose. Le feste si coloreranno con l’apporto delle associazioni del territorio che hanno collaborano con il Comune di Comacchio: Cooperativa Sociale Work & Services, Associazioni Al Batal, Calcio San Giuseppe, La Famia ad Magnavaca, Noi che ci crediamo ancor, Marasue, del Carmine, La Forcola, Muovidea.

Si tratta di una scia di luce che dal centro storico si dipanerà fino a Porto Garibaldi lungo le vie centrali, San Giuseppe con la sua piazza e Lido degli Estensi dalla rotonda di ingresso e lungo il centrale Viale Carducci.

A Comacchio alcuni fra gli scorci più suggestivi riserveranno

installazioni/allestimenti inattesi con barche e tradizionali attrezzi di Valle: in Piazzetta Trepponti, la porta d’ingresso al centro storico, accanto alla Torre Civica, il crocevia della città. E ancora: in Piazza XX settembre, con la sua piazza del Duomo e in Corso G. Mazzini nell’area del Loggiato dei Cappuccini, adiacente alla Manifattura dei Marinati. Bolaghe illuminate, barche e reti costituiranno il linguaggio espressivo, fra tradizione e modernità.

Rievocando l’antica tradizione lagunare di piantare fronde nei canali del centro storico in occasione delle più importanti celebrazioni religiose, quest’anno gli alberi di Natale sorgeranno dall’acqua, lungo il Canale Maggiore nel centro della città.

Ma anche i ponti storici saranno protagonisti. La natività troverà accoglienza sotto la volta dei ponti con l’iniziativa “Presepi sull’acqua” (8 dicembre – 6 gennaio) coordinato da Ascom Confcommercio Comacchio in collaborazione con Work & Services. L’allestimento dei presepi sarà stato realizzato dalle associazioni coinvolte nel programma complessivo.

I presepi sull’acqua si potranno ammirare sotto questi ponti:

TREPPONTI, tra via Pescheria e piazzale Luca Danese

PONTE DI BORGO, tra piazzetta Trepponti e Via Muratori

PONTE DEGLI SBIRRI, tra via Agatopisto e via E. Fogli

che proporrà il presepe realizzato a Betlemme da un artigiano, con legno di ulivo della Terra Santa.

PONTE SAN PIETRO, via San Pietro

PONTE DEI SISTI, tra via Agatopisto e via Buonafede

PONTE DEI GEROMITI, via Buonafede

PONTE PASQUALONE, via Cavour

PONTE DEL TEATRO, tra via Cavour e via G. Carducci

PONTE DEL CARMINE, via G. Carducci

IMBARCAZIONE COMACINA, Canale Maggiore, via E. Fogli

Ma anche nella Concattedrale di Comacchio si potrà ammirare il presepe storico napoletano e comacchiese, e altri presepi scenografici saranno visitabili in tutte le chiese del territorio.

Ai nastri di partenza anche l’ottava edizione della rassegna I Colori del Natale curata da Massimiliano Venturi. I burattini e in generale il teatro di figura saranno i protagonisti di un appuntamento oramai tradizionale per le festività nel comacchiese, reso possibile grazie all’ausilio delle più moderne tecnologie. Non potendo invitare il pubblico ad assistere agli spettacoli nell’Antica Pescheria, sui Trepponti e in tanti altri luoghi identitari su tutto il territorio comunale, Fagiolino, Sganapino e gli altri eroi dei teatrini approderanno sul web per realizzare un ricco programma di eventi trasmessi in diretta streaming ed offerti gratuitamente a tutti gli spettatori.

Oltre agli appuntamenti nei giorni di festa i burattini proporranno un originale viaggio alla scoperta della storia del carico della nave romana e delle altre meraviglie custodite all’interno del Museo Delta Antico.

Pur con le limitazioni sottese alle misure di contenimento Covid il programma contiene elementi di novità, per questo l’assessore a Cultura e Turismo Emanuele Mari sottolinea “Quest’anno abbiamo puntato su una progettualità condivisa con le associazioni al fine di introdurre elementi innovativi che potranno poi essere riproposti l’anno prossimo“.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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