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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Nati per leggere” e tante altre iniziative per incentivare la lettura a voce alta sin dalla più tenera età

L’abitudine alla lettura a voce alta sin dai primi mesi di vita produce nel bimbo tanti benefici a livello cognitivo, emozionale ed emotivo ed è proprio questo l’obiettivo che si prefiggono di raggiungere l’Amministrazione Comunale e la rete di istituzioni scolastiche, con la collaborazione delle cooperative “Le Pagine” e “Girogirotondo”, unitamente a quelle dell’Associazione Culturale Pediatri e dell’Associazione Italiana Biblioteche. Questa mattina infatti, nell’accogliente, variopinta sala di “Nati per Leggere” al piano terra di Palazzo Bellini, nel corso di una conferenza stampa sono stati illustrati alcuni importanti progetti rivolti all’infanzia, che assegnano un ruolo centrale al libro e alla narrazione. “Il progetto, rivolto a bimbi da zero a sei anni – ha sottolineato Giorgia Mezzogori del Servizio Pubblica Istruzione Comunale -, è attivo da diversi anni e nel tempo ha preso diverse strade, per svilupparsi anche al nido comunale e nel centro per l’infanzia. La grossa novità di quest’anno riguarda le tante attività didattiche rivolte alle scuole per l’infanzia e alle primarie che prenderanno avvio dalla biblioteca comunale, grazie alla cooperativa Le pagine e alla collaborazione con le lettrici e le educatrici della Cooperativa Girogirotondo.” Anastasia Rizzoni (cooperativa Le pagine) ha illustrato in sintesi il ricco programma di letture mensili (1 martedì pomeriggio al mese nella biblioteca civica “L.A. Muratori” e 1 sabato mattina al Centro Infanzia sino a marzo), oltre al corso per letture ad alta voce, riservato a nonni, genitori ed insegnanti, grazie al valido supporto di Silvia Straforini ( educatrice e lettrice di “Nati per leggere” della cooperativa sociale Girogirotondo). L’Amministrazione Comunale dunque, in rete con gli enti sopramenzionati punta ad incentivare non solo le letture ad alta voce, ma anche a frequentare gli spazi ad essa dedicati e le attività in biblioteca. Il ricco programma di iniziative è consultabile nella sezione Pubblica Istruzione del sito comunale, all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it e nei pieghevoli già in distribuzione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli, manifestando il
proprio entusiasmo per un progetto di grande valenza culturale, al quale si affianca il dono di libri, appositamente acquistati dalla biblioteca comunale per le scuole d’infanzia del territorio, ha riconosciuto che “queste bellissime iniziative nascono dall’impegno di una rete di collaborazione significativa. Vogliamo recuperare le buone prassi – ha aggiunto l’Assessore Carli -, per far sì che la biblioteca sia frequentata, vissuta come una piazza coperta, un luogo di conoscenza, scrigno dell’identità storica, simbolo di appartenenza. La lettura a voce alta è fondamentale, c’è il coinvolgimento tra bimbi e lettori. La cultura parte da lì. E’ bello vedere la biblioteca rinnovata – ha concluso l’Assessore alla Pubblica Istruzione -, che si apre ad iniziative per tutte le età. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto.” Alla conferenza stampa erano presenti anche Ester Trasforini, Debora Guidi e Anna Curati del Servizio Civile Nazionale, incaricate di fornire un supporto ai servizi educativi comunali. In rappresentanza della cooperativa sociale Girogirotondo hanno partecipato la referente Agnese Malpeli e l’educatrice-lettrice Silvia Trasforini, mentre Paola Tosi è l’insegnante che ha rappresentato la scuola d’infanzia statale “Carducci” ed Elisa Straforini ha partecipato infine per conto della scuola d’infanzia paritaria “Nostra Signora di Lourdes”. Agnese Malpeli, dopo aver evidenziato che le letture a voce alta ed il corso per le famiglie sono gratuiti, ha ricordato che sabato 31 ottobre alle ore 10.30, al Centro Infanzia “L’albero delle meraviglie” (Via Natale Cavalieri, 38) avrà luogo la prima lettura a voce alta per bimbi da 3 a 6 anni, dal tema “aspettando Halloween”. Seguirà laboratorio di magia. Silvia Straforini ha aggiunto che per il corso di lettura a voce alta, riservato agli adulti si svolgeranno in biblioteca, a partire dal mese di gennaio prossimo, 3 incontri. “Non ci si deve abituare a leggere a voce alta solo al centro infanzia, a scuola o in biblioteca – ha rimarcato Silvia -, ma anche a casa. L’obiettivo è quello di creare gruppi di lettura RACCONTA-STORIE con genitori. Cercherò di sensibilizzare le famiglie in questa direzione, fornendo dispense, per rendere accattivante ed avvincente la lettura con i propri bimbi.” Per informazioni ed iscrizioni: Biblioteca Civica “L.A. Muratori, Via Agatopisto, 5 – tel: 0533-315808, e-mail:animazionedidattica@comune.comacchio.fe.it e www.comune.comacchio.fe.it

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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