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da: Ufficio stampa Primavera Slow

Una serie di eventi ed escursioni dedicate agli appassionati di birdwatching per osservare specie uniche e vivere un week-end a contatto con la natura

Avvistare un cormorano con il suo simpatico becco, un elegante Germano Reale oppure uno dei celebri fenicotteri rosa che riempiono di colore e armonia i paesaggi del Delta.
In tutto il Parco e a Comacchio – dichiarata dalla Lipu proprio qualche mese fa Città del birdwatching – questo fine settimana (sabato 16 e domenica 17) ci sono i Birdwatching Days, organizzati nell’ambito di Primavera Slow e dedicati all’osservazione e alla scoperta delle decine di specie di uccelli del territorio, un patrimonio di biodiversità e bellezza davvero unico.
Molto ampia la proposta di escursioni a piedi, in barca e in bicicletta per esplorare il Parco e raggiungere i migliori punti di osservazione per praticare birdwatching.
Tra questi segnaliamo, sabato 16 maggio, il percorso Dal Casone di Canneviè a Torre della Finanza lungo il sentiero natura; la minicrociera lungo la costa sino all’Isola dell’Amore; l’escursione in una barca elettrica nelle Valli di Argenta e nelle Valli dell’Ortazzo e dell’Ortazzino e poi le escursioni a Valle Campo e nelle Valli di Comacchio dove si potrà fare birdwatching ma anche pescare.
Si potrà, inoltre, prendere il Trenino della Valle che percorrerà l’argine del fiume Reno fino a Boscoforte e, muniti di binocolo, osservare da vicino proprio i celebri fenicotteri rosi che vivono in quell’area e concludere la giornata con un suggestivo itinerario in barca elettrica al tramonto sul torrente Bevano. Molte delle escursioni del sabato saranno riproposte anche domenica 17, un’altra giornata interamente dedicata a birdwatching e natura.
In calendario alcune belle escursioni domenicali in bicicletta: il percorso guidato, di circa 12 km, tra i sentieri del Bosco del Traversante e gli argini della Cassa di espansione Campotto; il bellissimo itinerario “Bike and Boat” che alterna la barca alla bicicletta, lungo un percorso ad anello che collega Comacchio, le Valli e la costa e poi in bicicletta nella parte meridionale delle Valli di Comacchio – in un percorso che conduce alla scoperta del mutevole paesaggio vallivo e delle numerose specie di flora e fauna che lo popolano – e nei suggestivi paesaggi delle Vecchie Saline.
Tante, dunque, le possibilità di fruizione per dimenticarsi, almeno per qualche giorno, dei ritmi della città e vivere i ritmi della natura e dei suoi straordinari abitanti.

Il programma completo degli eventi è su www.primaveraslow.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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