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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Comacchiesità, sana voglia di divertimento e rispetto delle tradizioni sono gli ingredienti dell’edizione 2014 della Festa di “Halloween-Sgarabusen”, presentata ufficialmente questa mattina a Palazzo Bellini. Sandro Pozzati, uno degli organizzatori, nonché amministratore del sito www.comacchio.it che da quasi un mese sta promuovendo l’atteso evento autunnale via web, aprendo la conferenza stampa in veste di moderatore, ha annunciato che sono “in arrivo numerosi camperisti da ogni regione e dalle località più lontane, come Foggia, Roma, Torino e Milano.” Ringraziando l’Amministrazione Comunale per il contributo economico e per il patrocinio concesso alla manifestazione, articolata in un ricco programma di iniziative, che surriscalderanno l’atmosfera in centro storico per tutta la giornata di giovedì 31 ottobre prossimo, Pozzati ha voluto estendere i ringraziamenti a tutti coloro da tempo stanno lavorando per organizzare un evento unico del suo genere a livello nazionale. Ha poi preso la parola il Sindaco Marco Fabbri per evidenziare come si sia voluto “riconfermare la formula delle ultime edizioni, seppur rivisitata per renderla ancora più originale ed attrattiva, in linea con le nostre tradizioni, perché Halloween viene da lontano, ma questo è un altro Halloween, che prende il nome di Sgarabusen, il magico folletto delle fiabe comacchiesi. E’ una feste per tutti, dove la vivacità e la comacchiesità vengono accentuate e risaltate, un proseguimento ideale del Festival dei bambini, che nel mese di giugno ha visto sfilare lungo i canali interni una grande parata di barche mascherate.” Il Sindaco ha poi concluso il suo intervento sottolineando l’impegno di Paola Abile (New Stars Productions), che organizza la manifestazione per il secondo anno consecutivo e dei suoi collaboratori. “L’Italia ci osserva – ha aggiunto la Abile – e noi vogliamo avere l’Halloween migliore e anzi invito tutti sin da ora ad aggregarsi a questa grande festa, dove le sorprese si moltiplicheranno sino a notte inoltrata.” Il ricchissimo programma, che prevede tra le altre cose giochi e laboratori per bambini, prende il via al mattino, dalle ore 10, con il “Labirinto” nella antica Pescheria Seicentesca, per lasciare lo spazio ad una miriade di spettacoli distribuiti in tante vie del centro storico, tra Parco-Giochi. “Mythos ed il Trasformista”, “Laborathory”, “Halloween Shop”, “Cats Moon” sul ponte degli Sbirri (dalle ore 16.30 alle ore 19.30), sino alla magia di “Mytha e il Drago” e alle esibizioni di danza di ben tre scuole (Marideva, Movidea e Arte Danza) con coreografie in tema. Immancabile la gara di zucche lavorate e dipinte con premiazione delle tre migliori, da parte del Sindaco Marco Fabbri. Fire Show in piazzetta Trepponti alle ore 22.30 precederà il gran finale affidato a “Percussioni Industriali”, un gruppo di fama internazionale, che si esibisce con materiali tutti di riciclo. Alle ore 23.30 nell’arena di Palazzo Bellini pioveranno dal cielo migliaia di palloncini colorati con tante sorprese nascoste qua e là, contenenti un ricco bottino. Allo scoccare della mezzanotte andrà in scena “Halloween Dance Night Fever”, per rispolverare il mito dei balli di gruppo dei leggendari anni ’60 e ’70 con dj Pino alla consolle. L’Assessore al Turismo Sergio Provasi, unendosi ai ringraziamenti, ha sottolineato come “ancora una volta si va nella direzione della armoniosa fusione tra il nostro target di riferimento, quello di famiglie con bambini, al taglio rispettoso delle tradizioni, nel segno dell’atttrattività e del turismo. Ringrazio in particolare il modo in cui ci si è approcciati a questo evento. Un ringraziamento speciale è rivolto ai ragazzi del Foto Club Comacchio che stanno seguendo con passione e attenzione le tante manifestazioni promosse sul territorio.” Roberto Ferrari, Presidente e Amministratore delegato di Stileventi group, ospite della conferenza stampa, ha introdotto la seconda edizione del “Festival della magia”, che il 1° novembre prossimo aprirà i battenti proprio a Comacchio con una visita guidata (ore 15.30 dal Trepponti), per andare alla scoperta dei monumenti e di alcune leggende misteriose, nate nelle valli di Comacchio. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia. Per informazioni occorre contattare il numero 0532-210844. Il festival dedicato all’illusionismo e alla magia, dopo lo spettacolo serale in programma a Palazzo Bellini alle ore 21, si sposterà a Ferrara.
Per informazioni: www.novembremagico.it

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COMUNE DI COMACCHIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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