Skip to main content

da: ufficio Stampa CSO

CSO ITALY, in accordo con Spagna, Francia e Grecia ha reputato di non anticipare ad Europech i dati su pesche e nettarine delle aree produttive più al Nord.

CSO ITALY per l’Italia, insieme a Spagna, Francia e Grecia hanno deciso di non anticipare i dati sulle produzioni europee di pesche e nettarine per le aree più tardive considerando l’instabilità del clima, le gelate e le grandinate che stanno interessando in questo momento i diversi Paesi, con previsioni meteo che al momento non accennano a stabilizzarsi.
Vista questa situazione piuttosto eccezionale, i diversi referenti che forniscono i dati produttivi hanno deciso di non presentare una stima del raccolto, per le incertezze che permangono sull’evoluzione del carico dei frutti.
Elisa Macchi, Direttore di CSO ITALY dichiara: “Abbiamo concordato tra Paesi produttori di non anticipare dati sulle pesche e nettarine. Le previsioni verranno fatte entro fine maggio, con il quadro europeo completo. Posso affermare comunque – continua Elisa Macchi – che dalle prime indicazioni emerse la produzione è inferiore al 2015 ed anche alla media degli ultimi 5 anni.”
Complessivamente, a livello europeo, si delinea un lieve calo delle superfici di pesche e nettarine nei diversi bacini produttivi: Nord Italia, Francia e Grecia. Solo la Spagna vede una stabilità degli investimenti o addirittura un leggero aumento, ma ad un ritmo che rimane lontano dal trend dell’ultimo decennio.
In aumento gli impianti di percoche in Grecia, Italia e Spagna. Dopo un decennio difficile, il calo della produzione europea ha contribuito a riequilibrare il mercato; in un contesto di crisi dei prodotti freschi, le percoche, principalmente destinate all’industria, ritornano ad essere interessanti per i produttori.
L’andamento climatico anomalo di quest’anno ha visto un autunno e inverno generalmente miti con temperature medie, ben al di sopra del normale. Nel mese di gennaio e febbraio diverse gelate hanno colpito le aree più precoci, che erano ai primi stadi vegetativi (fioritura o presenza di piccoli frutti). Dalla metà di febbraio le temperature sono ritornate nella media, o leggermente al di sotto. La fioritura delle varietà precoci evidenziava un significativo anticipo rispetto alla norma (circa un mese sul 2015) presentando, in alcune aree, qualche danno da gelo per queste cultivar.
Al contrario, per le varietà medie e tardive si è verificato un allungamento della fioritura fino a 3/4 settimane, contro le 2 abituali. Si riduce quindi l’anticipo che inizialmente era stato notato in fioritura ed attualmente appare una notevole eterogeneità tra gli impianti con la presenza di diverse fasi vegetative in contemporanea (ancora in fioritura, in allegagione o in differenziazione). Le ultime indicazioni emerse, in relazione al recente ritorno di freddo, lasciano presagire un calendario produttivo simile al 2015.
Si sottolinea pertanto che non è al momento possibile fornire un quadro produttivo completo per l’instabilità che non accenna ad assestarsi.
Solo nelle Regioni più precoci come l’Andalusia, Murcia, Valencia e l’area del Sud-Italia è possibile avere qualche stima relativamente affidabile.
Anche se al momento non si è in grado di fornire le consuete stime, per i molteplici problemi climatici delle ultime settimane, le condizioni attuali delineano un quadro produttivo europeo che sembra non raggiungere il potenziale produttivo, potrebbe presentare a livello globale un lieve calo sul 2015, in diminuzione anche rispetto alla media degli ultimi 5 anni.
Per le Regioni dell’Italia meridionale (Basilicata, Campania, Puglia, Calabria) dov’è stato possibile effettuare una prima stima, si denota un calo del 7% rispetto al 2015 per pesche e nettarine (in flessione del 6% sulla media 2010/2014), mentre per le percoche la diminuzione è dell’1% sul 2015 e +1% rispetto alla media considerata.
Nel sud della Spagna (Andalusia, Murcia, Valencia) le varietà precoci, che erano in anticipo, sono state interessate da danni da gelo che ne hanno limitato la produzione. L’offerta di pesche, nettarine e pesche piatte dovrebbe essere inferiore del 12% rispetto allo scorso anno, ma superiore del 27% se paragonata alla media grazie ai quantitativi delle pesche piatte che sono raddoppiati rispetto alla media 2010/2014. Per le percoche il calo è del 9% sul 2015 e del 17% rispetto alla media.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it