Skip to main content

Da: Comune di Ferrara

Si è svolta in mattinata (martedì 20 settembre ) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione di “Diecimiglia – Città di Ferrara”, la nona edizione della manifestazione podistica organizzata da Atletica Corriferrara A.S.D. in programma domenica 25 settembre. Dopo la partenza alle 9.30 da Largo Castello (ritrovo in piazza Castello) il percorso, che si snoda su 16,0934 chilometri, prevede il passaggio attraverso alcuni dei punti più suggestivi della città e delle Mura fino al ritorno in centro storico.

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, il presidente dell’associazione sportiva Atletica Corriferrara Massimo Corà, il responsabile tecnico della Atletica Corriferrara Asd Aniello Sarno, la coordinatrice dell’evento Erica Cavalieri, il direttore di gara Luciano Mazzanti e lo speaker dell’evento Michele Marescalchi. Ha inoltre partecipato la responsabile Coni Point (Comitato olimpico nazionale taliano) di Ferrara Luciana Pareschi.

Sono onorato di portare il saluto dell’ Atletica Corriferrara alle Autorità ed a tutti coloro che parteciperanno alla prossima DieciMiglia Città di Ferrara 2016. L’evento che si svolgerà la prossima Domenica 25 settembre, arriva dopo il buon successo dell’edizione 2015 che ha fatto registrare un nuovo record di partecipanti sfiorando i 600 finisher e dopo il grande successo della Ferrara Marathon & Half Marathon che ha visto battere ogni record precedente in termini di partecipazione e di qualità della manifestazione. E’ quindi un nostro grande impegno, continuare questo processo di crescita sia in termine di qualità nell’offerta proposta, sia di quantità di atleti che scenderanno sulle strade a correre quella che per noi “addetti ai lavori”, è sicuramente la gara più affascinante dell’intero panorama podistico provinciale nata da una grande intuizione del nostro storico Presidente Giancarlo Corà. L’idea di far nascere e crescere tale gara è stata portata avanti con impegno e serietà, non solo per migliorare la manifestazione ma anche per promuovere e sostenere il podismo ed il territorio Estense che grazie ad un percorso spettacolare che va a toccare tutte le parti più suggestive della città, e che nel contempo riesce ad essere duro e selettivo grazie ai suoi continui sali e scendi e cambi di ritmo, rendono la Diecimiglia una gara unica! Gli importanti risultati tecnici ed organizzativi ottenuti nelle passate edizioni sono stati possibili grazie all’impegno di chi ha creduto sin da subito al nostro progetto e di chi da sempre ha sostenuto il comitato organizzativo: gli amici, gli sponsors, i partners, le Istituzioni locali, i collaboratori ed i sostenitori. Fiducioso del buon esito della manifestazione e con l’augurio di poter ancora una volta avere un riscontro positivo in chi crede in noi ed in ciò che facciamo, colgo l’occasione per salutare e ringraziare voi tutti qui presenti.

CASTELLO ESTENSE – ANTICHE MURA su e zò E RITORNO – km 16,0934 – 9°Edizione – 25 settembre 2016 “Aspettando FM 42K”
Una gara unica nel nostro panorama podistico, non una normale gara su strada ma una manifestazione che racchiude in sè il fascino della partenza e arrivo all’ombra del Castello Estense e che offre i suggestivi passaggi fra i monumenti più belli della Città come, la “Casa del Boia”, Piazza Ariostea, Palazzo dei Diamanti, il Parco Massari e la bellissima via Ercole I d’Este, ma che si trasforma in un vero Urban Trail quando si attraversano i saliscendi dei canaloni difensivi delle medievali Mura Estensi fino ad arrivare al “Gran premio della Montagna” sul Baluardo dell’Acquedotto Comunale.
DIECIMIGLIA, dura, affascinante e spettacolare fra storia e natura…
Una gara unica… La più bella che c’è!!!
Un Percorso Suggestivo e ricco di fascino
Si parte a lato del Castello Estense, monumento di straordinaria forza, che rappresenta la nostra città, costruito nel 1385, in seguito difeso dalle Antiche Mura “Acqua – Terra, bocche da fuoco” una cortina difensiva inespugnabile, un esempio fra i piu’ alti di arte militare per quei tempi (che mostra un’antica pianta delle Mura Estensi).
Oggi le antiche mura cingono la citta di Ferrara quasi interamente (circa 9km), identificandosi
come uno dei circuiti piu’ complessi e vari ancora esistenti nel nostro paese. Si prosegue per viale Cavour, passando per Porta Po; da li cominciano le Antiche Mura “1492”.
Continuamo percorrendo i Rampari di Belfiore. Da qui è possibile ammirare il Torriore di Barco (una costruzione militare di grande interesse), porta degli angeli (ultima foto sotto a destra, qui comincia
corso Ercole I d’Este che conduce al Castello Estense e visibile in lontananza). Andando avanti ben presto la “Punta della Montagnola” (dosso artificiale) sara’ raggiunta e aggirata. Proseguiamo a sud entrando nella cortina difensiva utilizzando una scarpata leggermente pendente verso l’interno in direzione Porta Mare. Poi a lato della farmacia comunale si salgono i Rampari di San Rocco.
Alla “punta della Giovecca”, volgendo lo sguardo verso l’interno della città, possiamo ammirare il piazzale Medaglie d’Oro e la prospettiva della Giovecca “1703”, che fa da sfondo al corso omonimo.
Proseguendo per il Baluardo della Montagna “1512” la “punta” sarà affiancata a sud-ovest, proseguendo poi a destra e raggiungendo la cinquecentesca Palazzina dei Bagni Ducali via
Alfonso I d’este e via Marco Polo. Immediatamente a sinistra sotto una “garitta di guardia” del 600, comincia il sottomura. Di qui andremo a costeggiare i Baluardi di San Giorgio della Montagna, di San Tommaso, e a due passi l’omonimo doccile “canale in mattoni” (scolavano le acqua delle fogne cittadine fuori le mura), sara’ attraversato poco prima della Punta della Giovecca.
Il doccile di San Rocco sara’ attraversato a lato del Baluardo omonimo “1523”, fu demolito nel 1870 (ora una serie di siepi ne ridisegnano il il vecchio contorno).
Arrivati in piazzale San Giovanni a lato del Torrione difensivo rotondo “1423” si prosegue trovando quanto e’ rimasto di alcuni torrioni abbattuti nel 700. In questo tratto approdavano le imbarcazioni Ducali e nel 500 si svolgevano alcuni tornei sull’acqua. Il fossato largo oltre 30 metri che avvolgeva la cinta muraria, fu prosciugato nella seconda metà dell’800.
Davanti la Porta degli Angeli si passa sotto il ponte di collegamento con il
Baluardo terrapieno a forma di freccia (rivellino) demolito nel 1859 e ricostruito sulle originali fondamenta nel 1991.
All’incrocio con via Azzo Novello si piega a sinistra tornando di nuovo verso la Casa degli Angeli, al Terrapieno della Montagnola si scende per poi risalire la cortina difensiva prima del Torrione di San Giovanni. A questo punto si procede in direzione sud. Nella parte interna si domina una vasta zona di verde occupata dalla monumentale Certosa, dal cimitero Ebraico e dalla stupenda e suggestiva
“Terraviva” (quattro ettari di campagna in città). L’orto verrà attraversato costeggiando la cinta muraria del cimitero ebraico in via delle Vigne in piena città rinascimentale.
All’incrocio di Porta Mare svoltiamo a destra dopo pochi metri. Da quel punto affiancheremo Piazza Ariostea, particolarissima piazza ovale dominata dalla statua di Lodovico Ariosto, sopra un alta colonna (fu progettata 500 anni fa come centro commerciale della nuova città), il Parco Massari, delizioso giardino all’inglese (4 ettari, lo percorreremo osservando da vicino vistosi alberi e piante secolari).
Alla stessa altezza, si trovano grandi ed importanti palazzi ricchi di storia e cultura posti ai lati di Corso I d’Este, Largo Castello e Piazza Castello, dove è collocato l’arrivo.

tag:

COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it