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da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

La Meccanica NOVA Vigarano muove i primi due punti in classifica.
CEPRINI COSTRUZIONI ORVIETO – MECCANICA NOVA VIGARANO 62-69 (14-16, 29-33, 45-47)
Ceprini Costruzioni Orvieto: Ivanova 1 (1/2, 0/3, 0/0), Capolicchio ne, Di Gregorio (0/0, 0/1, 0/3), Baldelli 7 (2/2, 1/3, 1/2), Dietrick 19 (1/1, 6/9, 2/8), Gaglio 6 (2/4, 2/6, 0/0), Wicijowski 15 (3/4, 6/11, 0/0), Miccoli 3 (1/2, 1/2, 0/0), Bove 6 (2/2, 2/6, 0/3), Mancinelli 5 (1/2, 2/4, 0/0), Colantoni (0/0, 0/0, 0/0), Grilli ne – All. Romano
Meccanica NOVA Vigarano: Vespignani 2 (2/2, 0/0, 0/0), Capoferri (0/0, 0/0, 0/0), Ciarciaglini ne, Nicolodi 2 (0/0, 1/3, 0/0), Tognalini 10 (1/2, 3/5, 1/2), Crudo 8 (1/1, 2/4, 1/4), D’Alie 11 (5/9, 3/9, 0/2), Cigliani 3 (0/0, 0/0, 1/4), Rosier ne, Vian 6 (0/0, 3/6, 0/0), Ostarello 16 (4/5, 6/14, 0/1), Orrange 11 (2/5, 3/8, 1/3) – All. Savini
1pt: ORV 13/19 (68,4%) VIG 15/24 (62,5%)
2pt: ORV 20/45 (44,4%) VIG 21/49 (42,9%)
3pt: ORV 3/16 (18,8%) VIG 4/16 (25,0%)
Reb: ORV 40 (11+29) VIG 47 (17+30)
Perse/Rec: ORV 17/15 VIG 15/17
Ast: ORV 9 VIG 12
Val: ORG 65 VIG 81
Si sblocca la classifica della Meccanica NOVA Vigarano che passa sul campo di Porano superando 69-62 una combattiva Ceprini Costruzioni Orvieto.
Primo successo per la squadra di coach Savini che porta a casa i primi due punti della stagione 2015/2016 grazie a un buon apporto di tutta la squadra, compatta nei momenti di difficoltà e unita per cogliere la prima vittoria esterna.
Doppia doppia per Sam Ostarello da 16+19, mentre sono fondamentali le giocate di Tognalini (10) e Crudo (8) quando le padrone di casa avevano portato a compimento il riaggancio. Menzione per Amber Orrange (11pt+9r) con una generosa partita difensiva sulla miglior giocatrice di casa Ceprini, Blake Dietrick abile ad essere sempre pericolosa (19) e tenere la squadra a contatto.
Importantissima vittoria per dare energia a tutto l’ambiente che ha sempre lavorato forte ed ora si spera di mettersi alle spalle gli infortuni passati e crescere ancora di più come collettivo e gioco d’insieme. Imperativo restare concentrati per i prossimi obiettivi, con Cagliari e Geas appuntamenti in cui dare il massimo per cercare di chiudere il girone di andata al meglio.
Da domani si tornerà in palestra per preparare la sfida con l’Energit Cagliari di domenica 13 dicembre ore 18.00 al PalaVigarano.
A questo LINK gli highlights della gara.

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Riceviamo e pubblichiamo

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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