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da: Ufficio Stampa Nevent

Dal 22 al 26 aprile le giornate in cui si dovranno girare i lavori. Ci si iscrive on line direttamente sul sito della manifestazione, dead line lunedì 20 aprile. Sarà possibile consegnare i corti realizzati anche per via telematica

Una grande festa per il cinema, l’evento che caratterizza e ha fatto conoscere anche fuori dei confini della provincia di Modena il Nonantola Film Festival, e che anche lo scorso anno ha raccolto all’ombra dell’Abbazia più di 1.000 persone

Un evento che chiama in causa tutto il pubblico presente, che oltre a tifare per i propri beniamini decreta la vittoria del corto preferito assegnandogli il proprio voto.

Sono aperte le iscrizioni alla gara di cortometraggi “4 Giorni Corti”, nell’ambito della nona edizione del Nonantola Film Festival che si svolgerà tra Nonantola, Ravarino e Castelfranco dal 22 aprile al 10 maggio prossimi. L’iscrizione è assolutamente gratuita e aperta a tutti, ci si iscrive online direttamente sul sito della manifestazione – completamente rinnovato nei contenuti e nella grafica già dalla scorsa edizione – all’indirizzo www.nonantolafilmfestival.it

E anche quest’anno ci sarà la possibilità della consegna per via telematica del file con il lavoro terminato. Tutte le info sul sito.

Che cos’è “4 Giorni Corti”

“4 Giorni Corti” è la gara di cortometraggi del Nonantola Film Festival che nella sua nona edizione si svolgerà dal 22 al 26 aprile 2014 e che nelle otto edizioni precedenti ha visto un totale di oltre 500 cortometraggi prodotti. La gara è aperta a tutti senza alcun costo di iscrizione.

L’obiettivo della gara è di mettere in luce il territorio, le storie e i personaggi di Nonantola con una formula secondo cui in 4 giorni i partecipanti devono lavorare alla sceneggiatura, alla produzione e alla postproduzione di un cortometraggio di 4 minuti le cui caratteristiche – genere, elementi obbligatori – saranno rese note solo ad inizio gara. Non si tratta quindi di un concorso per cortometraggi già prodotti ma di una gara che prevede che i cortometraggi vengano realizzati per intero nei 4 giorni dal 22 al 26 aprile.

Modalità d’iscrizione
Per iscriversi alla gara basta compilare entro lunedì 20 aprile la scheda di iscrizione online. Una volta compilata la scheda si dovranno seguire le istruzioni ricevute e spedire una copia di un documento di identità e il modulo ricevuto via e-mail firmato per l’accettazione del Regolamento. Mercoledì 22 aprile sarà invece possibile iscriversi solo presentandosi direttamente al tavolo di registrazione presso la Sala Troisi a Nonantola fra le 19 e le 20.

Il cortometraggio dovrà essere consegnato entro 4 giorni dall’inizio della gara sotto forma di file video con codifica H.264 in uno dei seguenti standard: SD 576i, HD 720p, HD 1080p. Il file video potrà essere consegnato di persona su CD o DVD dati, su supporto di memoria USB o su scheda SD. Eventuali opere presentate in formati diversi non saranno accettate. In alternativa il file video potrà essere inviato per via telematica (non come allegato e-mail ma utilizzando un sistema per l’invio di file di grosse dimensioni) seguendo la procedura che verrà spiegata ad inizio gara e che sarà pubblicata durante i giorni della gara sul sito www.nonantolafilmfestival.it I cortometraggi saranno visionati dall’organizzazione che valuterà la presenza degli elementi obbligatori e designerà i finalisti.

Il Gran Galà del 3 maggio
Tra i cortometraggi consegnati saranno selezionati i finalisti che verranno proiettati durante la serata finale del Festival (domenica 3 maggio presso la Sala Troisi a Nonantola).
Quella stessa sera una giuria di esperti e professionisti del settore valuterà le opere e attribuirà i premi: 1000 euro al miglior cortometraggio, 500 euro al secondo classificato, 250 euro al terzo classificato. Sono previsti anche un premio assegnato dal pubblico ed uno assegnato dagli iscritti finalisti

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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