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da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Domani, Venerdì 3 Luglio 2015, dalle ore 11,00. Obiettivo: “rinfrescare” i visitatori e invitarli a visitare la Food Valley

Saranno centinaia di chilogrammi di pesche e nettarine dell’Emilia Romagna che verranno distribuiti domani, 3 luglio, dalle 11.00 alle 16.00, dai giovani della Coldiretti davanti al Padiglione della Coldiretti “No Farmers No Party” all’inizio del Cardo sud ma anche all’incrocio tra il Decumano ed il Cardo.
Lo annuncia Coldiretti Emilia Romagna sottolineando che l’obiettivo è dare refrigerio alle migliaia di visitatori dell’Expo (è allarme caldo con 38 gradi centigradi di temperatura percepita), ma anche per invitarli a degustare la frutta per eccellenza dell’estate direttamente sul territorio dell’Emilia Romagna, in particolare in Riviera dove, domani sera, sarà celebrato il capodanno dell’estate con la “notte rosa” che coinvolgerà in una festa lunga 110 chilometri tutti i turisti della Riviera emiliano romagnola.

Coldiretti regionale si augura che l’assaggio diretto delle buone pesche e nettarine dell’Emilia Romagna possa conquistare quei visitatori di Expo che, secondo la ricerca della società Jfc, dedicheranno il 67 per cento del loro tempo per visitare anche “altro” ed hanno indicato tra le regioni che intendono visitare proprio l’Emilia Romagna.

Per combattere il grande caldo – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – occorrono prima di tutto alcune regole di buon senso come ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata, vestirsi con abiti leggeri chiari di cotone o in altre fibre naturali, stare in luoghi ombreggiati, ma soprattutto difendersi con un’alimentazione con acqua e cibi rinfrescanti come frutta e verdura di stagione, ricche di potassio, calcio e ferro, indispensabili per rinvigorire l’organismo e reintegrare acqua e sali minerali persi con l’eccessiva sudorazione.

Dai giovani della Coldiretti saranno peraltro offerti preziosi consigli con la presentazione del decalogo antispreco nell’acquisto, conservazione e consumo di frutta e verdura, poiché con le alte temperature si verificano anche maggiori problemi nella conservazione.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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