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1 ottobre, alla piscina del CUS di Ferrara gli atleti di Leggermente Atletici hanno data vita ad una grande competizione natatoria gareggiando in maniera autonoma o supportati da ‘biscione’ e/o tavoletta in presenza di istruttori nel rispetto delle loro potenzialità. Questa la quarta tappa del progetto sportivo dell’Azienda USL di Ferrara, coordinato dalla Cooperativa sociale ‘Girogirotondo’, rivolto alle persone con disabilità che le vede impegnate durante l’anno in gare di bocce, di atletica, di ‘orienteering’ e infine di nuoto. Quest’ultima proposta valorizza l’impegno delle varie strutture che ospitano persone disabili e che praticano l’attività, permettendo di coronare il sogno degli atleti con una vera gara. L’esperienza del nuoto ha le caratteristiche di alta professionalità che contraddistingue il meeting grazie alla collaborazione del CUS -sezione nuoto- di Ferrara. Non solo, l’organizzazione dà valore sociale alla componente sportiva, poiché il CUS allarga la manifestazione al mondo giovanile che affianca gli atleti disabili creando batterie che rispecchiano il vero valore dell’inclusione. Quest’anno a Leggermente atletici hanno partecipato complessivamente 50 atleti con disabilità, scegliendo lo sport che più preferiscono e nel quale possono esprimersi al meglio. Il nuoto, insieme alle altre proposte diventa una possibilità di portare avanti il valore dell’autodeterminazione per la persona con disabilità. Grazie al CUS di Ferrara sezione Nuoto, gli atleti possono scegliere di gareggiare anche in questo sport portando a casa la tanto ambita medaglia…degna di ogni sportivo, nessuno escluso. Al nuoto hanno partecipato gli atleti di: CSO “Dune di sabbia” – Comacchio – Coop. Soc. Girogirotondo; CSRR “Parco La Fiorana”  – Argenta – Coop. Soc. CIDAS; CSRD “San Martino” – San Martino, Ferrara – Coop. Soc. Serena; CSRR e CSRD “Il Faro” – Codigoro. -ASP del Delta Ferrarese; Casa Famiglia e CSO Fienile  Baura – Ferrara – Coop. Soc. Integrazione Lavoro; Gruppo Appartamento “Don Minzoni” – Argenta – Coop. Soc. Sollievo; CSRR Quisisana – Ostellato – Coop. Sollievo; Csr Coccinella Gialla Anffas Cento; Orizzonti associazione; Cus con due atleti. Si ringraziano i partner sostenitori: Mazzanti Srl di Ferrara, Caddy’s prodotti di profumeria di Ferrara e Berco spa di Copparo.

www.cusferrara.it

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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